L’Agenzia Italiana del Farmaco ricorda che i vaccini sono una risorsa preziosa e insostituibile per la prevenzione dell’influenza stagionale e delle sue complicanze, che possono dare luogo a casi di intensità severa e colpiscono con frequenza maggiore in particolare gli ultrasessantacinquenni e i pazienti affetti da condizioni croniche preesistenti. AIFA sottolinea che il provvedimento emanato oggi, che dispone il divieto di utilizzo di due lotti del medicinale FLUAD, è stato assunto a scopo esclusivamente cautelativo, a seguito di segnalazioni pervenute all’Agenzia dalla Rete nazionale di farmacovigilanza. Nei casi in questione sono state riportate reazioni avverse, successivamente alla somministrazione del vaccino e in tre casi si sono verificati dei decessi, ma al momento non è certo se si tratti di una casualità oppure se vi sia un nesso con la vaccinazione. Un quadro completo potrà essere fornito solo dopo aver analizzato tutti gli elementi di contesto, tra i quali, ad esempio, lo stato di salute dei pazienti, la loro età ed eventuali patologie da cui erano affetti. AIFA rinnova in ogni caso l’invito a chi si fosse sottoposto a vaccinazione con uno dei lotti oggetto del divieto di utilizzo a contattare il proprio medico curante.
E come scritto in alcuni dei pezzi giornalistici:
«Tra qualche settimana sapremo se i lotti del Fluad hanno un difetto di produzione- sottolinea Pani – A dirlo sarà l’Istituto superiore di sanità, ma io non credo. Se fosse stato così avremmo avuto 3 mila decessi».
Ma il comunicato ufficiale AIFA non viene riportato quasi da nessuno, e la frase del direttore Pani viene inserita (as usual) in chiusura articoli!
Tutto ciò è sbagliato, sappiamo bene che il lettore medio si ferma a titolo e figura, come i bimbi, il muro di parole lo spaventa, anche quando la notizia è importante come in questo caso. La colpa è sia di chi il pezzo l’ha scritto ma più che mai di chi l’ha titolato, che invece che spiegare per bene da subito la misura cautelativa ha ben visto di usare i soliti trucchetti: la parola vaccino vende alla grande, specie se seguita da quella RITIRATO, ma come sempre stiamo cercando di sbattere il mostro in prima pagina, senza aiutare il cittadino. Non si sa se il vaccino in questione abbia alcun collegamento con i tre morti, non si sa se sia il colpevole di queste tre morti, ad oggi ancora non si sa nulla. Solo che a scopo cautelativo l’AIFA (correttamente) ha deciso di ritirare i due lotti da cui provenivano le dosi sospette.
L’unico dubbio è che possano esser stati dei lotti “inquinati”, visto che il FLUAD si usa da tempo senza che si siano MAI evidenziate reazioni di questo tipo, ma è un dubbio minuscolo, perché appunto fossero stati lotti inquinati di morti non ce ne sarebbero stati tre, ma migliaia!
Medici e ricercatori puntano il dito più sulle condizioni dei pazienti poi deceduti, condizioni di salute che forse sono state sottovalutate, stiamo parlando di persone di una certa età con altre patologie in atto, patologie che debilitano fisici già provati dagli anni e che sommati all’effetto del vaccino possono debilitare ancora di più. Ma non sarebbe COLPA del vaccino, visto che le regole per la somministrazione sono chiare, se si è già debilitati da altre malattie, se si stanno usando altre medicazioni o se si è reduci da qualche malanno occorre segnalarlo al medico, e spesso posticipare l’incoulazione. Sono state seguite queste regole? Non si sa, finché non si sarà accertata la cosa fare allarmismo sul vaccino è grave perché rischia di convincere altri a non usarlo, con conseguenti GRAVI rischi per la salute, stateci attenti!
Caro giornalista, lo so che mi reputi un povero cretino che gratuitamente passa il tempo a denigrare il tuo lavoro, ma una volta tanto vorrei che lo facessi bene, senza cercare il sensazionalismo, senza lanciare allarmi sui generis.