2.087.974 segnalazioni di reazioni avverse

Ci avete segnalato il poster che vedete qui sopra e che, come si legge, è stato affisso nel Comune di Pietrasanta, in provincia di Lucca. Stampato e affisso grazie a due associazioni: Libertà di Scelta Versilia e CONDAV (Coordinamento nazionale danneggiati da vaccini).



Sul poster, per chi avesse problemi a leggerlo da periferica, troviamo scritto:

Lo rifaresti?



paralisi, dermatiti, trombosi,

miocarditi, pericarditi, dolori articolari,



bruciori, aborti spontanei

…e morti improvvise.

2.087.974

segnalazioni di reazioni avverse ai vaccini COVID-19

È fondamentale segnalare le reazioni avverse all’AIFA

La segnalazione che ci è arrivata è di quelle che in redazione amiamo sempre molto, ben circostanziata, e con già i link necessari per trattare quanto riportato nel poster. Il numero citato nell’affissione è quello dei dati Eudravigilance, che nel poster sostengono sia quello aggiornato al 10 ottobre 2022. Siamo al 22 novembre 2022, siamo andati sul sito Eudravigilance, abbiamo fatto le somme e il conteggio delle segnalazioni ci risulta inferiore di quasi mezzo milione: 1.595.675.

Ma è importante quel numero?

No, e il perché sono ormai due anni che lo ripetiamo. Le segnalazioni che vediamo sono non verificate, in quanto si basano su segnalazione volontaria, e includono qualsiasi tipo di reazione avversa, incluso il rossore nella zona della puntura. È giusto che si faccia così, perché è l’unica maniera in cui si può studiare con attenzione tutta la popolazione vaccinata. Ma quel numero, decontestualizzato, serve solo a spaventare, e null’altro. Inoltre, come riportato più e più volte sul sito di Eudravigilance:

Reported cases concern suspected side effects, i.e. medical events that have been observed after vaccination, but which are not necessarily related to or caused by the vaccine.

Che tradotto:

I casi segnalati riguardano sospetti effetti collaterali, ovvero eventi medici che sono stati osservati dopo la vaccinazione, ma che non sono necessariamente correlati o causati dal vaccino.

Che i vaccini possano causare reazioni avverse è un fatto noto, può succedere, nessuno lo nega. Ma come spiegato da medici e ricercatori quelle reazioni avverse sono, nella stragrande maggioranza dei casi, di poco conto. I casi gravi sono rarissimi e a oggi – sia per i vaccini COVID-19 che per gli altri che troviamo disponibili – l’analisi benefici/reazioni avverse è sempre favorevole ai benefici, ovvero su milioni di persone vaccinati quelle rarissime reazioni avverse gravi sono di gran lunga inferiori agli esiti gravi delle malattie da cui ci proteggiamo col vaccino. Altrimenti, se il bilancio pendesse a favore del rischio, il vaccino non verrebbe più distribuito, com’è successo ad esempio con il vecchio vaccino anti polio.

I rapporti AIFA sulle reazioni avverse in Italia ci parlano di 140.689.960 di dosi somministrate a fronte di 139.548 sospette reazioni avverse, meno dello 0.01%. Davvero su questi dati volete cercare di spaventare la gente inducendola a non vaccinarsi? Fossimo alla Regione Toscana, dove questi poster sono stati affissi, li faremmo rimuovere in fretta e furia, sanzionando per procurato allarme chi li ha pubblicati.

Ma stiamo pur sempre parlando della Regione che ha inserito l’omeopatia nei programmi regionali per la salute, non è che possiamo aspettarci grandi cose.

redazione at butac punto it

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