Referendum: le matite cancellabili di Piero Pelù

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In una giornata festiva e di voto referendario non potevano mancare al grande appuntamento le nostre amiche bufale. Della più eclatante del giorno troviamo ampia divulgazione in rete: tanti siti, a partire da La Repubblica.it a continuare dalla Gazzetta del Sud online sino a Il Fatto Quotidiano.it parlano della messa a verbale voluta da Piero Pelù sulla possibilità di cancellare il voto espresso: sul suo profilo Facebook ha pubblicato le foto che testimonierebbero che le matite usate non sono copiative:

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Sono in tanti che hanno abboccato alla bufala che da giorni circolava su Whatsapp e non solo.

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La bufala sfrutta il fatto che in pochi conoscono le caratteristiche della matita copiativa (di cui Butac aveva già parlato anni fa) come spiega Wikipedia:

Mentre la matita normale ha la mina di sola grafite, quella della matita copiativa contiene anche coloranti derivati dall’anilina e dei pigmenti, solubili in acqua. Il segno che ne risulta può essere cancellato solo per abrasione.

Diversamente dalle matite di sola grafite, il tratto di matita copiativa svela ogni tentativo di cancellazione tramite solvente, lasciando evidenti macchie sulla carta, essendo quindi immune da una manomissione altrimenti difficile da smascherare. Se si cancella il tratto di una matita copiativa utilizzando una gomma per cancellare, viene rimossa solo la componente in grafite del segno, lasciando visibili i pigmenti.

Infine, se il tratto lasciato dall’elettore è poco marcato, oppure è apposto su un simbolo scuro, è comunque visibile in controluce il segno della matita copiativa con riflessi violacei, senza il quale la scheda sembrerebbe bianca.

E infatti nelle foto scattate da Piero Pelù si vede bene sia il prima (con grafite) che il dopo (solo pigmenti):

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Ma la prova è stata fatta su un normale foglietto bianco: cosa succede a usare la gomma da cancellare sulla scheda elettorale, come suggeriva la bufala che circolava? È sempre La Gazzetta del Sud nel’ articolo sopra citato:

Poiché la gomma da cancellare agisce per abrasione, anche le schede elettorali sono stampate con un inchiostro cancellabile per abrasione: un eventuale tentativo di cancellazione della matita copiativa con una gomma porterebbe inevitabilmente alla cancellazione di parte della scheda elettorale, e dunque all’invalidazione della stessa. 

Quindi, se aveste seguito il consiglio-bufala provando a cancellare il vostro voto, avreste cancellato anche parte della scheda elettorale, invalidando il tutto!

Un voto perso: può succedere anche questo a chi beve le bufale!

In base a questi particolari sconosciuti ai più, si tratterebbe ora di verificare correttamente se tutti i seggi dispongono di regolari matite copiative fornite dalle prefetture. Al momento il Viminale non segnala nessuna irregolarità accertata, anche se il leader leghista Matteo Salvini sembrerebbe lanciare un allarme:

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Concludiamo con una riflessione di un amico: “Chissà se questa bufala è stata creata ad hoc per indurre l’elettore a votare con una biro o pennarello portato da casa col risultato poi di far invalidare i voti?”

stupid

Non ci resta che ribadire sempre il solito vecchio slogan tanto caro al nostro fondatore: siate utEnti non utOnti !

Ed io aggiungo: siate elettori di un buon voto, qualsiasi esso sia, non lettori di pessime bufale!

Lola Fox

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