La Feltrinelli contro la Campania

Circola questo meme:

La guida turistica a cui si fa riferimento non è “della Feltrinelli” ma è una Rough Guide, chi viaggia (ma gli ignoranti viaggiano poco, si sa) la conosce bene. Le Rough Guide esistono dal 1982, non sono esattamente una novità. E da sempre sono decisamente dirette nei giudizi. Può piacere o meno, ma lo stile è quello da quasi quarant’anni. Quello che è importante sottolineare è che non si tratta appunto di una guida della Feltrinelli, la quale ha un contratto per la pubblicazione in italiano delle guide, edite in originale da APA Publications, casa editrice britannica specializzata in guide di viaggi. Si tratta di una traduzione. Ma è vero, la frase appare nel testo dedicato all’entroterra della Campania.

Basta una veloce ricerca in rete per trovare la frase incriminata nei testi originali della Rough Guide:

As most people head to the coast, few visitors reach inland Campania. Indeed the territory immediately north of Naples, mostly a sprawl of unenticing suburbs, is irredeemably grim. Almost entirely dominated by the Camorra it’s off-puttingly sometimes known as the “Triangle of Death”. It’s not an area to linger, and you’d do well to pass through and not stop until you reach Caserta just beyond, where the vast royal palace and its gardens is an obvious draw.

 Further inland, Beneventohas a historic centre well worth exploring.

A short train or bus ride direct from Naples, CASERTA, incongruously surrounded by a sprawl of industrial complexes and warehouses that stretches all the way back to Naples, is known as the “Versailles of Naples” for its vast eighteenth-century Reggia di Caserta, the only attraction in this otherwise completely nondescript modern town.

Che tradotto:

Mentre la maggior parte delle persone si dirige verso la costa, pochi visitatori raggiungono l’entroterra della Campania. In effetti il ​​territorio immediatamente a nord di Napoli, per lo più una distesa di sobborghi non allettanti, è irrimediabilmente triste. Quasi interamente dominato dalla camorra, è spesso definito il “Triangolo della morte”. Non è un’area in cui soffermarsi, e faresti bene a passare e non fermarti fino a raggiungere Caserta poco oltre, dove l’immenso palazzo reale e i suoi giardini sono un’ovvia attrazione.

Nell’entroterra, Benevento è un centro storico che vale la pena esplorare.

Un breve viaggio in treno o in autobus diretto da Napoli, CASERTA, circondato incongruamente da una distesa di complessi industriali e magazzini che si estende fino a Napoli, è conosciuta come la “Versailles di Napoli” per la sua vasta Reggia di Caserta settecentesca, l’unica attrazione in questa città moderna altrimenti completamente anonima.

Io comprendo benissimo che uno della zona ci rimanga male a leggere determinate cose sulla propria area di provenienza. Ma non è che la Rough Guide dica molto di diverso da tanti altri. Basta leggere la stessa Wikipedia alla voce Triangolo della morte (non quello emiliano, occhio) per trovare questa definizione:

Il triangolo della morte Acerra-Nola-Marigliano indica un’area sita in Italia, facente amministrativamente parte della Campania, compresa tra i comuni di AcerraNola e Marigliano, divenuta famosa per il forte aumento della mortalità per cancro della popolazione locale, principalmente dovuto allo smaltimento illegale di rifiuti tossici da parte della camorra provenienti principalmente dalle regioni industrializzate del Nord-Italia.

E basta andare su TripAdvisor per trovare commenti utili a comprendere anche perché la Reggia di Caserta sia da rivalutare… Sicuramente è il palazzo reale più grande del mondo, ma come spiegano molti commentatori (tra quelli che sono abituati a fare bei viaggi) è maltenuto, e talmente spoglio di arredi da fare tristezza.

Questa è una foto di agosto 2018:

Questo è un commento di maggio 2018:

It’s the biggest royal palace of them all.
Too bad it’s not really well taken care of.
No flowers, no nothing.
And in the castle itself you can find almost no furniture at all.
We knew all that before we went there but it’s still sad if you consider the potential.

Non sto a tradurvelo, se ne avete bisogno significa che dovete viaggiare di più.

Ma vorrei soffermarmi sull’intera pagina dedicata alla Campania sulla guida Rough, leggiamola insieme, direttamente in italiano:

Subito sotto il Lazio, la Campania, segna il vero inizio del Sud Italia o Mezzogiorno. È anche la parte del Sud, forse inevitabilmente, che la maggior parte della gente vede, poiché è facilmente accessibile da Roma e ospita alcune delle attrazioni più importanti d’Italia: siti romani, spettacolari tratti di costa, minuscole isole. È sempre stata una regione ricercata, nominata per la prima volta dai Romani, che l’ha etichettata come la felice campania , o “terra felice” (per distinguerla dalla campagna piuttosto noiosa più a nord), e si stabilì qui in ville e sontuose proprietà che si trovano proprio attorno al Golfo di Napoli. Più tardi, quando Napoli divenne l’ultima tappa dei Grand Tour settentrionali, la sua baia divenne non meno leggendaria, le reliquie del suo inespugnabile periodo romano non fecero che aumentare il fascino per la maggior parte dei viaggiatori.

Napoli è l’obiettivo ovvio, una città assolutamente irresistibile che domina la regione in ogni modo. Prendendo uno dei treni più veloci, puoi raggiungerlo in poco più di un’ora da Roma, e non ci sono scuse per non vedere almeno questa parte della Campania – anche se ovviamente hai bisogno di tre o quattro giorni per assorbire correttamente la città. Anche il Golfo di Napoli ha tanto da occupare per una buona settimana: ci sono gli antichi siti di Pompei ed Ercolano a solo mezz’ora di distanza – probabilmente i resti romani meglio conservati e più rivelatori d’Italia; la fumosa area vulcanica dei Campi Flegrei a nord-ovest; le splendide isole di Capri, Ischia e Procida; e l’allegra e simpatica località turistica di Sorrento all’estremità meridionale della baia.

La Campania interna è, al contrario, una regione povera e sconosciuta per la maggior parte, anche se il palazzo gigante e i giardini di Caserta meritano una visita, mentre Benevento, una vecchia tappa sulla rotta romana per Brindisi, ha un sapore che è ben diverso dalle regioni costiere.

Oltre il Golfo di Napoli, a sud, una coppia di graziose penisole regge la rivitalizzata città di Salerno e gli imponenti templi greci di Paestum: lungo la prima è la Costiera Amalfitana, forse il tratto di costa più sorprendente d’Europa, le cui seducenti e talvolta esclusive località – Positano e Amalfi – hanno bisogno di una piccola introduzione; mentre il confine meridionale della Campania è segnato dal più tranquillo e remoto promontorio del Cilento, con numerose spiagge poco affollate.

Onestamente ho visitato poco la Campania, ma che vi sia la camorra è un dato di fatto, e che la Reggia, come tante altri luoghi turistici in mano alla gestione statale, comunale o regionale siano in pessimo stato è qualcosa sotto l’occhio di chiunque voglia verificare. Lamentarsi che una guida come la Rough abbia descritto l’area senza essere in grado di fare un po’ di autocritica è sciocco. Non rendersi conto che la Feltrinelli non ha fatto altro che tradurre una guida (che anche negli anni passati dedicava le stesse parole al territorio) lo è ancora di più. Invitare al boicottaggio di un’azienda italiana è poi davvero da cretini, ma la politica nel nostro Paese evidentemente è appannaggio soprattutto di soggetti così.

maicolengel at butac punto it
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