Oliviero Toscani, Salvini e le parole ostili

Alcuni di voi ieri sera mi hanno segnalato una notizia che di primo acchito io stesso ho pensato fosse falsa. O meglio mi avete linkato un meme, questo:

Mio padre ha fotografato Salvini a piazzale Loreto, chissà dove fotograferò io Salvini

Una velocissima ricerca sul web mi ha portato prima a tanti articoli che riportano quella frase come titolo, poi all’originale apparso sul Corriere il 30 agosto 2018. L’articolo è su Di Maio, non Salvini, ma la battuta è li che viene pronunciata, o meglio scritta.

Per completezza vi riporto il passaggio, il soggetto iniziale è Di Maio:

E chi le ricorda?
«È divertente: è il primo napoletano che si è fatto fregare da un milanese».
Che poi sarebbe Salvini? 
«Esatto. E per altro ci tengo a ricordare che io sono stato uno dei primi a dire che Salvini sarebbe stato un disastro. Lui mi ha querelato e sono ancora a processo».
Ma Salvini l’ha fotografato?
«Mio padre ha fotografato Mussolini a piazzale Loreto, chissà dove fotograferò io Salvini».
Questa è pesante, però… 
«Io sono un testimone del mio tempo, fotografo tutto: dalle donne più belle alle merde più belle. Ci ho pure fatto un libro».

Onestamente sono agghiacciato dai toni della battuta, specie in un momento come quello attuale. Giusto in questi giorni, sempre contro il ministro dell’Interno, era apparsa un’immagine decisamente di cattivo gusto:

Salvini, sei sulla linea rossa! Tra 4 fermate c’è piazzale Loreto!

Vedete ragazzi non è così che si fa politica, come non la si fa offendendo gli altri, usando epiteti da asilo. Se si è contrari all’operato di questo o quest’altro partito si può civilmente manifestare, senza minacciare, senza offendere. Al tempo stesso la battuta di Oliviero Toscani farà sicuramente gongolare i tanti che si divertono a nominare Piazzale Loreto ogni due per tre, ma fa inorridire tutti gli altri.

Chi è in mezzo (come potrei ritenermi io) di violenza verbale ne ha già vista abbastanza in questi ultimi anni di costante campagna elettorale, ma anche chi è su una delle sponde opposte della battaglia politica. In questo modo non si fa altro che radicalizzare. Quanto volte vi ho spiegato perché la comunicazione fatta dai media contro i musulmani è il sistema in cui si creano gli integralisti? Urlare più forte, offendere serve solo a far ingastrire di più l’avversario, e ad allontanare chi non sta ne di qua ne di là.

Laura Boldrini sul suo profilo Twitter ha dato una lezione a tutti:

La stessa Laura Boldrini che Matteo Salvini qualche tempo fa paragonò a una bambola gonfiabile sul palco di un suo comizio. A ora Luca Morisi, responsabile della comunicazione di Matteo Salvini, non ha ancora ringraziato per il messaggio solidale della ex presidente della Camera.

Non credo serva aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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