Fuggono dalla guerra con tablet e smartphone

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E vabbé, la cattiveria è una brutta bestia, davvero brutta, e i soggetti che stanno diffondendo questa notizia di cattiveria addosso ne hanno tanta; onestamente spero non abbiano una famiglia ad attenderli a casa, non se la meritano, o meglio, nessuno si merita di dover condividere la propria vita con questi ignoranti.

Per fomentare un poco l’odio xenofobo tantissime testate stanno spacciando questa storia accompagnata ad un video e una foto (che non proviene dal video stesso).

Fuggono “da guerra e fame”, ma sbarcano con smartphone e tablet

La fonte? Due giornalisti di una radio napoletana, ma a supporto ci sono appunto foto e video:

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Il video se volete lo trovate qui ma io vi estrapolo i tre fotogrammi importanti:

Tra le due foto di ragazze sul pullman*,  e il video volendo possiamo dire di contare un massimo di 4 telefoni e un piccolo tablet, anche se uno dei telefoni ho il dubbio sia in realtà un bloc notes e un’altro potrebbe esser di qualche aiutante italiano, ma facciamo finta siano tutti e 5 mezzi tecnologici, 5 su 837 son davvero pochini. Tutte le altre persone che vediamo o quasi hanno in mano fogli di carta, nessun bagaglio se non quello che indossano o uno zainetto. Sicuramente tanti sono sorridenti, mi sembrano accolti con attenzione, con tanto personale a supportarli e dopo un viaggio come il loro credo che la terraferma e una bella giornata di sole non possano che metter più buonumore di quello che avevano quando son partiti.

*che dobbiamo pigliare per buone visto che nel video non si vedono affatto e che l'ingrandimento del particolare ci faccia perdere qualsiasi riferimento

Detto ciò i 5 telefonini possono legittimamente esser loro, un profugo da paesi i guerra non è detto che debba per forza esser un poveretto, c’è gente che magari in Siria aveva un lavoro normale, come noi e voi, ma ora non ha voglia di diventare un numero in una spaventosa conta dei morti (che al momento se non erro supera abbondantemente i centomila morti). La guerra non guarda in faccia nessuno, e chi c’è rimasto in mezzo scappa. Stiamo parlando di un paese con svariate università, industrializzato, è normale che si abbia un telefonino, e quando si è costretti a lasciare tutto indietro (perché si sta sfuggendo a qualcuno) forse la tecnologia, oggi, è un legame con chi siamo. Le foto di famiglia, i numeri ed indirizzi delle persone care, tutto racchiuso in quel piccolo spazio, un mondo, più facile da trasportare di un trolley pieno di vestiti e ricordi della vita abbandonata.

Quindi né in Siria né in Palestina si tratta di guerre da fame, ma religiose e di controllo politico, entrambi i paesi, se in pace, sono progrediti, dotati di scuole, ospedali, industrie, lavori  esattamente come a casa nostra, essere profughi di quei paesi non significa essere poveri, ma avere paura di poter esser perseguitati. Chi non si rende conto della cosa perdonatemi è un ignorante. Dal Congo invece credo fuggano per davvero i disperati, la situazione nel paese è assurda.  Il Ghana è forse quello messo meglio fra tutti come pericoli, ma resta un paese che si lascia in cerca di lavoro meglio pagato.

Insomma, che su 837 immigrati sbarcati, tra cui svariati provenienti dalla Siria e dalla Palestina (indi profughi di guerra) non vedo perché deve strabiliare che possano avere con sé un telefonino o un tablet. Oggi anche il senzatetto che dorme di fronte a casa mia per 3 mesi l’anno ha uno smartphone e ci legge le news scroccando il mio wifi. Italianissimo sia chiaro, di scuro ha solo la barba.

Tutto il pezzo lo dedico al caro E.A., che non credo arriverà mai fin qui a leggere, ma se mai lo farai sappi che mi sono divertito molto ad analizzare le sue prove contro gli immigrati. Per chi non leggesse la nostra pagina Facebook E.A. è l’autore di perle come questa:

è una cosa logica.. chi parte è perchè può pagare..e ci sono le foto.. arrivano già con iphone e compagnia in mano.. per non parlare poi del resto, vitto e alloggio gratis in hotel con piscina, sigarette, scheda telefonica e pasti pagati mentre l’europa se ne frega e mentre la MIA gente muore di fame. ripeto mantienili tu, per me sono parassiti e spero anneghino tutti in mare. io voglio pensare ad aiutare 1 milione e 300mila FAMIGLIE senza LAVORO e senza reddito, che NON MANGIANO. tu paga per questi parassiti. PUNTO. il resto ripeto sono chiacchiere, ipocrisia, e politicamente corretto radical chic.
e per la cronaca, noi non DOBBIAMO rispondere a niente, perchè onestamente delle tue stupide domande di parte non ce ne fotte un cazzo. continua pure a festeggiare gli italiani che non hanno da mangiare.. scommetto che vivi bene e la sera mangi, mentre ci sono milioni di famiglie che non lo fanno.. contento eh? salutami la boldrini.

E pur detestando Butac frequenta la pagina Facebook da oltre un anno,  troll? invasato? non lo so, ma ci facciamo compagnia!