Il chip RFID negli States

Ohhhh mi mancavate geni di LOSAI, quando vi hanno oscurato mi sentivo perso, poi la vita è andata avanti e voi siete tornati visibili. E ora che siete visibili so perché mi mancavate così tanto: boiate come queste potete pubblicarle solo su una testata come la vostra; pseudo giornalismo della peggior specie.

Questa me l’ero persa; a inizio Novembre i GRANDI reporter di LoSai avevano pubblicato questo articolo TOTALMENTE disinformativo sui famosi chip RFID che Peppe (l’eroico) sostiene che verranno impiantati in tutti gli esseri umani dall’amministrazione Obama!

Si parla di una protesta avvenuta in una scuola dove gli studenti sono stati obbligati ad avere suddetto chip, ma sono tutte cagate. Facciamo un passo indietro; il liceo John Jay e la scuola media Anson Jones a San Antonio in Texas hanno deciso già da un anno di realizzare dei badge (carte d’identità) per gli studenti con all’interno un chip RFID attivo sul territorio dell’Istituto.Con questo chip per l’amministrazione della scuola è più facile verificare chi è a scuola e dove si trova all’interno dell’Istituto stesso. Il sistema di tracciamento è in uso già da 15 anni, all’inizio solo su scala limitata alle carceri, ma lentamente ha pigliato piede anche in altri casi: ad esempio certi parchi di divertimenti implementano chip RFID sui loro biglietti, in maniera che possano verificare la presenza di non autorizzati in zone riservate o per ritrovare bimbi spariti all’interno delle mura del parco stesso. La ragione dell’implementazione del chip nelle scuole, sostengono gli amministratori, è fatta per contrastare l’assenteismo dilagante degli ultimi anni, insomma per controllare che la gente non faccia fughino mentre si trova sul territorio scolastico. Capitava spesso, infatti, che gli studenti entrassero a scuola ma invece di andare a lezione passassero il tempo a fumare nascosti da qualche parte; con l’uso del chip questo diviene più difficile.

Una studentessa però si è rifiutata e nel presentarsi alle elezioni scolastiche ha detto che lei il badge non lo indosserà. L’Istituto che ha reso il badge obbligatorio però le ha fatto notare che senza il tesserino con chip non le avrebbero permesso di farsi eleggere, e da li sono scattate le proteste.

Collegare la cosa ai chip di grillina memoria è decisamente da imbecilli che non conoscono l’inglese e non sanno come tradurre un pezzo (ma sappiamo che non è così, loro sanno tradurre alla perfezione ma se non ci mettono anche un po’ di farina avariata dal loro sacco che complotto è?). Fare disinformazione in questo modo è criminale, chi c’è dietro LoSai andrebbe radiato da qualsiasi carriera che abbia a che fare con l’informazione anche se ho paura che dietro LOSai ci sia qualcuno che oggi è al governo e a noi non resti altro da fare che rassegnarci….

Ma non ne siamo capaci quindi vi rimando alla lettura dell’Ode al debunking, dove pigliamo chiara posizione in merito: http://bufaleuntantoalchilo.blogspot.it/2013/11/ode-al-debunking.html

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon! Può bastare anche il costo di un caffè!