A simple act of caring – effetto a catena

Gira dal 15 di giugno questa edificante storiella:

Ieri sera intorno alle 19.30 sono stato a farmi una pizza d’asporto in una nota pizzeria di Ginosa. Nell’attesa entra una signora anziana, e inizia a chiedere i prezzi delle pizze alla cassiera…ad un certo punto l’anziana donna dice sottovoce alla cassiera:” quella che costa di meno quanto viene?” Avevo intuito…. mi sono avvicinato alla signora con discrezione e capendo il suo disagio ho chiesto se potevo pagare la sua pizza. Lei guardandomi mi dice: “abbiamo lavorato una vita e oggi non possiamo permetterci niente perché non ci si arriva a fine mese”……la pizza non è per me e per mio marito che non sta molto bene e l’altra sera parlando tra noi mi disse che aveva il desiderio di mangiare una pizza. Con la scusa di scendere in farmacia volevo fargli una sorpresa stasera. Sapevo che per dignità non avrebbe mai accettato…gli dissi allora che era il mio compleanno e che lei mi ricordava la mia mamma e che mi sarebbe piaciuto offrirgli la pizza. Accetto’ ed insieme alla pizza anche una “raffo”,una birra che consumano i tarantini….La mia pizza era pronta e mentre andavo via salutando….. lei mi bloccò ringraziando mi dice “dimmi la verità oggi non è il tuo compleanno” ….me la sono abbracciata e sono andato via. La mia riflessione stamattina è una domanda: “Ma in che STATO di merda noi viviamo?”

La stessa identica la si ritrova il 19 di giugno con geolocalizzazione differente, sesso del narratore variato, qualche omissione così da risultare più credibile per essere condivisa da una pagina Facebook “femminile” e in aggiunta un po’ di sano populismo:

Ieri sera intorno alle 19.30 sono stata a farmi una pizza d’asporto in una nota pizzeria di Roma. Nell’attesa entra una signora anziana, e inizia a chiedere i prezzi delle pizze alla cassiera…ad un certo punto l’anziana donna dice sottovoce alla cassiera:” quella che costa di meno quanto viene?” Avevo intuito…. mi sono avvicinata alla signora con discrezione e capendo il suo disagio ho chiesto se potevo pagare la sua pizza. Lei guardandomi mi dice: “abbiamo lavorato una vita e oggi non possiamo permetterci niente perché non ci si arriva a fine mese”……la pizza non è per me e per mio marito che non sta molto bene e l’altra sera parlando tra noi mi disse che aveva il desiderio di mangiare una pizza. Con la scusa di scendere in farmacia volevo fargli una sorpresa stasera. Sapevo che per dignità non avrebbe mai accettato…gli dissi allora che era il mio compleanno e che lei mi ricordava la mia mamma e che mi sarebbe piaciuto offrirgli la pizza. Accetto’ ….La mia pizza era pronta e mentre andavo via salutando….. lei mi bloccò ringraziando mi dice “dimmi la verità oggi non è il tuo compleanno” ….me la sono abbracciata e sono andata via. La mia riflessione stamattina è una domanda: “Ma in che STATO di merda noi viviamo?” 😢😢😢
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Io non posso ovviamente certificare la genuinità della storiella, è assodato che nel secondo caso si tratti solo di un “abile” copia e incolla a caccia di like da parte di indignati, la prima versione mi puzza di parabola edificante scritta ad hoc prendendo ispirazione dal video che vi mostro poco più sotto ma non ho prove a mio sostegno se non l’istinto. L’autore sulla sua bacheca ha scritto in merito alla cosa, visto che tra i tanti qualcuno ha avanzato dubbi:

Un piccolo gesto seppur fatto con dovuta discrezione nei confronti di una anziana signora……un così esile gesto che ognuno di voi trovandosi nella mia stessa situazione sicuramente si sarebbe comportato nel mio stesso modo….ha raggiunto più di 44.000 condivisioni, piu” di 25.000 messaggi di tenero ringraziamento e sicuramente anche qualcuno di critica e non per ultimo richieste d’amicizia che sicuramente non potrò ,per spazio e non solo per spazio non poter accettarle tutte……così come, purtroppo, non potrò rispondere ai tanti troppi messaggi che mi arrivano ancora oggi. Vi ringrazio tutti di cuore ….e e vorrei precisare per i pochi “miscredenti” ma anche per tutti voi che il mio post è…. e tale resterà…. una denuncia, per come una categoria debole e inerme come quella degli anziani…. non può e non deve non essere messa nella capacità di non poter vivere dignitosamente il quotidiano. Consapevole cmq del fatto che questi governi sordi e collusi stanno portando alla esasperazione ….oramai. ..tutti e non solo gli anziani!

Quindi è vero o non è vero? È una parabola o un fatto realmente avvenuto? Una denuncia creativa o solo un modo per attirare facili like? Nessuno può dirlo se non l’autore del gesto, la signora beneficiaria della pizza e il pizzaiolo.

Quello che mi lascia vagamente allibito è notare come ci sia sotto una precisa linea politica che la sta diffondendo, su tutte le pagine di un certo estremismo la storia viene condivisa e ricondivisa con tantissimi a lodare questo gesto altruista e disinteressato (il post di partenza è quasi a 50mila condivisioni, è stato postato anche su pagine ufficiali di alcuni movimenti politici),  fosse vera tanto di cappello, ma non so come mai a leggerla mi è subito venuto in mente questo video che due anni fa fece il giro della rete:

Sia chiaro, la storia (come il video) è edificante, toccante, sono quei racconti che si possono usare come parabole, quello che stona nella versione italiana che sta circolando è quella lamentela politica, fatta chiaramente per fomentare, per convincere ancora di più i propri lettori di quanto la fazione avversa stia facendo di male al nostro paese. Basta scegliere su che pagine condividerla, oggi porta acqua a un mulino domani all’altro, poco conta. Ma è un peccato, perché il video da cui la cosa a mio avviso è stata tratta non aveva alcuna connotazione politica o religiosa. E concludeva non con un urlo rabbioso ma con un messaggio molto più importante:

A simple act of caring creates an endless ripple…

Butac è il nostro act of caring nei confronti della società, l’equivalente della pizza o della torta degli esempi qui sopra, come diceva un nostro affezionato lettore:

Don’t just read Butac,

Be Butac!

Non fatevi fomentare da chiari agitatori politici, non tifate per un colore politico come se fosse una squadra di calcio, siate razionali per quanto possibile.

Michelangelo Coltelli

maicolengel at butac punto it

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