Donna operata senza anestesia?

AGGIORNAMENTO del 29 agosto 2014 ore 21:51

Questo qui sotto è un tweet del primario dell’Ospedale dove sarebbero avvenuti i fatti:


La domanda ora è: l’equipe medica ha mentito? l’ha fatto il quotidiano Il Messaggero e il Tirreno? Chi è il colpevole di questa falsità pubblicata sui giornali di cui anche la paziente è convinta?
Non so, cara Ministro Lorenzin, io vorrei davvero vederci chiaro, lei no? O solo il metodo Vannoni e Ebola devono avere l’onore della vostra attenzione? Qui su Butac denunciamo medici antivaccinisti, malpratica sanitaria, negazionismo dall’AIDS da tempo, ma ad oggi mai una volta che abbiamo visto il ministero intervenire sul serio…come mai?
ANESTESIA-OPERAZIONME-432
L’articolo è ormai vecchio, ma non la storia di fantasia che ci racconta Il Tirreno, testata del gruppo L’Espresso. A Pontremoli un’anziana signora sarebbe stata operata senza anestesia:

Le hanno aperto l’addome e l’hanno sottoposta a una resezione intestinale, con asportazione dell’utero e delle ovaie. Quattro ore di operazione chirurgica con una particolarità: l’intervento è stato effettuato senza anestetici né analgesici e la paziente non ha sentito dolore.

Non ho le prove per dire si tratti di fuffa, servirebbe avere accesso ai carteggi dell’ospedale e interrogare i medici, ma ad oggi sembra che nessuno abbia fatto nulla. Né l’ospedale abbia pubblicato smentite, né le Forze dell’Ordine siano intervenute e neppure il Ministero abbia detto nulla…Quindi cosa vuol dire? Si apre una nuova via alla medicina? Abbiamo scoperto come evitare ogni dolore (anche atroce, come immagino sia l’operazione a cui la signora si è sottoposta) e nessuna testata scientifica ne parla? Non che io sappia…
ma vediamo come sarebbero andate le cose secondo il Tirreno:

l’unica variabile che potrebbe spiegare un caso così eccezionale è che la donna, prima dell’operazione, aveva ascoltato un rilassamento dell’insegnante di yoga XXXX YYYYYYY – contenuto nel Cd allegato al libro “YYYYYY ZZZZZZ”, distribuito dalla libreria online NNNNNN MMMMMMM. Secondo la medicina olistica, infatti, il rilassamento favorisce la produzione nel corpo umano di sostanze come serotonina, dimetiltriptamina, encefaline ed endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica ed eccitante in grado di portare a uno stato alterato di coscienza, proprio come la morfina, gli oppiacei o gli anestetici.  «I fattori che portano a questo stato di rilassamento – spiega Gianbattista Tonini, operatore olistico – sono i suoni, quindi musica e voce, accordati su 432 Hz, i suoni della natura, che stimolano positivamente le onde cerebrali. I rilassamenti di Marzia Padeletti, evidentemente, hanno queste frequenze e potrebbero aver portato la donna in uno stato di profonda trance prima dell’operazione».

anestesia-tirreno

In realtà poco dopo si parla di anestesia, in maniera molto nebbiosa…gliel’hanno somministrata o no? Non si capisce, ma tutti sembrano gridare al “miracolo”, tutto merito di un Cd di yoga, di cui hanno citato per bene autrice, titolo e casa editrice…bah. Non so, a me già vedere citare il famigerato 432Hz mi fa venire i brividi alla schiena, ne aveva parlato il prode Neil in un bellissimo e sudatissimo articolo qui di cui vi riporto qualche riga:

Ci sono state e ci sono ancora persone che spingono per l’utilizzo dei 432hz anche perché molte opere sono state concepite con quel valore di riferimento. Qui però le linee cominciano a sfocarsi. Si sostiene che la musica a 432Hz sia in grado di curarci mentre l’esposizione a della musica a 440Hz ci faccia malissimo e aumenterebbe l’aggressività di chi ascolta. Anche cercando altri articoli online riguardo ai 432Hz e la Rivoluzione Omega (il movimento per il ripristino di questo) tutto è basato sulla frequenza della Risonanza Shumann che è un gruppo di picchi di frequenze del campo elettromagnetico terrestre e le onde alfa del nostro cervello. Dato che la frequenza  fondamentale della Risonanza Shumann è di 8Hz e le onde alfa del nostro cervello sono a 8Hz usando come frequenza di accordatura 432 (che è un multiplo di 8) il gioco è fatto: avrete la vostra aurea incrementata, vi si apriranno i chakra, e i vostri tessuti malati si rigenereranno (nessuna ironia, è quello che dichiarano i sostenitori di questo movimento), mettendo quindi in sincrono i nostri corpi, la mente e il pianeta Terra. Anche 440 è un multiplo di 8, ma utilizzando i 432 si ottiene un do multiplo di 8 (256) quindi questo permette di scatenare gli effetti benefici.

 Riassumendo, i potenti:
  •  Sanno che sfruttando un multiplo della Risonanza di Shumann (a cui ci si dovrebbe riferire come il “respiro della terra”) si possa guarire le persone
  • Lo tengono nascosto e obbligano il mondo ad autoflagellarsi con una frequenza diversa

Chi narra la bontà dei suoni a 432 Hz è un fuffaro… non esiste alcuno studio serio e riconosciuto che supporti la loro teoria, ma solo voglia di cure olistiche e prodotti correlati. Non parliamo della quantità di complottari che hanno attinto alla storiella della Risonanza Shumann, ma è qualcosa che non ha nulla a che vedere con la medicina, nemmeno da lontano. Ma invece Il Tirreno prosegue nel suo articolo e ci viene narrato che:

«Ci sono studi scientifici – spiega XXXXX YYYYYYY – che dimostrano che il rilassamento, se fatto costantemente, ha effetti positivi nella vita delle persone. Stimola il benessere e annulla il dolore. Ci sono già ospedali che si sono aperti alla medicina non convenzionale, come alla fine l’agopuntura che da tecnica esoterica è diventata un metodo utilizzato da molti medici. Questa esperienza potrebbe servire da stimolo all’impiego di queste metodiche in certe categorie selezionate di pazienti che potrebbero usufruirne positivamente con tangibili vantaggi clinici e non solo».

Se un ospedale apre alla medicina NON convenzionale per farti passare il Morgellons mi va benissimo, ma che possa passare l’idea che usando suoni e voci a certe frequenze ci si fa operare  è una di quelle cose che va denunciata. Nell’articolo del Tirreno ci sono nomi e cognomi dei medici intervistati, lo trovate qui, io ho scelto di non pubblicarli, come non citerò la struttura sanitaria dove questo è accaduto, ma gradirei tanto un intervento perlomeno del Ministero della Salute. Sbaglio?
Senza voler toccare la medicina olistica e le strane frequenze a me risulta che non si dovrebbe in alcun caso  operare senza anestesia per interventi di questo genere (c’è comunque la possibilità che vi siano movimenti imprevedibili nel paziente, anche da legato, respiro affannoso, spasmi, qualsiasi cosa che sotto anestesia non può accadere; difatti l’anestesia viene usata sia per non far sentire dolore, ma anche per porre il paziente in uno stato di quiete che permetta di lavorare senza imprevisti. Un colpo di tosse, un brivido o un respiro affannoso renderebbero impossibile l’operazione a causa dei grossi rischi di tagliare troppo). È poco plausibile che un gruppo di medici lo abbia fatto davvero; considerato il codice deontologico nessuno farebbe una cosa del genere e richiederebbe la complicità di un’intera equipe.
Questo articolo l’ho anche twittato al Ministro Lorenzin, mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensano in merito. Se davvero i fatti sono andati come raccontati dal Tirreno siamo di fronte ad una scoperta epocale, se invece è fuffa gradirei tanto, per una volta, vedere puniti i responsabili. Io ovviamente punto sulla fuffa, voi?
Dimenticavo un po’ di approfondimenti:
Le direttive da seguire in Sala Operatoria
La chiusura dell’articolo 13 del Codice deontologico dell’Ordine dei Medici
ilmedico

E il consenso informato che si firma prima dell’intervento:

Per essere sottoposto ad un’operazione il paziente deve necessariamente essere sottoposto ad un’anestesia che  serve a bloccare il dolore ed a proteggere l’organismo dall’aggressione chirurgica, consentendo l’esecuzione
di operazioni sempre più complesse in ogni tipo di paziente, dal neonato al grande anziano, dall’atleta al  cardiopatico. La sicurezza dell’anestesia moderna deriva dai progressi farmacologici e tecnologici e dalla  particolare preparazione dell’anestesista.