9 luglio, l’apocalisse

Lo ammetto, fare parte dei poteri fortissimi ci permette di avere delle anticipazioni su quanto sta per accadere nel nostro piccolo mondo e questo fa sì che tutti noi della redazione di BUTAC abbiamo preso le nostre precauzioni. Al momento vi stiamo scrivendo da una base sulla faccia nascosta della Luna, protetti sia da eventuali attacchi informatici sia dalla variante boomer della COVID-19.

A parte gli scherzi, è vero che venerdì prossimo si terrà un’esercitazione su scala globale di un attacco informatico. Non è qualcosa che ci deve preoccupare, di eventi simili ne sono stati fatti in precedenza e più basiamo l’economia del pianeta sulla rete più bisogna organizzare eventi del genere. Purtroppo, specie in Paesi come l’Italia, sono ancora troppi a non rendersi conto di questo: siamo un paese di anziani, che usano il web più per tenere i contatti coi nipotini e sentire le cavolate di ByoBlu che per altro.

Sono troppi coloro che non comprendono l’importanza della rete e che continuano a paragonarla a qualcosa di simile al telefono. Invece la rete oggi è la spina dorsale dell’economia e, come è stato spiegato dal World Economic Forum negli ultimi anni, chi ha voluto causare danni al sistema l’ha fatto sfruttando appunto le falle della rete. Falle che nei Paesi più digitalmente arretrati sono voragini. Il 9 luglio si cercherà di capire quale sia il livello di quelle falle e come porre rimedio.

Peccato però che chi ama disinformare sia riuscito ad allarmare il proprio pubblico con articoli ad hoc.

Ad esempio su alcuni siti sta girando un articolo a firma Maurizio Martucci, uno dei fondatori del movimento Stop al 5G, articolo che titola:

9 Luglio, la profezia: dopo il virus arriva la pandemia digitale? Prove di guerra cybernetica all’orizzonte

In contemporanea circola anche quello a firma Marcello Pamio, dal titolo molto simile:

Preparatevi: il 9 luglio simuleranno un attacco informatico alla catena di approvvigionamento

Allarmismo puro, da parte di gente che su questo modo di fare informazione campa da anni, specie in un Paese come il nostro dove vengono portati in palmo di mano da legioni di ambientalisti a cui certe campagne informative hanno completamente lavato il cervello.

I due articoli hanno toni differenti ma comunque riportano alcune informazioni che mi fa piacere analizzare con voi. Nel primo articolo Martucci scrive:

Critici e oppositori del WEF sostengono “che la pandemia Covid non ha prodotto i risultati sperati e ora studiano la nuova pandemia digitale che attacca i settori pubblici e privati”. Secondo i piani, infatti come “noi tutti conosciamo, ma ancora non prestiamo sufficiente attenzione, lo spaventoso scenario di un attacco informatico globale, che porterebbe un arresto completo alla fornitura di energia elettrica, trasporti, servizi ospedalieri, la nostra società nel suo complesso”, ha detto Klaus Schwab…

La prima citazione dovrebbe essere di critici e oppositori al World Economic Forum. Ma se la cerco in italiano la trovo solo su tre siti, tutti riportanti l’articolo di Martucci, se ne cerco una traduzione in inglese non la trovo. Chi sarebbero questi critici del WEF citati? Perché non vengono linkati per capire da che pulpito partirebbe quest’allarme?

Il resto dell’articolo di Martucci è tutto ipotetico su quel che potrebbe avvenire, e cita una tale Jane Evans, riprendendola dal blog dell’altro freelance del web Maurizio Blondet:

Ma Blondet sta citando un articolo di dicembre, che arrivava da un sito contro le scie chimiche:

Che a sua volta stava riprendendo tale e quale un articolo di opinione del 1 dicembre a firma Gianluca D’Agostino pubblicato su OltreTv, sito in black list da tempo.

In pratica la seconda parte dell’articolo di Martucci sono opinioni espresse da altri a dicembre 2020 e riportate in questi mesi in almeno tre occasioni diverse. Senza che ci sia mai una fonte reale e affidabile.

Nell’articolo di Pamio l’allarmismo però è maggiore:

Gli stessi che a fine 2019 hanno fatto l’esercitazione di una pandemia globale da coronavirus, pochi giorni prima che si realizzasse, ora simuleranno un attacco informatico su vasta scala. Molto interessante e al contempo inquietante!

Sicuramente non sarà il Grande Reset, ma queste simulazioni rientrano nelle prove generali di qualcosa di ben più grande, ma per sicurezza è bene procurarsi un po’ di soldi in contanti, qualche scatola di cibo a lunga conservazione, e un paio di piccioni viaggiatori..

Noi dalla faccia nascosta della Luna (che in realtà è nascosta solo per alcuni giornalisti incapaci) non abbiamo bisogno di nulla, quassù c’è un Whole Foods che ci fornisce di tutto il necessario, abbiamo la rete 8G che connette a 10 giga al secondo i nostri uffici sulla Terra, e poi giocare a golf sulla luna insieme al buon Bill (che ora da separato non si trattiene e fa commenti da scaricatore di porto ogni volta che vede i tatuaggi di Noemi) e a Steve, che come ben sapete ha simulato la sua dipartita per venire a stare qui, è favoloso. Giovedì dovrebbe arrivare anche il buon George, con un carico di bario in regalo.

A presto umani.

maicolengel at butac punto it

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