Aspirina e pulizia del viso – Ne vale la pena?

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Aspirina e pulizia del viso – Ne vale la pena?

No. Ma vediamo insieme il perché.

Nell’ultimo periodo è uscita una serie di articoli su vari siti, dove viene proposto l’utilizzo dell’aspirina per la pulizia del viso. La pratica viene descritta come una scoperta innovativa e poco costosa per combattere le imperfezioni del viso legate all’acne e ad altre problematiche della cute.
L’idea alla base è molto semplice e di facile attuazione. Basta prendere un numero variabile da uno a cinque aspirine, polverizzarle e mescolarle con acqua fino ad ottenere una pasta. L’applicazione del preparato sul viso permette di diminuire il grasso cutaneo e ridurre i segni dell’acne e altre imperfezioni. Di per sé parrebbe una pratica sicura, anche se in molti articoli si consiglia di non utilizzare il preparato per più di 2-3 volte in un mese.
Ma da dove viene questa brillante idea?
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Ho iniziato con l’aspirina…

L’aspirina contiene al suo interno l’acido acetilsalicilico, una molecola nata dalla trasformazione (esterificazione) dell’acido salicilico. Quest’ultima sostanza si trova in molte piante, tra cui la corteccia del salice bianco da cui prende il nome. Di per sé risulta avere effetti molto tossici se introdotta nel nostro organismo, mentre la forma presente nell’aspirina, forte della modifica subita, ha un maggiore margine di sicurezza.
L’acido salicilico viene comunemente impiegato in preparati topici per diminuire lo spessore dello strato corneo della pelle (lo strato più esterno) e per questo motivo si utilizza nel trattamento sintomatico della psoriasi, oltre che in alcune forme di acne. Ma attenzione, si tratta sempre di situazioni in cui un medico ha valutato il problema e impostato una terapia secondo la sua esperienza e gli studi al riguardo. Soprattutto sarà stata valutata una eventuale allergia, fattore sempre fondamentale da considerare quando si deve procedere alla somministrazione di farmaci a una persona.
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Amore hai visto lo Tzatziki??

Quello che viene proposto in questi articoli invece è di utilizzare un farmaco, che contiene un principio chimico simile, certamente più tollerabile ma comunque potente, come panacea per ogni imperfezione della cute, con una leggerezza disarmante. Infatti anche l’acido acetilsalicilico ha molti e gravi effetti collaterali se usato in alte dosi e nel modo inappropriato.
Innanzitutto la riduzione dello strato corneo della cute, soprattutto sul viso dove la pelle è più sottile e sensibile, porta a una maggiore sensibilità alla luce solare, col rischio di eritemi e danni alla pelle. Per fortuna nei vari articoli questo rischio viene menzionato, consigliando l’applicazione della crema alla sera, prima di coricarsi.
Ma il problema principale di un rimedio fai-da-te del genere, è che se da una parte si possono risparmiare soldi in costose creme di bellezza, dall’altro lato si rischia di danneggiare la propria salute.
Infatti in commercio esistono molti diversi tipi di acido acetilsalicilico con diversi dosaggi. È molto facile che si ottengano dei preparati con concentrazioni estremamente alte di acido acetilsalicilico e che queste vengano assorbite dall’organismo. Se l’uso dovesse essere frequente aumenterebbe esponenzialmente il rischio di un’intossicazione acuta da salicilati, che si può manifestare con asma e problemi a livello gastrico e nei casi più gravi potrebbe richiedere un’ospedalizzazione immediata.
L’aspirina inoltre ha, oltre ad un effetto antinfiammatorio, anche un forte potere antiaggregante, cioè rende il sangue molto più fluido con tutti i rischi connessi di emorragie. Questo effetto dura per molto tempo dopo una sola somministrazione anche di bassi dosaggi, fino a circa sette giorni. Inoltre l’applicazione cutanea di un principio attivo aumenta la probabilità che si sviluppi un’ipersensibilità e un’eventuale allergia allo stesso, rispetto alla somministrazione attraverso altre vie, con tutti i rischi collegati.
Spero sia chiaro quindi che per quanto possa sembrare una pratica innocua, in realtà nasconde moltissimi rischi per la salute.
I farmaci non sono giocattoli.
dottPA at butac.it
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