Adam Kadmon, Luis Miguel Chiasso e gli sciacalli della fuffa!

 

SCIACALLI-LUISMIGUEL
 
 
 
Avevo deciso di lasciare stare questa storia: c’è una tragedia vera con un ragazzo morto e malato. Voi me l’avete segnalata in tanti, qualcuno insultandomi: “venduti, venduti”, “sui veri misteri evitate di indagare”.
Lo ammetto: mi sono girate un po’ le scatole, perciò eccomi qui! Ma prima di proseguire, una piccola premessa.
Non c’è nulla da sbufalare in senso stretto. Stiamo parlando di una tragedia umana e, come tale, dev’essere inquadrata e rispettata. Esprimo il mio sincero cordoglio nei confronti del povero carabiniere, e mi dispiace che sia morto. Se scrivo questo articolo, è proprio a difesa della sua memoria a prescindere dalla sua storia personale: che nessuno abbia il coraggio di adoperare la sua triste vicenda come “rampa di lancio” per le proprie deliranti idee complottistiche. Luis Miguel era un uomo, prima di tutto, e spero che questo articolo sia d’aiuto a tutti voi lettori.
La testata LINKIESTA ha dedicato un articolo alla vicenda, che reputo ben scritto e corretto: v’invito a leggerlo prima di proseguire.
Luis Miguel Chiasso aveva trent’anni e, stando alle ricostruzioni, soffriva di paranoia. Non aveva alcun collegamento con trasmissioni TV come Mistero, né altre. Di gente come il povero Luis Miguel ne vedo e ne leggo tutti i santi giorni, che siano carabinieri o muratori, esperti in droni o operatori ecologici. Poco conta: sono persone normali con vite abbastanza normali, ma che hanno scelto di credere a complotti più o meno incredibili.
Di queste ultime il web è pieno: fantasie complottare alimentate da siti di dubbio gusto che campano su queste cose; pagine che sembrano sbufalare qualcosa, quando invece non sono più complottiste di altre; c’è chi spinge sull’acceleratore della paranoia inventandosi pericoli inesistenti. Non c’è bisogno di scrivere nomi: se siete miei lettori, li conoscerete già e saprete bene quanto mi disgusti questa gente.
Soprattutto, saprete anche quanto mi possa disgustare come questa gentaglia sia andata a nozze con la morte di questo povero ragazzo. Gente che tira in ballo i massoni, l’Eurogendfor, i poteri forti, l’NWO. E poi c’è quel pirla di Adam Kadmon, che a mio avviso si è comportato da cazzaro sciacallo di primo livello. (Spiegherò perché alla fine.)
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Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo, ma i fatti sembrano appunto indicare che Chiasso si sia suicidato. Poco prima di morire, Luis aveva postato sul proprio profilo un lungo memoriale.

Ciao popolo. Vi prego condividete e urlate al mondo intero.
Sono luis miguel chiasso qualcuno mi conosce sente le mie parole alla TV mi sono creato il personaggio con un attore di Adam kadmon, vi avevo promesso che avrei levato la maschera come faccio a sapere tante cose? Semplice
Lavoro per i servizi segreti italiani ed internazionali da tempo sto vedendo cose a noi sconosciute cose non di questo mondo ma dei nostri creatori, purtroppo sapere determinate cose porta delle responsabilità , mi resta poco da vivere so già che stanno arrivando per chiudere la mia bocca per sempre.
Anni fa giurai questo “Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina ed onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni”.
E ora popolo vi dico combattete ribellatevi fate che la mia morte non sia vana perché il popolo ha il diritto alla disobbedienza verso il governo quando questo perda legittimità agendo fuori dai limiti del mandato e il diritto all’uso consapevole dell’illegalità giustificato dallo stato di guerra che i governanti, tradendo il patto, avrebbero ripristinato:
“E se coloro che con la forza sopprimono il governo sono ribelli, i governanti stessi non possono essere giudicati altrimenti, se essi, che sono stati istituiti per la protezione e la conservazione del popolo e delle sue libertà e proprietà, le violano con la forza e tentano di sopprimerle, e quindi, ponendosi in stato di guerra con quelli che li avevano stabiliti come protettori e custodi della loro pace, sono propriamente, e con la maggiore aggravante, rebellantes, cioè a dire ribelli. Ma se coloro, che dicono che questa dottrina getta il fondamento della ribellione, vogliono dire che può dare occasione a guerre civili o disordini intestini il dire al popolo che esso è sciolto dall’obbedienza quando si perpetrano attentati illegali contro le sue libertà e proprietà e può opporsi alla violenza illegittima dei suoi governanti istituiti, quando essi violino le sue proprietà contro la fiducia posta in loro, e che perciò questa dottrina, essendo così esiziale per la pace nel mondo, non deve essere ammessa, per la stessa ragione essi potrebbero parimenti dire che uomini onesti non possono opporsi a briganti e pirati, per il fatto che ciò può dar occasione a disordini o versamenti di sangue. Se in tali occasioni avviene qualche male, esso non deve essere imputato a chi difende il proprio diritto, ma a chi viola il diritto dei vicini. Se l’uomo innocente e onesto deve, per amor di pace, cedere passivamente tutto ciò che possiede a colui che vi attenta con la violenza, vorrei che si pensasse che razza di pace vi sarebbe al mondo, se la pace non consistesse che in violenza e rapine, e non dovesse essere conservata che per il vantaggio di briganti e oppressori. “
Un abbraccio Luis Miguel Chiasso (Adam)

Stando a questo post, il carabiniere Chiasso sostenne di essere in realtà un agente dei servizi segreti, a conoscenza dei segreti divulgati tramite il personaggio televisivo di Adam Kadmon. Quelle fantasie paranoiche, quelle storie di complotti, sembravano essersi ben radicati nel povero Chiasso. Post riguardanti il complotto sull’Undici Settembre; le classiche bufale, di quelle trattate anche da noi; video semicomplottari, angoscianti o meno; stati denigratori nei confronti delle stesse istituzioni che avrebbe dovuto proteggere… Tutto lasciava intendere quanto poco si trovasse bene nella divisa che portava.

Luis Miguel aveva perso fiducia nel mondo, nelle istituzioni, nella divisa che indossava. Non si sa di quale male interiore soffrisse. Era depresso? Può darsi, e nulla mi fa pensare a un suicidio causato da ragioni all’infuori di quelle personali. Se ho nominato tutti questi post, è solo per dimostrarvi che nulla collega Luis Miguel ad Adam Kadmon, o a chicchessia. Molta della roba che ha condiviso su Facebook può esser che venga anche dalle sciocchezze del buffone televisivo, ma di sicuro non era lui.
C’è un solo post dove sembra fare rivelazioni segrete, che riporto per dovere di cronaca.
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La foto usata da Miguel per sostenere che fosse un membro dell’Eurogendfor viene in realtà da un sito di aste online tipo eBay. Se Luis avesse avuto un capello dell’Eurogendfor, non avrebbe senso che non abbia voluto fotografare il suo: tanto, pubblicandolo online, sarebbe stato comunque collegabile a lui.
Come riporta il Corriere – e precisato i colleghi – Luis Miguel non ricopriva alcun incarico speciale:

Chiasso era in servizio nel reparto che supporta l’ordine pubblico durante manifestazioni e dimostrazioni.

Era un normalissimo carabiniere che negli ultimi mesi – non pochi giorni/settimane, come riportato da Maria Melania Barone su YOUNG – ha nutrito alcune paranoie che potrebbero averlo portato al suicidio, anche senza che nessuno dei suoi amici più vicini se ne accorgesse. Personalmente, quando dicono che era un ragazzo solare e senza alcun problema, mi domando: ma la sua bacheca Facebook non la leggeva nessuno? C’erano tutti i segni di una possibile depressione e di una perdita dell’amore per la divisa… perché non li hanno visti quelli che sono i suoi veri amici?
Ma parlavo di sciacalli – quelli veri. Uno di quelli che mi ha dato più fastidio è stato lo stesso guru mediatico Adam Kadmon, che sul suo profilo Twitter aveva postato uno status – ora cancellato – dove pubblicizzava la prossima puntata, in cui avrebbe fatto “sconcertanti rivelazioni”. Il tutto in un periodo troppo vicino alla tragedia del povero carabiniere.
Non dico mica, ma Kadmon è un personaggio televisivo. Liberissimi di guardarlo, liberissimi di divertirvi, ma ricordatevi che il 100% di quanto racconta è fuffa. Sì, è vero, è stato citato dal New York Times, ma come fuffaro di prim’ordine, non certo come “esperto di misteri veri”. Stiamo parlando di un personaggio televisivo su una rete mainstream, di proprietà dell’ex premier italiano: vi pare che possa raccontare roba scottante? Ci credete davvero? Se sì, che ci state a fare ancora su BUTAC? Dài, seriamente.
Non ho molto altro da aggiungere e chiedo scusa per l’evidente erraticità di questo articolo.
maicolengel
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