Gli allarmismi alimentari

pomodorinikiller

Capita TUTTI i giorni che ci siano degli allarmi su quello che stiamo per mangiare (anche sui vegetali tanto amati dai nostri amici vegani)! Tutti i giorni nell’Unione Europea vengono segnalati possibili casi dove si chiede attenzione verso questo o quest’altro prodotto. Peccato che la NON corretta informazione che vige sul web e sulla carta stampata ami il sensazionalismo e poco la corretta esposizione delle notizie. È il caso dell’allarme che è arrivato in Italia a fine maggio, allarme che evidenziava come potessero esserci problemi con dei pomodorini ciliegia provenienti dal Marocco, allarme “reale” nel senso che si ci sono stati 26 casi (in Francia) in 6 mesi di persone che hanno avuto disturbi di stomaco probabilmente a causa dell’ingestione di questi pomodorini. Peccato però che i pomodorini in questione siano venduti in svariati paesi europei, e i casi siano stati segnalati SOLO in Francia, il che porta facilmente a pensare che la contaminazione sia avvenuta nei magazzini francesi che conservano questi pomodorini e non direttamente dal produttore (visto che in quel caso le segnalazioni sarebbero dovute essere estese a macchia d’olio in mezza europa, Italia inclusa).
Ma ciò non vuol dire: la segnalazione è reale, ed è vero che in Francia a Giugno il prodotto è stato ritirato dai supermercati in attesa di nuove analisi. Quindi perché ne parlo quindi se non è propriamente una bufala? Perché invece che preoccuparci queste segnalazioni dovrebbero tranquillizzarci, dovrebbero dimostrarci che esistono organi di controllo che agiscono anche abbastanza bene sul territorio europeo…e difatti, in contemporanea all’avviso sui pomodorini ciliegia il portale RASFF segnalava anche che:
On 16/05/2014, Salmonella enteritidis (presence /25g) was detected in frozen chicken single fillets from Lithuania, via Belgium. The product was distributed to Slovenia. RASFF reference No.: 2014.0678.
On 12/05/2014, undeclared soya (20 mg/kg – ppm) was detected in spicy pate from Poland. The product was distributed to Slovakia. RASFF reference No.: 2014.0651.
On 12/05/2014, high content of morphine (56.2 mg/kg – ppm) was detected in blue poppy seeds from France, packaged in Slovakia, via the Czech Republic. The product was distributed to Czech Republic. RASFF reference No.: 2014.0670.
On 16/05/2014, shigatoxin-producing Escherichia coli (STEC 0103:H2 stx1 eae) was detected in frozen minced meat from Italy. The product was distributed to France. RASFF reference No.: 2014.0672.
On 14/05/2014, Salmonella spp. (4.5.12 : i : /25g) was detected in sausage from Spain. The product was distributed to France. RASFF reference No.: 2014.0663.
On 12/05/2014, cadmium (2.75 mg/kg – ppm) was detected in murex sea snails from Italy. The product was distributed to Hungary, Italy. RASFF reference No.: 2014.0649.
On 16/05/2014, foodborne outbreak suspected to be caused by cherry tomatoes from Morocco, via France. The product was distributed to Czech Republic, France, Slovakia, Italy, United Kingdom, Germany. RASFF reference No.: 2014.0681.
On 12/05/2014, glass fragments were detected in pitted green olives from Spain. The product was distributed to United Kingdom. RASFF reference No.: 2014.0646.
On 16/05/2014, mercury (1.422 mg/kg – ppm) was detected in frozen swordfish from Portugal. The product was distributed to Spain. RASFF reference No.: 2014.0677.
On 16/05/2014, mercury (2.0 mg/kg – ppm) was detected in frozen sliced swordfish (Xiphias Gladius) from Spain. The product was distributed to Italy. RASFF reference No.: 2014.0675.
On 14/05/2014, mercury (1.73 mg/kg – ppm) was detected in chilled vacuum packed swordfish (Xiphias gladius) from Spain. The product was distributed to Italy. RASFF reference No.: 2014.0662.
On 13/05/2014, mercury (2.258 mg/kg – ppm) was detected in frozen swordfish fillets (Xiphias gladius) from Portugal. The product was distributed to Italy. RASFF reference No.: 2014.0659.
On 13/05/2014, Listeria monocytogenes (between 4100 and 6700 CFU/g) was detected in smoked wild salmon from Poland. The product was distributed to Italy. RASFF reference No.: 2014.0655.
On 13/05/2014, mercury (1.4 mg/kg – ppm) was detected in chilled tuna loaves (Thunnus albacares) from Spain. The product was distributed to Italy. RASFF reference No.: 2014.0650.
On 16/05/2014, anthraquinone (0.053 mg/kg – ppm) was detected in tea from Sri Lanka, via Germany. The product was distributed to Austria. RASFF reference No.: 2014.0673.
On 12/05/2014, tolfenpyrad (0.298 mg/kg – ppm) and imidacloprid (0.43 mg/kg – ppm) were detected in oolong tea from the Netherlands. The product was distributed to Austria. RASFF reference No.: 2014.0648.
On 12/05/2014, carbendazim (0.04 mg/kg – ppm) was detected in parboiled basmati rice from India. The product was distributed to Italy. RASFF reference No.: 2014.ATN.
Avete notato che l’Italia compare come paese in cui vengono distribuiti cibi che hanno ricevuto segnalazioni in 7 casi, e in due come produttore? Dovremmo preoccuparci? No, perché come spiega la lista pubblicata qui sopra si tratta quasi sempre di rischi per la salute minimi nel caso di inquinamento da elementi che non dovrebbero trovarsi in quei prodotti, il caso che mi piace di meno è quello della carne trovata con  tracce del batterio Escherichia coli (stx-1) carne che viene da noi prodotta e venduta in Francia…ma anche in questo caso, il fatto che se ne siano accorti dimostra che le maglie di controllo sono fitte, e la lista che vi ho pubblicato qui sopra non si riferisce alle segnalazioni di un mese, ma di una sola settimana.
Capite vero che scrivere articoli dove ci si lamenti che nessuno ci ha detto che i pomodorini ciliegia sono pericolosi è uTonto? Che TUTTE le settimane escono decine di segnalazioni così e che, a meno che non vi siano seri rischi per la salute, diffondere la cosa sui giornali è fatto solo a scopo sensazionalistico…e in casi come questi solo per cercare di fare disinformazione (viene dal Marocco, è  roba cattiva, mangiate italiano ecc ecc).
L’articolo che circola in questi giorni ci racconta così:

I pomodori sono stati venduti in molti supermercati francesi. Le autorità ceche hanno scoperto che l’azienda francese aveva importato oltre 50.000 kg di pomodorini nel paese tra il 20 aprile e il 2 maggio. All’inizio ai consumatori veniva sconsigliato di consumare quel determinato lotto, da giorni invece vengono avvertiti di non mangiare nessun pomodoro proveniente dal Marocco.

Peccato che in realtà il Ministero della salute francese non dica in realtà nulla di tutto ciò, anzi in parte tranquillizza i consumatori:

Nous vous informons que des cas d’intoxications liées à la consommation de tomates cerise nous sont signalés depuis le 10/04/2014. Suite à une recherche retroactive de cas, depuis le premier janvier 2014, ce sont 26 cas d’intoxications qui ont été signalés dans plusieurs régions de France (notamment Rhône Alpes, Nord pas de Calais, Bretagne, Lorraine, Ile de France).
Tous les cas avaient consommé des tomates cerise en provenance du Maroc. Ces tomates sont importés et commercialisés par IDYL (13) et sont distribués par plusieurs enseignes au niveau national, dont AUCHAN, FRANPRIX, ALDI (ces enseignes ont été identifiées grâce à l’interrogatoire des cas, d’autres enseignes peuvent donc être concernées).
Les symptômes sont de type digestif (vomissements, crampes abdominales, irritation de la gorge) et surviennent très rapidement après la consommation des tomates. Ils sont de courte durée. Il a également été signalé un goût désagréable et amer.

Quindi i sintomi sono di problematiche gastrointestinali, compaiono rapidamente dopo l’ingestione del pomodoro e sono di breve durata, in CINQUE mesi di controlli si sono evidenziati 26 casi (che sono poco o niente viste le tonnellate di pomodori che vengono mangiati ogni giorno in europa).
Detto ciò la notizia come già ripetuto non è bufala, ma capite (spero) che se i giornali dovessero ogni settimana ripetere gli allarmi pubblicati sul portale RAASF non mangeremmo più niente per ansia ingiustificata?
 
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