I ritocchi fotografici

Su Twitter un utente mi segnala una foto che circola da anni.

Fatta circolare con il logo dell’associazione Sos-Racisme (che però non sono sicuro siano gli autori del fotomontaggio) mostra due uomini di spalle, decisamente poco vestiti se si eccettuano cinghie borchiate e scarpe, che sfilano in un corteo con due bimbi. Il messaggio che si vuole far passare è che si tratti di una coppia omogenitoriale. La foto in realtà è un falso, l’originale non ha alcun bambino:

I signori restano poco vestiti e decisamente molto pelosi, ma di bambini non c’è l’ombra. Farla circolare è errato, anche se siete pro famiglia tradizionale con papà mamma e figli, diffondere una foto ritoccata per fare indignare i vostri amici è sciocco. Vi pone automaticamente dalla parte del torto.

Purtroppo però lo vediamo fare da tanti.

Sia chiaro, anche a me un’immagine come quella ritoccata potrebbe dar fastidio, non perché vedo due genitori dello stesso sesso, ma perché è l’immagine in sé a colpirmi, lo sarebbe alla stessa maniera se invece che due uomini ci fossero due donne o un uomo e una donna.

Ma mi dà fastidio alla stessa maniera in cui mi danno fastidio le foto di famiglie con bimbi piccoli che vanno alle manifestazioni antivax addobbando i poveri figli nei modi più assurdi. Rendendoli partecipi di una manifestazione di cui possono capire poco.

Non c’è altro da aggiungere, la foto è falsa chi la condivide è un boccalone, chi pur dopo che gli avete spiegato che è falsa continua a condividerla è un soggetto che andrebbe escluso dalle cerchie di amici.

maicolengel at butac punto it
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