A lezione di clickbaiting: le guardie giurate uccise

A lezione di clickbaiting.

Mi avete segnalato un nuovo sito che diffonde chiaramente fuffa. Lo fa in maniera vigliacca, anonimamente, nascondendosi come sempre dietro l’anonimato di un indirizzo gratuito. Abbiamo ben presente le tonnellate di siti che negli anni abbiamo visto su altervista, mentre invece stavolta il servizio è fornito da Jimdo, altro servizio di web hosting che permette di guadagnare con lo sfruttamento della pubblicità sui siti. Il formato è di quelli facilissimi, il sito lo si crea usando i temi base offerti dalla piattaforma, si aggiungono i plugin più importanti (come il blocco per chi usa gli adblocker), lo si infarcisce di pubblicità e a quel punto basta trovare un po’ di notizie, non importa che siano vere, basta avere i giusti canali per diffonderli. Ed ecco che, a questo punto, serve soltanto una pagina Facebook che ricondivida ogni notizia del nostro bufalaro di turno.26

E così il sito notizie-24.jimdo.com ha cominciato a produrre notizie che riguardano un settore di nicchia, quello delle agenzie di sicurezza private. Una pagina Facebook che si chiama “Le guardie giurate” ricondivide ogni notizia del sito, e ha oltre ventimila like.

Chi la gestisce, a quanto mi pare di capire, ce l’ha in particolar modo con un istituto di vigilanza privata di Catanzaro, un post condiviso numerose volte sulla pagina Facebook lamenta che quest’agenzia non paghi gli stipendi pur incassando molti soldi. Non sta a me trattare la questione. Credo che sia più roba da denuncia e tribunale.

Ma poco conta quel singolo articolo di denuncia. Chi gestisce il sito sta cercando di fare soldini con la pubblicità pubblicando per la stragrande maggioranza notizie senza fonte, prive di qualsiasi riscontro. Notizie inventate, che trattano quasi esclusivamente il mondo delle guardie giurate e sono strutturate in maniera tale da essere ottima esca da click.

Come accorgersene?

Mancano i riferimenti ai casi, vengono usate fotografie di repertorio, pochi articoli pubblicati, senza date, ma ricondivisi a ripetizione dalla pagina Facebook. C’è una chiara strategia in atto: monetizzare il più possibile.

Non so quanto il sito sia diventato virale, noi lo inseriremo in black list, ma nel frattempo vi rimando a un piccolo articolo che era apparso qualche giorno fa su Pagella Politica, sempre in merito a notizie-24.

maicolengel at butac punto it

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