Il tuo corpo implora acqua – La scoperta dell’acqua calda!

ACQUACALDA

Buongiorno.
Oggi voglio parlare di un articolo intitolato “Il tuo corpo implora acqua”, pubblicato tramite il Cannocchiale su Smisurataforza. L’autore del blog è affetto da Sclerosi Multipla, una patologia demielinizzante che colpisce le guaine mieliniche degli assoni dei neuroni – vediamoli come i cavi elettrici che formano le connessioni in tutti il sistema nervoso.
Di questa malattia non si conosce ancora chiaramente la causa e molte sono le ipotesi. La più avvalorata prevede una infezione virale dell’ospite che porta a una disregolazione del sistema immunitario contro la mielina. Quest’ultima è una sostanza lipofila che serve da isolante attorno a questi “cavi” e permette la corretta trasmissione dell’impulso nervoso. A una sua riduzione si ha la perdita di trasmissione, la quale si manifesta con una sintomatologia estremamente varia. Si tratta di una patologia grave che conduce a invalidità e che purtroppo non può ancora essere curata. La medicina moderna possiede però numerose armi per rallentare la malattia e permettere il recupero delle funzionalità perdute nella maggior parte dei casi – almeno nelle fasi iniziali della malattia. Per chi volesse approfondire, vi presento un link a uno dei migliori siti che descrivono la malattia e la vita dei pazienti affetti da Sclerosi Multipla (SM).
Questa piccola introduzione era doverosa: l’autore parla di come “grazie alla più grande scoperta dell’umanità” si stia prendendo cura di se stesso e come questo gli permetta di affrontare la malattia. Ciò che dice non è errato, ma il messaggio è veicolato in maniera errata, quindi vorrei fare alcune precisazioni.
Partiamo da dall’autore a cui si riferisce: Fereydoon Batmanghelidj, medico iraniano (Tehran, Iran 1931 – Virgina, Usa 2004) autore del libro  Your Body’s Many Cries for Water datato 1992, di cui ci vengono riportati alcuni pezzi dell’edizione uscita nel 2008. Nel libro si parla di come molte malattie possano essere prevenute con un’adeguata idratazione; tra queste vengono descritte l’asma, l’allergia, l’obesità, l’infarto miocardico acuto, il diabete e molte altre.
Già da qui vorrei partire da una precisazione. L’acqua è la base della vita per come la conosciamo (insieme ad altri elementi come Carbonio(C), Azoto(N) e fosforo(P)) ed è necessario un adeguato apporto idrico durante la giornata stimato su 1,5 litri quotidiani in condizioni basali. Questo apporto varia ovviamente in base a determintati stati patologici: per esempio, durante un’infezione spesso si sviluppa la febbre; il corpo in questa situazione è vasodilatato e aumenta la perdita di acqua, quindi è necessario aumentare l’introito della stessa. Anche solo una giornata al sole porta a una maggiore richiesta di acqua per compensare le perdite avvenute attraverso la sudorazione. Inoltre i nostri reni lavorano instancabilmente per regolare la quantità di acqua e sali minerali (tra le altri cose) per mantenere in omeostasi i nostri liquidi. Credo che queste siano conoscenze di base note pressoché a tutti.
Risulta quindi ovvio che uno stato protratto di disidratazione, che definiremo cronica, non è salutare per il nostro corpo. In uno stato cronico di disidratazione si affaticano gli organi emuntori (i reni) e si ha un accumulo di cataboliti nel nostro corpo, con effetti negativi.
Detto questo, personalmente non ho letto il libro, ma essendo io stesso un neo-dottore, devo dire che questa scoperta incredibile non è nuova. In ogni paziente bisogna sempre valutare lo stato di idratazione dello stesso e correggerlo con i tempi e le modalità giuste. I benefici sono enormi a livello cardiovascolare, renale, respiratorio – insomma, per il corpo in generale. Vorrei rendere chiaro che l’idratazione, come l’alimentazione, sono due potentissimi mezzi con cui possiamo prenderci cura del nostro corpo. Questo è dato dal fatto che la loro azione è piccola nel breve termine; poiché le portiamo avanti per tutta la vita, si crea un accumulo con effetti sorprendenti. Si tratta del miglior modo con cui possiamo volerci bene, ma non sono una cura efficacie nel caso di malattie conclamate.
Mi auguro di non essere frainteso: porre l’accento sull’idratazione e sull’alimentazione serve tantissimo per il decorso della malattia, ma questo non vuol dire che da sole possano bastare. Questo ragionamento si può applicare a mille discorsi diversi. In questo caso, nell’articolo viene descritta la vita di una persona, affetta da sclerosi multipla, che si prende cura di se’ per rendere il suo corpo più forte nella malattia. Come spesso accade con questo tipo di messaggi, si fa passare che la medicina non abbia capito una mazza del mondo, e che la soluzione a tutto è a costo zero e alla portata di tutti. Non è così e altri medici ben più esperti di me lo potranno confermare.
Per far capire meglio questo concetto, voglio riprendere alcuni pezzi di una lettera inviata da un’uomo affetto da SM all’autore del libro, nel 1995.

…sono una persona affetta da sclerosi multipla. Sto usando da quattro settimane il programma della più grande scoperta della storia nel campo della salute (bevo 2 litri di acqua ogni giorno, niente caffeina e aumento un poco la quantità di sale nel condire i cibi). Posso dichiarare con sicurezza che sono entusiasta degli incredibili risultati…
…cominciò ad avere un effetto più duraturo quando cominciai ad assumere acqua e sale. Prendevo anche olio di lino spremuto a freddo, vitamina B, lecitina, una buona dose giornaliera di vitamine e di potassio. Due mesi e mezzo dopo aver iniziato la cura dell’acqua e del sale, il torpore e il formicolio erano scomparsi; nei mesi seguenti il mio modo di camminare e l’equilibrio migliorarono e le mie funzioni corporali tornarono normali. Nel Dicembre 2001, andai dal mio neurologo. Gli dissi che avevo eliminato l’Avonex e stavo facendo solo la cura dell’acqua. Mi disse che ne aveva sentito parlare. Gli riferii come si dovesse semplicemente eliminare alcool e caffeina; mi rispose che era una buona idea eliminare la caffeina perché arrestava alcune funzioni neurologiche del cervello. Mi fece tutti gli accertamenti sulla SM e mi trovò in ottima forma.

Sono molto felice che questa persona si senta bene e abbia il controllo del proprio corpo nonostante la malattia, ma ci sono molte puntualizzazioni da fare. Al di là della “più grande scoperta della storia nel campo della salute” (che lo è certamente, ma non è stata fatta sicuramente da Fereydoon Batmanghelidj) il paziente descrive di aver assunto integratori e Avonex. Questo è un interferone, uno dei farmaci in prima linea per il trattamento cronico della SM. Bisogna infatti sapere che la SM è una malattia ciclica, con episodi sempre più gravi; se uno si prendesse cura di sé, sarebbe normale, almeno nelle prime fasi, un completo recupero delle capacità perse. L’Interferone inibisce il sistema immunitario, evitando per un certo periodo una ricomparsa della malattia. Ci troviamo quindi di fronte a un errore di correlazione: la cura con l’acqua non è ciò che lo ha curato, ma sicuramente lo ha aiutato.

Le malattie sono estremamente complesse e molte di esse non le conosciamo ancora a fondo. In ogni caso, proprio per la complessità del nostro corpo, non esiste una panacea per ogni male. L’acqua non è una panacea, bensì uno dei mezzi migliori con cui volerci bene e prenderci cura di noi stessi.
Bevete tanto, mangiate sano ed equilibrato, ma soprattutto informatevi se state male; non esitate a chiedere al vostro dottore di spiegarvi cosa non va nel vostro corpo, cosa si può fare e perché. Ne avete il diritto, così come avete il diritto e il dovere di non farvi truffare. L’articolo di cui parlo non è una truffa perché non vuole vendervi nulla direttamente né indirettamente, ma non è corretto.
A presto,
PA