La fatturazione a 4 settimane

fatturazione

Mi prendo qualche giorno di pausa e appena apro le segnalazioni su BUTAC vengo invaso dall’ennesima catena che circola sui social. Al momento mi sembra partire da WhatsApp, la catena però non è del tutto bufala. Vediamo di spiegarci meglio leggendo di cosa si tratta:

Le ultime schifezze riservate a noi cittadini italiani.

Cari signori… la bolletta telefonica non arriverà più mensilmente, bensì ogni 8 settimane! Non ogni 2 mesi, ma ogni 8 settimane! Hanno arbitrariamente deciso di portare l’abbonamento da mensile (quindi 30/31giorni) a 4 settimane! praticamente così facendo si sono uniformati allo stesso modo di fare degli abbonamenti cellulari e ogni anno, ogni cittadino italiano, pagherà una bolletta in più! Lo stato carogna, gli enti preposti ai controlli, l’antitrust, non stanno facendo nulla per salvaguardare il cittadino…anzi, gli stanno permettendo di fare tranquillamente i loro porci comodi.

Fin qua i fatti, seppur coloriti di epiteti e indignazione, sono corretti: è vero, come riportava anche il Sole 24 Ore a inizio agosto 2017:

Fatturazione a 4 settimane, così le Telco ignorano l’Agcom

I fatti sono spiegati per bene dal Sole, Agcom avrebbe dato parere negativo al cambio di fatturazione per le linee fisse, ma le compagnie telefoniche l’hanno comunque introdotto in attesa di un parere del TAR. Riporto da il Sole:

La decisione delle compagnie di non adeguarsi è stata forse presa anche nell’attesa di conoscere quale sarà la determinazione del Tar, cui tutte si sono rivolte impugnando la delibera Agcom contro la quale, già al momento del varo, l’associazione di categoria Asstel-Assotelecomunicazioni ha espresso una dura presa di posizione parlando di delibera «priva di basi giuridiche» perché «Agcom non ha il potere di disciplinare il contenuto dei rapporti contrattuali fra operatori e clienti», ma può invece «soltanto intervenire in materia di trasparenza informativa».

Ma veniamo alla seconda parte della catena:

Presto anche l Enel passerà a questa “vigliaccata” di modalità di pagamento (ogni 4 settimane). Quindi tra qualche periodo, tutte le compagnie che offrono servizi importanti al cittadino, cambieranno i loro abbonamenti da mensili a 4 settimane e noi cittadini pagheremo anziché 12 bollette annue, 13! Certo che chi ci governa ci vuole proprio bene! Ebbene ben presto avremo: 13 bollette telefono, 13 bollette Enel, 13 bollette acqua, 13 bollette gas. Ricordiamo che questi sono servizi essenziali per il cittadino.

E qui purtroppo siamo nell’invenzione, ENEL è ancora su base bimestrale (quindi sei bollette all’anno) per il privato cittadino e mensili per quelle da grandi consumi, e da nessuna parte si parla di cambiare le scadenze, anche perché da sei bollette all’anno, come è adesso nella stragrande maggioranza dei casi, bisognerebbe portarle appunto a 13, che non sarebbe proprio piccola cosa. E non avrebbe lo stesso senso delle compagnie di servizi non essenziali: 52 settimane fa un anno, diviso 4 fanno 13 bollette, un mese non è un’unità definita di tempo, visto che possono essere di 30, 31 o addirittura 28 giorni. Per compagnie che non forniscono un servizio in abbonamento (quindi ogni periodo è valutato allo stesso modo, che sia di 30, 31 o 28 giorni) è più comodo usare un’unità tempo determinata. Con questo non voglio difendere il cambiamento, comporterà sicuramente un aumento. Ma Enel non vende un servizio di quel genere, la nostra bolletta presenta i consumi del periodo, che siano 30, 31, 28 giorni o solo una settimana, la bolletta varia in base a quanto effettivamente consumato.

Il messaggio che circola non poteva non concludersi con l’invito all’indignazione:

Ancora una volta sono “loro” che guadagnano” e noi cittadini che subiamo. Se tutto sti sta uniformando a questo modo di fare, cioè abbonamenti e pagamenti ogni 4 settimane, noi chiediamo che anche gli stipendi ci vengano pagati con quella cadenza! E no! Perché poi ci sarebbero 13 stipendi e 1 tredicesima!

Cosa che comunque per alcune categorie di dipendenti privati è normale, sono svariati i settori che nel contratto nazionale prevedono anche la quattordicesima; nel pubblico questo non avviene, difatti la regola più corretta quando si fanno raffronti tra diversi contratti e stipendi sarebbe sempre quella di calcolare la retribuzione annuale lorda (la LAR) e non la cifra mensile.

La catena non poteva non concludersi con stile:

Che governo di m___a. Sei indignato? Fai girare e informa anche i tuoi amici. Non sei indignato? Sei il classico rinc_____nito italiano, vatti a vedere la partita di pallone.

No, non sono indignato, e no, grazie, non mi piace il pallone.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!