3000 disabili dopo 5 giorni di vaccini…

Ci avete segnalato un’immagine che nelle scorse ore è diventata via via più virale, dopo la storiella dell’infermiera che sarebbe morta, dopo quell’altra della paralisi di Bell, ecco che esce una nuova notizia per spaventare chi è in dubbio sul vaccino per la Covid-19.

L’immagine l’ho trovata un po’ ovunque, sulle bacheche di chi disinforma in maniera seriale; qui sulla bacheca di Palleschi, il bimbone per cui la Svezia è come Disneyland dove tutto va bene e non muore mai nessuno:

 

Sul sito disinformazione.it a firma Marcello Pamio, nostra vecchia conoscenza, la questione viene presentata così:

Secondo i CDC di Atlanta, cioè i Centri di controllo delle malattie infettive statunitensi, dal 14 dicembre 2020 al 18 dicembre ben 3.150 persone sono diventate disabili a seguito del vaccino anti-Covid.

Sia chiaro, l’immagine che viene presentata è reale: circa un 2,8% delle persone che avevano ricevuto il vaccino Pfizer al 18 dicembre ha avuto una reazione avversa che ha necessitato l’intervento di un medico o di un assistente sanitario.

Ma questo non significa essere disabili.

Dalla Treccani:

diàbile agg. e s. m. e f. [comp. di dis1 e abile, esemplato sull’ingl. disable]. – Termine in uso nel linguaggio burocr., sociologico e anche medico, riferito a soggetti che abbiano qualche minorazione fisica o anche psichica di grado relativamente non grave; sinon. talora di handicappato.

Pamio e Palleschi (come tutti gli altri che stanno condividendo l’immagine) non sono scemi, sanno perfettamente che secondo la lingua italiana con disabile si fa riferimento a una specifica condizione da cui non si esce. Invece le reazioni avverse a cui fa riferimento la CDC, come spiegato, hanno necessitato l’attenzione di medici o assistenti sanitari, ma non sono condizioni permanenti. Certo che può esserci l’eccezione, nessuno sta dicendo che sia impossibile, ma ad oggi casi che generino una reazione avversa così grave non ci sono stati. Quel “unable to perform daily activity, unable to work” vale sia per la febbre che per la paralisi di Bell, ma non significa che ci sia gente ridotta a un vegetale.

La notizia buona però è che c’è un 97,2% delle persone vaccinate che ha avuto reazioni avverse di quasi nessuna entità. La stragrande maggioranza dei vaccinati in USA sta bene, e questo è qualcosa di molto importante da rilevare.

Tutti i vaccini prevedono reazioni avverse, è assolutamente normale che succeda. I disinformatori seriali e gli antivaccinisti non hanno alcuna intenzione di spiegare perché questo succeda, ma io credo sia il caso spiegarlo in maniera molto semplicistica.

La reazione avversa è un segno chiaro che il sistema immunitario sta rispondendo al vaccino. Per esser ancora più chiari, come spiegava The Atlantic:

I vaccini, dopotutto, funzionano inducendo il corpo a pensare di essere stato infettato e questi “sintomi” sono un’indicazione che lo ha fatto con successo. La febbre, l’affaticamento e altri segni che associamo a raffreddore o influenza o persino COVID-19 sono in genere causati dalle nostre risposte immunitarie, non dal virus stesso. “Un vaccino reattogeno non è la stessa cosa di un vaccino non sicuro”, afferma Saad Omer, un vaccinologo e direttore dello Yale Institute for Global Health.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un  caffè!