Il rumore del silenzio

TERRORISMODAESH-FRANCIA

Sul web è come se fosse scoppiata la Terza Guerra Mondiale. Noi di BUTAC abbiamo scelto di prenderci una pausa di due giorni, perché sapevamo che gli sciacalli sarebbero stati in giro anche dopo.

Di fare gli avvoltoi acchiappalettori non ne avevamo voglia. Non siamo una testata giornalistica, non abbiamo bisogno di andare in stampa. Butac è un blog fatto col cuore, e quel cuore venerdì sera si è fermato per un po’.

Io ho pianto. E non solo perché abbia particolarmente a cuore la Francia o i francesi, o perché quelli di venerdì notte valgano di più dei tantissimi morti di cui sentiamo parlare ogni dannato singolo giorno. Ho pianto perché non vedo cambiamenti, non vedo evoluzione, non vedo un mondo che impara dai propri errori.

A riprova di quanto la nostra società sia sempre più malata d’odio, sono arrivate le prime pagine di alcuni giornali italiani. Prime pagine che immagino abbiate visto, e che non riporto perché non meritano ulteriori attenzioni. I direttori di quelle testate sono pagati per fare sensazionalismo per indignare il lettore, per trasmettere e diffondere quell’odio. Più copie vendono, più bonus riceveranno probabilmente a fine anno.

Io no. Io non ricevo bonus. Se aumentano le visite entra qualche Euro in più, ma BUTAC non nasce per quello. BUTAC nasce per amore e passione della corretta informazione, non del denaro. Non ho bisogno d’inseguire il lettore e non l’ho mai fatto.

Scrivo quando ho tempo, scrivo perché ne ho voglia. E questo weekend quella voglia era scomparsa. Vedere gli sciacalli creare profili fasulli per spacciarsi come presunti sopravvissuti; persone piccole piccole, che vengono su BUTAC per chiederci se non avessimo “stappato lo spumante” e fossimo “felici” di quei morti, perché per loro siamo “amici dei terroristi”. Noi “non attacchiamo l’Islam” come fanno loro, solo perché abbiamo il pallino di andare al di là dei titoloni dei giornali. Quest’atteggiamento mi ha stancato.

Accorgermi di quanta ragione abbiano i ricercatori che insieme a Walter Quattrociocchi hanno spiegato al mondo perché il debunking sui social sia completamente inutile. Se vuoi credere al complotto continuerai a farlo, se ti fidi di personaggi che spacciano disinformazione nulla servirà per farti cambiare idea, neppure sbatterci la testa.

BUTAC non sta con l’Islam come non sta con la religione cattolica. BUTAC non sta con i comunisti o i fascisti, il PD o il PDL/FI, o qualsiasi altro partito o ideologia. BUTAC sta con la notizia, ed è l’unica cosa che m’interessa. BUTAC sta con la ragione, la razionalità, i fatti.

I fatti mi dicono che questo genere di estremismi sono causati dalla fede, qualsiasi essa sia – anche la cupidigia, che rientra nel concetto che ho in mente. Chi ha questo genere di fede cieca crede sempre di stare dalla parte del giusto, perché così dicono i loro pastori. Da questa cecità estrema, da questi atteggiamenti io mi tengo lontano. L’odio che trasudavano le prime pagine di tanti giornali è una faccia della stessa medaglia. Parlarne – e alimentarlo – non sarebbe servito a nulla.

Da domani si ricomincia a demistificare. Da domani rileggerò i vostri commenti e seguirò le segnalazioni.

Ieri ed oggi, non me la sono sentita. Scusate.

maicolengel