600 milioni di euro destinati al cambio di sesso?

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VoxNews ha avuto brutti trascorsi con gli omosessuali, forse l’autore di tanti dei pezzi sul loro blog è stato molestato da piccolo, o come capita spesso è un omosessuale latente che si fa forte sputando sul piatto dove avrebbe volentieri mangiato…non lo so, fatto sta che anche negli scorsi giorni hanno pubblicato un articoletto cattivo e disinformativo in merito:

GOVERNO DESTINA 600 MILIONI DI EURO AL CAMBIO DI SESSO PER I TRANS

Ma è (ovviamente) un classico articoletto omofobo…il governo non destina nulla, la legge di cui parlano i giovani di VoxNews è in vigore dal lontano 1982, non mi sembra si possa additarne la colpa a nessun governo attuale, anzi probabilmente chi l’ha presentata 32 anni fa oggi forse è in pensione, o passato a miglior vita, o magari prima si chiamava Mario e ora Maria…chissà!

Fatto sta che una legge come questa è di quelle importanti, una di quelle che dimostrano come fin da oltre 30 anni ci sia la volontà di aiutare una minoranza di persone che in altri paesi sarebbero state lasciate a se stesse.

Io non dico mica, tutti abbiamo il diritto di avere la nostra opinione, e se non ti trovi bene con persone che hanno orientamenti sessuali diversi dai tuoi nessuno ti obbliga a frequentarli, ma da qui a fare sensazionalismo becero ed omofobo ce ne passa di acqua sotto ai ponti.

Il Governo NON HA destinato 60o milioni di euro ai cambi di sesso, da 32 anni esiste una normativa che dice che se un tribunale avvalendosi di perizie mediche decide che una persona deve rettificare il proprio sesso la cosa può venire fatta usando il SSN. Non è da ieri che esiste, non l’hanno votata i parlamentari in carica oggi!

Ma la cosa più interessante è che tutto parte dalla richiesta di modifica della legge in questione, richiesta che chiedeva SOLO che la rettifica del nome potesse avvenire anche senza che ci sia stato materialmente il cambio di sesso…come spiegava per bene Cathy La Torre in quest’intervista a Repubblica:

 …Anche il Consiglio d’Europa raccomanda di andare in questa direzione per evitare che in tanti si trovino in bilico “fra l’essere donna o uomo”. Recentemente il Tribunale di Rovereto ha concesso a una transessuale, il cambio dei documenti senza l’intervento di “riassegnazione”. Sarà a tutti gli effetti ‘femmina’, anche se il suo sesso anatomico è ancora maschile. “Ci sono già diversi precedenti del Tribunale di Roma e anche di altri tribunali che hanno concesso il cambio dei documenti anche in assenza di intervento chirurgico: se la persona dimostra di vivere pienamente il suo sesso percepito anche senza l’intervento perché costringerla a qualche cosa che non vuole?”

Che dire, VoxNews, come al solito avete disinformato…peccato!