Abbiamo barattato orecchioni e morbillo contro cancro e leucemia?

spagnola

La fonte di questo pezzo è di 4 anni fa, ma Curiosity2013 se ne infischia della datazione delle notizie e l’ha ripubblicata ieri come se fosse una cosa attuale. Non dico mica certe informazioni, quando sono valide e verificate, non diventano Vecchie News, ma restano attuali e si possono condividere più e più volte. Non è questo il caso, il pezzo originale (copiato ed incollato da curiosity) era fuffa, e fuffa resta la sua ripubblicazione!
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Non mi sembra sia necessario più di tanto debunkare l’articolo, si tratta di una marea di sciocchezze messe in giro dai soliti gruppi di anti vaccinisti (gente per cui l’esilio dalla rete è poca cosa)…
Come sempre la prima cosa da fare è verificare la fonte, che sembra essere questa:
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Un libro pubblicato nel MILLENOVECENTOSETTANTASETTE, roba freschissima mi pare, no? Gli ultimi studi aggiornati…Perfino su Amazon dove il libro è in vendita ha ricevuto una sola stelletta di gradimentgo sulle 5 che è possibile dare…e un solo commento:

The only widely available prophylactic (=preventive, rather than post-exposure) vaccine at the start of WWI was for smallpox. There was a new vaccine for diphtheria but that was only given during an epidemic and once someone had been exposed to it. So there could be no dumping of vaccines. The few there were were also hard to produce, so there was no surplus. It’s unreasoned rant against vaccination, that propogates factual errors.

che tradotto:

L’unica profilassi (= prevenzione, piuttosto che post-esposizione)  ampiamente disponibile all’inizio della prima guerra mondiale era il vaccino  per il vaiolo. C’era anche un nuovo vaccino per difterite, ma che è stato distribuito durante una sola epidemia e solo a chi era già stato esposto al virus. Quindi (la causa dell’influenza spagnola e dell’alto numero di morti) non può essere il dumping dei vaccini. I pochi che c’erano erano anche difficili da produrre, quindi non c’era abbondanza (da smaltire). E ‘invettiva non motivata contro la vaccinazione, che propaga errori di fatto.

Non credo occorra dire molto altro in merito, no? Si tratta di disinformazione errata data da una donna che aveva fatto della Lotta Attivista in campo medico una bandiera, donna che è morta nel 2007  a 94 e che è ricordata per tantissime BUONE cose, ma non per queste affermazioni sull’influenza spagnola. Basta vedere il coccodrillo che le aveva dedicato il Los Angeles Times all’epoca della sua dipartita. Vengono menzionate tantissime cose, ma il suo libro a 4 mani del 1977  non viene mai menzionato.
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Oltretutto l’epidemia non toccò solo paesi dove si erano già studiati i due vaccini citati qui sopra, ma toccò buona parte del mondo, si stima siano stati mezzo miliardo gli ammalati, si stima che di essi ne siano morti tra il 10 e il 20% a causa dell’influenza.

Tanto per completare la tonnellata di fuffa contenuta nel pezzo citano anche questa storiella qui:

 

The doctors didn’t want this massive vaccine disease to reflect on them, so they, agreed among themselves to call it Spanish Influenza. Spain was a far away place and some of the soldiers had been there, so the idea of calling it Spanish Influenza seemed to be a good way to lay the blame on someone else.

I dottori non volevano che questa malattia causata dai vaccini si rivoltasse contro di loro, quindi si accordarono fra loro per chiamarla influenza spagnola. La Spagna era un posto remoto e qualcuno dei soldati di ritorno dal fronte vi era stato, quindi l’idea di chiamarla Influenza Spagnola sembrava un buon sistema per accusare qualcun altro.

Senza nemmeno fare ricerche la frase suona malissimo, ma come la chiamano spagnola in tutto il mondo e questo dipenderebbe da un gruppo di medici americani che avevano fatto un patto per pararsi le chiappe? E difatti anche questa è una totale sciocchezza, l’influenza venne chiamata (erroneamente) spagnola in quanto le notizie in merito all’influenza (per non abbassare il morale e creare preoccupazione durante la guerra) erano state censurate quindi sui giornali in USA, Germania, Inghilterra e Francia non si poteva parlare dei danni dell’influenza sul territorio, ma si potevano citare i dati che si avevano dalla Spagna (non coinvolta nel conflitto) facendo così supporre ai lettori che la cosa fosse delimitata a quel paese.
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La storiella tradotta in italiano la si trova postata anni addietro ancora sia sul Blog di Scienza Marcia, che su MedNat, due siti che continuo a consigliare di smettere di seguire, come dimostrano le tante notizie debunkate che hanno come fonti proprio loro, non sono pagine su cui fare affidamento, MAI!
Tra i tanti attivisti anti vaccini che hanno usato parti del testo di Ida Honorof c’è anche una dottoressa americana, dottoressa che in seguito è stata radiata dall’albo. Capite perché insistiamo tanto con la corretta informazione su queste cose qui vero? Le bufale possono essere curiose, divertenti, interessanti, ma CERTI tipi di bufale sono davvero pericolose, quelle sulla salute più di tutte!