Regaliamo 60 LIM…ortacci vostra che ci cascate

LIM-REGALO

Se tra i lettori di Butac c’è qualche insegnante che ha abboccato come un pesce all’amo di questa bufala, non me ne voglia se gli stacco un bel “analfabeta funzionale”. Se lo merita tutto.

In 23 ore questo post ha ottenuto più di 2000 condivisioni, circa 500 like e un migliaio di commenti. Qualcuno intelligentemente ha fatto notare che è una bufala e che i rischi a divulgare dove si insegna sono molteplici (per questo vi pregherei di rileggere la guida di Noemi alla privacy su Facebook, magari imparerete qualcosa).

Ok, è una bufala, nessuno regala 60 LIM a nessuno. Ma che a cascarci sia proprio il corpo docente mi va giù ancora meno. Io non ho figli, ma se li avessi e scoprissi che una delle loro insegnanti è cascata in un simile trucchetto, fatto solo per  aumentare la visibilità di una pagina che ad oggi ha solo 8178 like, credo che come prima cosa andrei dalla preside a riferire il tutto e poi farei in modo che mio figlio frequentasse un’altra scuola. Questo è il corpo docente italiano. Coloro che dovrebbero insegnare ai bambini e ai ragazzi di oggi, coloro che dovrebbero formare le future generazioni affinché diventino adulti responsabili, professionisti in gamba, lavoratori onesti, sì insomma il futuro della nostra nazione.

E invece? E invece tutti coloro che hanno abboccato non fanno altro che confermare il solito dato preoccupante sull’analfabetismo funzionale in Italia. E non venitemi a dire che lo avete fatto consapevoli che era una bufala ma “non si sa mai”, e non venitemi a raccontare che la scuola italiana fa schifo, cosa che probabilmente è vera, e che se qualcuno regala qualcosa meglio approfittarne…  No, dal corpo docenti non lo accetto. Come non accetto gente che ha commentato con “sxiamo“, qualcuno addirittura dà anche indicazioni precise su come trovare la “squola” e ne chiede ben dodici (egoista!) specificando che a portarle su per le scale ci pensano loro, qualcuno chiede “ma non potevate pensarci prima di comprarle?” C’è addirittura gente che difende a spada tratta la propria scelta di condivisione e commento, adducendo come scusa che “tanto male non fa”. Tanto male non fa??? Alla scuola italiana fa malissimo. Sarebbe bello se fosse stato un esperimento sociale, un test di “mantenimento del posto di lavoro”. Hai condiviso? Hai commentato? Bene, da domani te ne stai a casa a commentare e condividere tutte le bufale che vuoi, ma tu ai bambini/ragazzi non insegni più nemmeno l’alfabeto.

Scusate lo sfogo, ma a me queste cose “mi mettono le mani nel sangue, me lo tirano fuori e lo rimettono al contrario”.

Thundestruck at butac punto it
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