Ancora bufale sulle auto mirabolanti

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L’auto che fa 100 km con 2 litri di benzina convince solo… il TG3

ANCORA BUFALE SULLE AUTO MIRABOLANTI

Ennesimo episodio della serie: “Ma gli ingegneri sono tutti così stupidi?”

Già: quanti ingegneri lavorano direttamente o indirettamente in tutto il settore automobilistico mondiale? Migliaia? Decine di migliaia?

Secondo voi sono tutti stupidi? Mai nessuno di loro che vada dal suo capo a proporgli l’auto miracolosa che dimezzi i consumi applicando concetti di fisica elementare studiati al liceo a 15 anni?

Niente da fare!

Dice: “Ma siete scemi? Ma lo sapete che le grandi case automobilistiche sono tutte coinvolte nel grande complotto al servizio delle lobby petrolifere? Le auto devono continuare a consumare molto per fare il gioco di pochi potenti!”

Ah ecco… lo sapevo che è tutto un complotto!

Per favore, se la pensate davvero così cambiate sito: andate su tankerenemy o terrarealtime che manco vi linko gli URL, ma certamente starete tra simili e per di più offrirete loro l’obolo di un paio di click, in modo tale che anch’essi sopravvivano procurandoci futuro lavoro. Dopotutto un tozzo di pane non si nega a nessuno!

Noi non vediamo ovunque gombloddi semplicemente perché… siamo andati a scuola (ma no!) e in prima superiore abbiamo studiato quel minimo di fisica che anche molti di voi dovrebbero aver studiato. E per questo non potrete che convenire con noi in ciò che segue.

Partiamo subito da un concetto applicato ad un mezzo che chiunque conosce: la bicicletta.

Sicuramente avrete pedalato su una bici munita di cambio e sicuramente avrete notato che tirando la levetta al massimo (o ponendola sul numero più basso) fate poca fatica per fare una pedalata ma fate allo stesso tempo meno strada. Spostando il cambio all’opposto fate molta più fatica a pedalare ma fate anche più strada con un giro di pedali.

Scommetto pure che vi sarete posti l’arcana domanda: “Cosa conviene impostare? Meno fatica per meno strada? O più fatica per più strada?”benzina

Se siete tra quelli fuoriusciti da un liceo sapete già la risposta. E in caso negativo, chiedetela ad un ragazzino che frequenta tali istituti…

…senza considerare gli attriti di rotolamento delle ruote, della meccanica dei movimenti della bicicletta e soprattutto senza considerare la resistenza dell’aria  che si oppone al vostro avanzamento, la risposta è…

È la stessa cosa!

Eh sì, perché alla fine dei conti, per andare dal luogo A al luogo B dovete fare lo stesso lavoro poiché la bici è sempre la stessa e il vostro peso corporeo idem. Per cui poco importa se lo spostamento viene fatto in un minuto o in dieci: alla fine del lavoro, l’energia spesa sarà sempre la stessa. Quello che cambierà è che fare lo stesso lavoro in un tempo minore richiede solo ed esclusivamente più potenza impiegata. Ma non più energia! Tenete ben presente che questi concetti sono validi solo ed esclusivamente in un ambiente ideale dove non si considerano gli attriti.

Considerandoli invece, in genere conviene andare con la bici a velocità ridotta, perché gli attriti incidono di meno (soprattutto quello con l’aria, ovvero la resistenza all’avanzamento) e questo spiega perché l’auto consuma di più andando più forte. Per dovere di precisione (! – il mio ex prof di fisica mi bacerebbe) per le auto questo vale comunque con velocità mediamente superiori a 50 – 70 km/h.

Detto tutto questo, ora passiamo a vedere cosa avrebbe inventato un… ristoratore del varesotto ma soprattutto cosa una televisione non fa nel nome dell’audience per dare una notizia… che è una bufala!

Su questa pagina Facebook c’è un simpatico video preso dal TG3 Regionale che ci descrive come aumentando la distanza tra il centro di una circonferenza e il punto di applicazione di una forza, e trasferendo questo concetto su un automobile, si… “consumerebbe meno carburante” semplicemente perché si fa meno fatica.

Troppo facile per essere vero!

E infatti non è vero e chi ha pedalato in bici lo ha potuto constatare.

I meno “fisici” possono guardare questo disegnino per avere una idea più chiara: per muovere la stessa ruota conforza la stessa massa, potete ricorrere alla configurazione B per fare meno fatica istantanea. Ma dovete muovervi di più per fare un giro di ruota. Siccome la fisica ci insegna che il lavoro è la forza applicata per la distanza percorsa se ne deduce che per fare uno stesso giro di ruota (che richiede la stessa energia) se “spingete” di meno dovete compiere una circonferenza maggiore (puntino rosso in B). E viceversa.

Un altro esempio pratico lo potete misurare con le vostre braccia quando issate una grande tapparella: se non c’è il riduttore, essa vi risulterà si più pesante ma in due “sbracciate” l’avrete issata completamente. Col riduttore farete meno fatica ma di “sbracciate” ve ne serviranno quattro o cinque per cui alla fine della fiera anche qui sarete “dimagriti” in maniera uguale perché, senza contare gli attriti, la spesa energetica sarà la stessa.

Ordunque, applicando questi semplicissimi concetti, come si fa a pensare che nessuno delle migliaia di ingegneri impiegati nella progettazione automobilistica non possa avere avuto l’idea, se davvero essa funzionasse?

Onestamente pensare che con una banalità del genere si possa fregare un ingegnere è davvero pura presunzione!

Ciò che ha “inventato” il nostro ristoratore è (tutto d’un fiato) nientepopodimenoché… un riduttore. Preferite chiamarlo cambio di un’auto? Cambio di bicicletta? Cambio di velocità (meccanico) di trapani a colonna? Riduttore da tapparella? Insomma… per tanti nomi il concetto elementare di fisica applicato è sempre lo stesso, che abbiate a che fare con ingranaggi, catene o pulegge.

Infine una nota sul TG3 Regione (Lombardia?) che ha dato la notizia come se fosse un’invenzione mirabolante: com’è possibile che una testata nazionale/regionale (il contesto non cambia) cada in una bufala del genere? Perché non si è sentita prima l’opinione quantomeno di un diligente ragazzino di 15 anni che evidentemente ne sa più di un’intera redazione Rai?

Polemizzando un attimo: ma noi il canone per chi lo paghiamo? Per quattro creduloni che si bevono di tutto?

Va altresì precisato che se nella “geniale” invenzione dovesse esserci qualcos’altro che effettivamente la faccia funzionare, secondo ciò che viene promesso dall’inventore, noi non lo sappiamo, in quanto nel video si dice solo quanto citato e ciò che ci dovrebbe quindi convincere non è certo ciò che abbiamo sentito.

Ovvero, stando strettamente ai fatti narrati non possiamo che pensare di rimando alla corazzata russa più famosa del mondo!

Lei ragioniere che ne pensa?

No, non ce lo dica: ce lo immaginiamo!

Lola Fox

Avevamo già trattato l’argomento più volte:

 

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