15mila litri d’acqua per produrre un chilo di carne

Sì, ma considerando nel calcolo elementi inutili e lasciando da parte quelli utili al contesto...

In tanti state facendo circolare una storiella trovata in rete che parla di consumo idrico. I post sui social si sprecano, si va dal semplice meme filo-vegano:

A post dove la leggenda urbana si limita a riportare poche informazioni:

15.000 litri di acqua per produrre 1 kg di carne di manzo, ripeto, 15.000 litri di acqua per produrre 1 kg di carne di manzo.
Eppure, la priorità adesso è introdurre limitazioni all’utilizzo dell’acqua nel contesto domestico.
Beh, certo, gli sprechi sono da evitare, ma non sarebbe opportuno che tutti passassero a un’alimentazione a base vegetale?
Perché non vengono mai dette le cose come stanno? Perché ci “beviamo” tutte le manfrine che ci vengono proposte?
E non commentate che ci sono cose più importanti degli animali, perché il pianeta è al collasso proprio per l’inquinamento causato dagli allevamenti. Idem la fame nel mondo. E tanto tanto altro ci sarebbe ancora da scrivere!
#failacosagiusta #veganfortheanimals #veganfortheplanet #veganforthehealt

Ad altri ancora, completi di infografica:

Il messaggio è chiaro: per produrre un chilo di carne ci vogliono 15mila litri d’acqua, quindi soprattutto in questi momenti di carenza idrica dovremmo tutti evitare di mangiare carne, e magari “cambiare alimentazione” diventando vegani o perlomeno vegetariani, per ridurre i consumi di questa preziosissima risorsa.

Ma è davvero così?

No. E l’articolo potrebbe finire qui, senza alcuna prova, come dopotutto i tre post che avete appena letto qui sopra. Ma noi siamo BUTAC e di solito cerchiamo di fornire quanto serve perché voi possiate farvi la vostra idea in autonomia, andando a verificare le fonti che linkiamo nei nostri articoli.

La prima cosa che vorrei evidenziare è quella che risulta lampante dalla stessa infografica sfruttata qui sopra: non è un generico chilo di carne a “usare 15mila litri d’acqua”, ma un chilo di carne bovina. Anzi, andando a cercare l’affermazione negli studi scientifici che l’hanno riportata è un chilo di carne di manzo. Per un chilo di pollo (ma anche di tacchino) serve praticamente lo stesso quantitativo d’acqua che serve per fare un chilo di legumi. Con la carne di maiale si cresce un po’, e ancora di più con gli ovini. Usare ogni volta l’esempio dei bovini dimostra un grosso bias.

Nel 2020 il professor Giuseppe Pulina, esperto zootecnico laureato in Scienze agrarie e presidente dell’associazione Carni Sostenibili, aveva realizzato un breve video dove tentava di fare chiarezza su questa informazione:

 

Sì, lo so, ora arriva quello che dice eh vabbè ma chiedere al presidente di un’associazione con quel nome è come chiedere al gioielliere se i suoi sono i diamanti più belli. E non avete mica torto eh, ma difatti non ci limitiamo a lui, ecco che arriva anche il dottor David Vagni, fisico teorico, ricercatore presso il CNR, che proprio ieri su Facebook ha pubblicato un post completo di fonte:

15000 litri per un kg di carne? Doccia = 100 litri?
Questo è un post che non mi piace fare ma che non ce la faccio più a non fare. Sono convinto che il consumo di carne vada ridotto, per mille ed uno motivi e sono altrettanto convinto che globalmente sia importante evitare di sprecare l’acqua.
Detto questo smettiamola di diffondere questa fake news dei 15k litri d’acqua per un kilo di carne.
In primo luogo, se le riserve da cui pesca l’acquedotto di casa vostra sono a secco, evitate di prosciugarlo non sprecando l’acqua del rubinetto. Evitare di mangiare la bistecca importata dall’Argentina non ha assolutamente nessun impatto sull’acqua disponibile -oggi- nella zona in cui abitate.
In secondo luogo, 15k litri / kg si riferisce all’uso globale di acqua (ad esempio il valore per l’Argentina è di 3000 litri / kg). Non quantifica l’impatto ambientale associato all’utilizzo d’acqua, ma soltanto la quantità di acqua utilizzata, mettendo insieme acque blu (irrigazione), acque verdi (piovane) e grigie (residue/di scarto). Presenta inoltre dati a livello globale e indipendenti dal tipo di allevamento.
a) i famosi 15k si riferiscono alla carne di manzo che è quella che ne spreca di più.
b) In Italia si impiega il 25% in meno di acqua nell’allevamento rispetto alla media mondiale. L’uso di acqua è di 11.5k litri.
c) Di questi 11.5k litri, l’87% è semplicemente acqua piovana che poi rientra nel circolo. è acqua che cade dal cielo e cadrebbe con e senza mucche e che nutre il pascolo. Non è l’acqua del rubinetto. Non è l’acqua che beve la mucca. Non è acqua di irrigazione estratta dalla falda o dai fiumi.
Una stima realistica dell’acqua “sprecata” realmente in Italia per un kg di carne, è intorno ai 1000 litri e parliamo di manzo, perché un kg di pollo ne consuma un quinto. Di sicuro non 15k e altrettanto sicuramente rinunciare all’hamburger non aumenterà la portata d’acqua nel vostro rubinetto.
Detto questo, ci sono tanti buoni motivi per ridurre il consumo di carne (soprattutto quella di mucca), l’acqua non va sprecata comunque, ma smettetela di dire che in Italia la siccità c’è perché la gente mangia la carne ed evitate post con cartelli che dicono di farsi la doccia ma non mangiare la carne, non ha alcun senso. Dire cose completamente inesatte, non aiuta la causa ambientale (e neanche quella veg* per chi di voi lo è).

La fonte, che potete verificare con i vostri occhi, la trovate nella sua interezza qui. Si tratta del rapporto fatto dall’Istituto per l’educazione all’acqua dell’Unesco, dal titolo:

The green, blue and grey water footprint of farm animals and animal products

Nel link riportato dal dottor Vagni trovate le tabelle con i numeri, e qui trovate l’abstract dello studio. Ma non finisce qui, perché il dato sui 15mila litri di carne ce lo portiamo dietro da anni, al punto che ne avevano parlato su Il Fatto Alimentare nel 2014:

Lo abbiamo sentito tutti centinaia di volte: per produrre un chilo di manzo servono 15mila litri di acqua. Ma è davvero così? Se si va oltre i luoghi comuni o le prese di posizione ideologiche, no. Ci sono infatti molti aspetti che vengono inutilmente considerati, nel calcolo dell’impronta idrica della carne. Altri, invece, vengono ignorati con una superficialità che sarebbe meglio accantonare. In altre parole, il calcolo della Water footprint, di cui sono già state fatte diverse revisioni critiche, presenta non poche aree di miglioramento.

Lasciamo a  voi leggere il resto sul loro sito.

Ma smettete di condividere cose senza prima averle verificate.

maicolengel at butac punto it

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