Ebola: come curarsi con la fantasia e erbe magiche

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No, non stiamo diventando monotematici, ma ogni volta che c’è qualche notizia grossa gli avvoltoi e i furbetti cercano di portare un po’ di fieno in cascina. Ovviamente è così anche per lo spauracchio Ebola.
È il caso di questo simpatico sito con un articolo da titolo “Prevenzione e cure naturali contro il virus Ebola”.

Molte persone hanno chiamato in redazione chiedendo se esistono cure naturali per uccidere Ebola, così ci siamo attivate per dare informazione in merito. In breve, non ci sono comprovate cure naturali per Ebola, ma esistono alcune formule di grande valore a base di erbe che possono essere di aiuto. Inoltre mettere in pratica importanti strategie per innanzare il sistema immunitario, può salvare la vita!

Tutta la questione è risolvibile già con questo piccolo paragrafo.

Per prima cosa leggendo tutto l’articolo, a parte il bufalomentro innato che segna picchi notevoli, alcune sciocchezze mi sembrano di uno stile familiare. L’articolo riprende infatti un pezzo di Natural News. Certo è citato in fondo come fonte, ovviamente senza un link diretto come da tradizione fuffara (eccolo). Parlando di traduzione, anche noi traduciamo articoli, quelli che meritano di essere tradotti, ma non specificarlo e farlo sembrare proprio lo trovo un po’ triste. Non dico che nessuno li abbia contattati per questo, ma è paro-paro quello che hanno scritto su Natural News.
Per secondo, la fonte è Natural News. Personalmente ho avuto a che fare con questi geni a proposito della MERS: il mitico Mike Adams si lamentava che avessero vietato la ephedra negli USA; nonostante fosse provato da millenni dalla medicina cinese come rimedio garantito (per poi appellarsi al Primo Emendamento, per pararsi i glutei) e nonostante fossero morte molte persone per via degli effetti di questo supplemento.
Terzo: “In breve, non ci sono comprovate cure naturali per Ebola”. Basterebbe questo per chiudere l’articolo. Invece prosegue.
Quindi andiamo avanti a fare le pulci.

La sanificazione delle superfici è una parte importante di qualsiasi difesa contro le infezioni Ebola. È ben noto che Ebola può essere ucciso con ipoclorito di sodio, conosciuto anche come candeggina. Viene anche ucciso con alcool metilico, Triton X-100 (un detergente), e dalle le radiazioni UV.

Avete letto bene: la luce del sole uccide Ebola, e questo è probabilmente il motivo per cui non si trovano infezioni nei deserti del mondo. L’agente patogeno tende a venire fuori delle aree umide della giungla che sono buie e umide. Se dovesse arrivare in Italia, sarebbe molto più aggressiva in luoghi umidi e poco soleggiati.

Dopo averci spiegato decentemente come si diffonde l’Ebola, ci invitano ad usare certe sostanze per disinfettare gli ambienti. Nella versione originale addirittura si parla di “start stocking up on sanitizing agents“: cominciate a fare scorta di igienizzanti, perché ovviamente la chiave di tutto si rivelerà presto, ma i lettori più svegli avranno già capito. Il punto è che disinfettare la casa è cosa buona e giusta, ma come prevenzione di Ebola non serve assolutamente a nulla. A meno che non abbiate un malato di Ebola in casa, ovviamente.
Su NN si parla anche di mettere lampade UV in casa per eliminare il maggior numero di patogeni possibili. A questo punto suggerirei di andare a vivere in un bunker, potrebbe essere ancora meglio. Stendo un velo pietoso sull’argomentazione deserto/giungla perché mi sembra una sciocchezza di livelli paurosi. Essendo un virus che colpisce i primati, perché ci sia la malattia, devono esserci primati come fonti. Nel deserto non ci sono primati, quasi non ci sono forme di vita e acqua. Mi sembra una frase scritta a caso. Nella versione inglese l’autore proprio si fa la domanda del perché non si trovi Ebola nei deserti del mondo. Ebola è solo in Africa, ecco perché. Siamo a questi livelli, gente, abituatevi.

Analizzando il testo nel suo complesso, la parte che più mi dà fastidio è la solita chiamata all’Armageddon, la disfatta dell’umanità.

Everybody knows a global pandemic is coming sooner or later. Humanity is practically begging for one with its destruction of the ecosystem, chemical intoxication of the population and reliance on immune-suppressing medications and food additives.
The very structure of human society — with high-density cities and rapid air travel — creates a “perfect storm” for the spread of infectious disease.

Nella versione in italiano:

La struttura stessa della società umana – con le città ad alta densità e rapidi e frequenti viaggi aerei crea una “tempesta perfetta” per la diffusione di malattie infettive di ogni tipo. Anche pandemie di paesi lontani possono in breve tempo essere trasportate in vario modo nei paesi più remoti. 

Va detto che chi ha scritto la versione italiana ha ridotto la tragicità, ma Adams è alla stregua di un terrorista. Bisogna spaventare la gente il più possibile, e quale virus migliore di Ebola per farlo? Io non voglio minimizzare, ma al momento si tratta di circa mille morti accertate di Ebola. Quante persone muoiono per altre malattie ogni anno? Di malaria ne muoiono 1 milione di persone circa, grazie ai vaccini le morti per morbillo sono scese attestandosi alle 100 mila l’anno. Le “città ad alta densità” esistono da millenni e hanno sempre facilitato la diffusione delle malattie. Non sento nessuno che si straccia le vesti per via della malaria, o sbaglio? Ebola fa paura, quindi come ci curiamo? Con la comprovata medicina cinese:

La Cina ha oltre 5.000 anni di esperienza su piaghe e pestilenze. Durante una delle più devastanti epidemie di malattie infettive nella storia, un medico di nome Sun Simiao ha condotto una ricerca pionieristica che ha preceduto la moderna medicina occidentale da millenni.
La formula ha il nome “sangue caldo”, ed è basata sul suo lavoro pionieristico. In erboristeria è conosciuta come “Xi Jiao Di Huang Tang.”
Gli ingredienti a base di erbe in questa formula sono:
Sheng Di Huang (rehmannia)
Xi Jiao (tradizionalmente a base di corno di rinoceronte, ma è stata sostituita con il corno di bufalo)
Chi Shao (radice di peonia rossa)
Mu Dan Pi (Moutan corteccia della radice)

Ecco una ricetta facile, di 1500 anni fa, per curare l’Ebola. Come sempre mettere dei numeri grandi serve a fare impressione. La civiltà cinese non è più antica di quella egizia o sumerica – senza dubbio hanno attraversato molte pestilenze anche loro. In Europa siamo sopravvissuti a due grandi periodi di peste bubbonica, allora potremmo andare a recuperare gli antichi metodi di cura dei dottori del medioevo: clisteri e sanguisughe per tutti! Però cinquemila batte qualche secolo, quindi meglio la tradizione cinese.
A voler essere pignoli però Sun Simiao è del VI secolo d.C, mentre Ippocrate nacque nel 460 a.C., quindi il padre della medicina occidentale è più antico di quello della medicina orientale. Che valore ha questo ragionamento? Zero assoluto, ma è così che vi invitano a ragionare gli spacciatori di rimedi naturali. Meditate gente, meditate.

Nella medicina cinese, Ebola è descritto infatti come “calore del sangue”. 

No, nella medicina cinese l’Ebola non esiste perché non è mai “esistito” il concetto di Ebola nell’antica Cina: il virus è stato scoperto nel 1976. Ebola fa parte di quei patogeni che rientrano nella definizione di “caldo”. In alcune varianti della medicina cinese – sì, perché non esiste una medicina cinese, così come non esiste la medicina occidentale come definizione, esiste la distinzione fra malattie calde e fredde – la frase sopra è la traduzione di

In Chinese Medicine, Ebola is described as a kind of “blood heat” affliction.

che sarebbe

Nella Medicina tradizione cinese, Ebola rientra in un tipo di malattia calda che colpisce il sangue *

Chi ha tradotto e diffonde articoli come questo dovrebbe almeno conoscere la medicina cinese nelle sue basi, non tradurre così come viene! Ma tanto non è importante: quello che importa è sparare un sacco di cose a raffica, sostenendo che funzionino, e darvi i link per comperarli.
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Questi sono i rimedi che ci difenderanno da Ebola quando arriverà a sterminarci tutti! Potentissimi rimedi antivirali che hanno salvato milioni di vite in tutte le grandi epidemie della storia della umanità! Ovviamente la prevenzione è importante, quindi rinforziamo le difese immunitarie!

Le persone con un sistema immunitario indebolito sono quindi le prime ad essere vulnerabili a Ebola. (ovviamente no, le persone più vulnerabili ad Ebola sono quelle che vengono a contatto col virus. Ebola non è una influenza)
Quindi una delle più importanti strategie difensive è quello di sostenere la funzione immunitaria con i seguenti supplementi nutrizionali:
• Vitamina D (che è ben nota come farmaco antivirale)
• Zinco (aiuta il sistema immunitario a resistere alle infezioni)
• Selenio (aumenta la funzione immunitaria)
• Vitamina C (meglio se proveniente da piante, invece che di sintesi)
 

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In parole povere, Ebola si può combattere esattamente come se fosse una influenza: tante vitamine, un po’ di erbette e sarete pronti ad affrontare l’epidemia che decimerà la popolazione mondiale. L’importante è che gli integratori e le spezie li comperiate dallo sponsor, altrimenti ciccia!
La parte finale è un piccolo capolavoro di de-informazione

Ecco diverse cose che sopprimono il sistema immunitario:
1) La mancanza di sonno sufficiente.
2) Il consumo di cibi spazzatura (industriale).
3) Abuso di farmaci.
4) Fumo di sigarette.
5) Stili di vita sedentari.
6) Prevenzione della luce solare (non trascorrere abbastanza tempo nella natura).
7) Carenze nutrizionali di importanti minerali come lo zinco.
8) Chemioterapia e trattamenti radioterapici.
9) L’esposizione a pesticidi, diserbanti, glifosato e altre sostanze chimiche.
10) Consumo di cibi OGM.
Questo ultimo punto è molto importante: mangiare OGM sopprime il sistema immunitario, quindi il consiglio principale è di comprare alimenti biologici certificati.

Questo ultimo punto è molto importante: dire cose negative a caso sugli OGM è fondamentale, perché gli OGM sono il male del mondo. La cosa più importante è dare per ovvia una cosa campata per aria così da confermare le mie argomentazioni. Complimenti!
I rimedi naturali possono essere utili in molte situazioni, ma senza ombra di dubbio non è il caso di questo virus. NN affonda ancora di più il colpo:

 The conventional medical system might offer you some anti-viral drugs, but their effectiveness is minimal unless deployed very early during the onset of the infection. For the most part, the way western doctors deal with Ebola patients is with a “watch and wait” approach. The patient either conquers the infection on their own and wakes up on the path of recovery, or they never wake up at all.
In other words, modern medicine with all its claimed advances still has about the same approach to Ebola as a doctor in the 1800’s: hope the patient survives (and try not to infect yourself in the mean time).

Certo… mentre prendere vitamine, erbe e radici vuol dire combattere la malattia ad armi pari, colpendola dove più le farà male!
Chi legge il nostro sito è ben cosciente di quanto questo non abbia senso, ma in molti sono a rischio di cascarci. È il nostro e il vostro compito cercare di limitare i danni possibili.
Alla prossima puntata per scoprire nuovi ed entusiasmanti rimedi!

  • Guarire fratture mortali con la candeggina!
  • Far ricrescere gli organi con l’origano!
  • Calvizie? Mai più, grazie alla meditazione!
  • Morte improvvisa? riavvolgi il tempo con le torri Tesla portatili!

Questa notizia vince i seguenti Butac Awards:


 
 
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neilperri @ butac.it
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* Nel testo originale “blood heat” viene usato sia per indicare la formula della cura del sapiente Sun Simiao che per la categoria a cui apparterrebbe il virus Ebola. Non sono un esperto di medicina cinese, ma ho come l’impressione che non lo sia neanche chi suggerisce di usarla per curare l’Ebola e semplicemente sciorina un sacco di informazioni senza alcuna precisione pescate a destra e a sinistra.