John Virapen e la medicina corrotta

Virapen

Tanto per cambiare gira la storiella che BigPharma sia collusa e che i farmaci che usiamo ogni giorno siano in realtà sul mercato anche senza aver ricevuto sufficienti controlli. A raccontarcelo stavolta è un  John Virapen ex dipendente della casa farmaceutica che ha creato e immesso sul mercato il Prozac. Il 99% delle sue dichiarazioni verte appunto sul Prozac stesso, anche se chi le condivide usa la storia come dimostrazione che TUTTI i farmaci siano dannosissimi.

Premetto che non sono un grande sostenitore degli antidepressivi, ma come mi nè stato spiegato più volte ci sono casi in cui servono davvero molto.

Chi è John Virapen?

Virapen

Nel suo libro che si può trovare in inglese senza spendere un euro ci racconta la sua tragica storia, o meglio la sua versione dei fatti, molto romanzata. Si parte da quando nacque nella Guyana britannica circa 70 anni fa. John da li poi si spostò a Londra, dove prima ha lavorato come commesso e preparatore di intrugli in un drugstore di proprietà del cognato poi si è deciso a studiare un po’ di medicina.

Non è un medico, non ha mai conseguito una laurea che gli permette di praticare, ma l’abilità nella vendita l’ha portato in giro per il mondo. Il suo racconto prosegue con una fantasiosa avventura, sostiene di esser stato avvicinato alla fine degli anni 50 da un abile truffatore che gli avrebbe proposto di lavorare per lui. Lo scopo? Vendere FALSI abbonamenti a riviste americane famose. Della truffa non trovo traccia da alcuna parte, quindi è la sua parola l’unica testimonianza della realtà dei fatti. La truffa era semplice, girare l’Europa porta a porta vendendo abbonamenti prepagati a testate grosse, per venderle John doveva sostenere che le riviste sarebbero arrivate a casa dell’abbonato nella sua lingua, e non in americano. Dopo aver trafficato senza grande successo con questo gruppo di geniali menti del crimine John convinto che non avrebbe mai visto un soldo delle sue commissioni decise di fregare l’incasso e scappare via.

Tutto questo non lo sto inventando, è raccontato nel suo stesso libro. Voi capite che queste come credenziali non sono granché vero?

Comunque dopo altre vicissitudini di vita John approda ai laboratori Ely Lilly dove diventa un rappresentante e da li fa la sua carriera nel mondo dei farmaci. I laboratori dopo 35 anni di collaborazione decidono di lasciarlo andare (come si dice oggi) e da quel giorno la lotta di John contro BigPharma è “spietata”, o meglio ci ha scritto questo libro sopra, dove ci racconta tanti episodi di vita vissuta che dovrebbero dimostrare la pericolosità dei suddetti farmaci.

Prozac (2)

Nel frattempo si è spostato tre volte, si è trasferito in Germania, ha tentato un avventura in est Europa vendendo bevande tradizionali della Guyana, ma non ha più replicato i successi avuto lavorando con Ely Lilly!

Non so, io ho letto il suo libro, ho visto le sue prove e ho cercato di andare a verificare la realtà dei fatti. John fa accuse gravissime specie sulla sicurezza del Prozac, ed è stato consulente gratuito in almeno un processo che vedeva la Ely Lilly doversi difendere dall’accusa che il farmaco avesse provocato il suicidio in un paziente. Le storie (quelle che ho cercato) sono tutte vere, o meglio, i fatti sono verificabili, peccato che le sentenze dei vari tribunali che hanno trattato i casi a cui fa riferimento Virapen assolvano i farmaci sotto accusa. Nessuno dei processi che ho trovato si è concluso con un accordo, in tutti i casi il farmaco e i laboratori sono stati pienamente sollevati dalle accuse. Perché Virapen non lo spiega? Perché deve sostenere che si tratti di un grande complotto?

Non tanti hanno trattato la storia di Virapen, e difatti non è così facile trovare informazioni attendibili su di lui. Qualcuno sostiene che Virapen ce l’abbia con i laboratori Ely Lilly perché l’avrebbero discriminato per il suo colore di pelle, qualcun altro che ce l’abbia col Prozac perché sostenitore di Scientology che è contrario a questi farmaci… tristemente non posso dirvi nulla di concreto in merito. Perché davvero manca la materia su cui indagare, a parte il suo libro.

Una cosa però posso dirla, Virapen sostiene d’aver pagato una tangente ad un medico svedese perché prescrivesse il Prozac invece che altro, della storia non ho trovato traccia nei giornali svedesi, ma può essere, come ben sanno i tanti complottari dei vaccini italiani anche in Italia è successa la stessa cosa riguardo a certi vaccini. Quello che però Virapen non racconta è che se anche fosse vera la cosa esistono tanti altri medici e paesi che hanno accolto il Prozac tra i farmaci somministrabili e gli studi sulla cosa non sono stati fatti solo dai laboratori Ely Lilly, ma da tanti studiosi in tutto il mondo. Tutti parte del complotto? O come è stato ipotizzato esistono depressi cronici che anche con il Prozac non migliorano, e le tendenze suicide restano, così radicate da farla finita per davvero. Il mondo della depressione è un brutto posto, da cui occorre sempre stare attenti, se sentite che qualcosa non va, se vi sentite di non farcela da soli cercate sempre aiuto, non rifugiatevi nei medicinali fai da te o nel supporto solo degli amici o della famiglia, a volte può non essere sufficiente, a volte può esser necessario un consulto medico… e farlo dalle persone giuste può migliorarvi (se non salvarvi) la vita.

Per concludere in bellezza, visto che a volte  mi si dice che mancano le fonti…non è stata una ricerca facile facile, il tedesco non è tra le mie lingue preferite (nel senso che non ne so mezza) e lo stesso vale per lo svedese!

Qui uno dei pochi “debunking” che ho trovato in merito, ma si tratta davvero di poche righe, supportate da un podcast in inglese dove parla lo stesso Virapen, è buffo vedere che a supporto di ciò che narra nel libro John dica agli utenti di rivolgersi alla TV Svedese, invece che procurare documenti che attestino le sue parole, strano eh…

Qui la registrazione della sua attività in Slovacchia come produttore di bevande tradizionali dalla Guyana, buffo che nei pochi siti che ancora parlano del prodotto nessuno dica che sia lui il produttore, ma il suo nome venga usato come testimonial della bontà del prodotto su siti  che vendono la bevanda (evidentemente Virapen in Europa dell’est vende bene il suo volumetto e ha pensato bene di affiancarci una seconda entrata).

La wiki svedese che lo descrive come regista, cantante folk e manager della Ely Lilly…ma come regista e cantante folk????

La wiki tedesca un poco più completa.

La sentenza Porter di cui parla nel suo libro.

I casi di suicidio durante i test per il Prozac

E qui per la gioia di tutti il testo completo (in inglese) del suo libro, se proprio ci tenete a leggerlo, fatelo da questo link ed evitate di regalare denari agli editori di medicina alternativa italioti, non li meritano!