Le smentite che non ti aspetti

smentite

A volte ci sono smentite che non ti aspetti, quest’articolo vi arriva grazie alla rettifica fatta da Libero Quotidiano.

Eh sì ragazzi, il mondo evidentemente va alla rovescia, e d’un tratto testate che di solito cavalcano la fuffa si mettono a pubblicare rettifiche delle notizie avevano pubblicato qualche giorno prima. Sia chiaro, la cosa mi riempie di gioia, fosse questo il trend chiudo Butac e vado finalmente in vacanza (ah, a proposito, dal 1° agosto Butac è in ferie, non chiudiamo, ma rallentiamo un po’ il ritmo io sarò in mezzo alle fabbriche di scie chimiche in Austria per una visita di controllo, ma non preoccupatevi, da settembre si torna al solito ritmo).

Veniamo alla nostra sbufalata flash, titolava ImolaOggi il 20 luglio 2016, seguito a ruota da numerosi altri siti in black list, riprendendo un articolo de Il Giornale:

Milano: largo alle “profughe”, sfratto forzato per le anziane della onlus Arca

Ma basta girare un minuto secondo per trovare Libero Quotidiano, con un articolo sempre del 20 luglio:

Ospizio milanese: nessuna anziana italiana allontanata per far posto alle donne immigrate

Sia chiaro, quella di Libero Quotidiano è una rettifica dovuta, visto che avevano pubblicato un articolo identico a quello de Il Giornale, e che la Fondazione Progetto Arca Onlus ha smentito con un comunicato inviato credo a entrambi (e magari qualche leggera minaccia legale):

La Fondazione non intende, né tantomeno potrebbe in alcun modo, allontanare le signore italiane che ad oggi occupano 25 stanze della struttura di via Agordat, che è vincolata da un’autorizzazione del Comune di Milano al funzionamento per casa albergo di persone anziane autosufficienti.

Quando Progetto Arca è subentrata nella gestione della struttura alle Suore del Crocefisso, lo scorso aprile, infatti, ha scelto di prendere in carico completamente le signore anziane ospitate.
Inoltre, nonostante questi 25 posti – come nella precedente gestione – siano specificamente destinati a donne anziane autosufficienti, la Fondazione si sta eccezionalmente prendendo cura di alcune ospiti che, per la loro condizione di salute, necessiterebbero invece di un ricovero in strutture sanitarie conformi alle loro esigenze. Una situazione già fatta presente alle famiglie di queste signore sia dalla precedente gestione sia da Progetto Arca. Entrambe, infatti, avevano individuato e proposto ai familiari alcune soluzioni alternative idonee, con l’auspicio che venissero intraprese al più presto.
La struttura di via Agordat ha una grande capacità ricettiva: oltre alle 25 stanze destinate alle signore anziane, infatti, dispone di ulteriori 25 stanze rimaste inutilizzate per anni e una mansarda abitabile.
A fronte dell’emergenza profughi in corso, su sollecitazione della Prefettura di Milano, Progetto Arca ha ritenuto opportuno destinare questi spazi liberi all’accoglienza di donne profughe fragili (vittime di violenza, incinta e con bambini) richiedenti asilo. Una scelta ponderata e realizzata in modo tale da mantenere immutata l’armonia della vita nel centro, ampiamente condivisa con le signore già ospiti e con le loro famiglie tramite incontri anticipatori, individuali e di gruppo, organizzati dai responsabili della Fondazione.

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La smentita / rettifica del Giornale, che non evidenzia fin da subito d’esser un pezzo “aggiornato”

Quello che m’infastidisce è che mentre Giornale e Libero (in questo caso) hanno pubblicato la smentita, Imola Oggi a distanza di sei giorni non l’abbia fatto, lasciando l’articolo così com’era in origine.

Lascia comunque un po’ stupiti la scelta de Il Giornale di mantenere lo stesso titolone e sottotitolo, e solo dopo riportare le parole della Fondazione, come potete vedere in questo screenshot.

Come ben sappiamo sono tanti purtroppo quelli che si limitano a leggere titoli e sottotitoli, o a guardare le foto, una smentita così purtroppo colpisce davvero pochi lettori, Libero invece in maniera corretta ha scritto una vera RETTIFICA segnalandolo sia nel titolo che nell’occhiello, e rendendo sicuramente l’articolo più evidente.

Sia chiaro, il link al Giornale riporta all’articolo originale che oggi riporta il comunicato stampa della Fondazione, ma quanti faranno lo sforzo di clikkarlo? E quanti invece andranno via indignati, condividendo con rabbia?

maicolengel at butac punto it

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