Ansa, Adnkronos e gli applausi a Conte

Come un fatto irrilevante diventa notizia

Sono tanti i giornali che hanno riportato con moltissima enfasi l’uscita di Giuseppe Conte da Palazzo Chigi. Sia chiaro, i video sono la testimonianza che è vero che i dipendenti hanno lungamente applaudito il Presidente del Consiglio uscente. Ma non è che questo abbia qualche significato particolare, succede ogni volta (o quasi). Solo che non sempre le agenzie di stampa decidono di dare risalto alla scena. E questo ovviamente influisce sulla percezione finale nel lettore.

Questi sono i titoli di Ansa e Adnkronos di questi giorni:

Adnkronos: Conte, il saluto: via da Palazzo Chigi tra gli applausi

ANSA: Governo, Conte esce tra gli applausi da Palazzo Chigi

 

Qui potete vedere una scena simile nel 2011, il protagonista però non era Giuseppe Conte bensì Silvio Berlusconi:

 

Di agenzie di stampa che riportassero gli applausi dei dipendenti di Palazzo Chigi nemmeno una, in compenso la Repubblica ci tenne a evidenziare altri appalusi:

Silvio Berlusconi si è dimesso la piazza in festa grida ‘Buffone’

Evidentemente c’era interesse a mostrare solo quelle proteste.

Ancora, siamo nel 2016, a dicembre, è freddo e Matteo Renzi sta lasciando a sua volta Palazzo Chigi, il freddo ostacola gli applausi? No, ci sono anche per lui. Eppure l’unica agenzia che parla della sua uscita è Vista, e non narra degli applausi ma solo dell’abbraccio con Alfano.

RENZI ABBRACCIA ALFANO PRIMA DI LASCIARE PALAZZO CHIGI

Potremmo andare avanti a lungo e trovare altri esempi. Ma non serve, perché lo scopo di queste poche righe era solo mostrarvi come la nostra percezione possa essere influenzata da ciò che le agenzie di stampa scelgono di farci vedere. Esattamente come la modifichiamo sulla base di quello che i nostri influencer di riferimento scelgono di dirci. Ad esempio è pieno di complottari filo russi che sostengono che BUTAC sia allineato con la stampa mainstream. Molti di questi sono arrivati in bacheca sulla scia di personaggi che non amano comparire sulle nostre pagine, e che come reazione istigano i propri follower a venire a insultarci nei commenti ai post e a segnalare la nostra pagina Facebook. Questi soggetti sostengono che avremmo qualche interesse nell’evitare di trattare agenzie di stampa “mainstream”, tipo ANSA. Chi legge BUTAC invece sa benissimo che le volte che abbiamo parlato di notizie uscite su ANSA o Adnkronos sono praticamente uguali alle volte che abbiamo dovuto sbufalare complottisti vari. Perché la corretta informazione nel nostro Paese ormai la si deve cercare col lumicino. Questo anche grazie a soggetti come reporter di varia natura e loro accoliti. Tifosi di una politica che difende lo status quo di truffatori e intrallazzoni.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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