Argento colloidale Vol.2

Nell’ormai lontano 2014 qui su BUTAC parlammo dell’argento colloidale, ne parlammo spiegando svariate cose e linkando articoli apparsi su autorevoli testate scientifiche americane. Lo stesso cercammo di fare nel 2015, in un articolo che voleva fare ulteriore chiarezza. Pensavo bastasse, e invece ieri in uno dei gruppi di mamme dove mi hanno invitato come debunker la storia è saltata nuovamente fuori, una mamma chiedeva:

Buonasera mamme, volevo sapere qualcuna usa l’ argento colloidale in gola del bimbo? La maestra del nido mi ha detto che per sua figlia funziona sempre appena ha qualche fastidio glielo lo mette su naso, orecchie o gola a seconda di dove ha problemi. A me servirebbe per gola arrossata / irritata da tosse secca bimbo 10mesi. Grazie mille

Le mamme che amministrano il gruppo subito linkano il mio vecchio articolo, la mamma ringrazia dice che leggerà e chiederà alla pediatra e uno pensa che la cosa finisca lì. E invece no, la cosa prosegue, arriva un papà che scrive:

OMS garantisce che l’argento non è pericoloso se usato come si deve. Mi spiace per butac ma non vuole correggere e non ammette l’errore.

Vengo taggato e inizio a cercare di capire di cosa stiamo parlando. Il papà in questione nel frattempo mi ha già linkato due articoli, che a suo avviso dimostrano come l’Organizzazione mondiale della sanità ritenga l’argento colloidale sicuro, uno è della Asl di Rimini del 2011:

Sorveglianza e controllo della legionellosi –

I metodi di sanificazione e bonifica: efficacia, vantaggi e svantaggi

E uno del Governo Italiano del 2012:

Linee guida sui dispositivi di trattamento delle acque destinate al consumo umano

All’interno dei due testi, secondo il papà in questione, si trovano le prove che l’argento colloidale è sicuro e può essere usato con totale tranquillità. Io mi sono letto i due documenti, rendendomi conto che non parlavano affatto di uso diretto su naso, orecchie, gola, pelle ma solo dell’uso come disinfettante per l’acqua. In entrambi i documenti vengono riporti paragrafi sull’uso dell’argento ionizzato e vengono specificati vantaggi e svantaggi, nessuno dei due documenti accenna anche lontanamente all’uso diretto su un bambino di 10 mesi, ma il papà in questione è convinto, e continua a sostenere io abbia torto, spiegando oltretutto che, visto che seguo le direttive dell’OMS, dovrei pubblicare una rettifica del mio articolo. Io non sono interessato a cosa pensi questo papà, ma come ben sapete sono interessato a fare corretta informazione, quindi studio di più, approfondisco, leggo. Mi lascia un filo allibito il fatto che a prova della sua teoria porti i link di due documenti che parlano sì dell’argento, ma con altro uso e funzione (quasi come se quei link glieli avesse passati chi lo ha convinto ad usare l’argento su stesso e abbia passato solo quei link in quanto “ufficiali”). Ma quello che mi mette più ansia è l’idea che una maestra del nido abbia suggerito di usare l’argento colloidale su un bambino di 10 mesi, fosse la maestra di mia figlia ammetto che mi sarei fatto sentire.

Genitori, per favore, non fatevi infinocchiare dai suggerimenti di soggetti che non hanno nulla a che fare con la medicina (me incluso, sia chiaro!), il fatto che una maestra si prodighi nel dare consigli medici non significa che vadano seguiti e che lei ne sappia più del vostro pediatra. Non esiste alcuna ricerca scientifica che dimostri benefici nell’uso dell’argento colloidale che vendono alcune farmacie, anzi, esistono svariate ricerche che spiegano che l’argento ha una sua tossicità e può avere gravi conseguenze sul nostro organismo. Il fatto che prodotti che contengono argento siano venduti in farmacia non significa siano utili. Vendono anche fialette per far ricrescere i capelli ai pelati (inutili) boccette di acqua e zucchero per superare l’influenza di stagione (inutili), cremine che vi ridaranno la pelle liscia di una ventenne quando ne avete settanta (inutili anch’esse) e così via. Una farmacia ha smesso di essere un luogo sacro nel momento in cui è diventato il bazar della salute. Sono attività commerciali che campano molto meglio sulle sciocchezze che sui veri farmaci che vendono.

Tre persone che per colpa dell’uso costante di argento colloidale si sono ammalate di argiria, che dona questo piacevole colore puffo alla pelle! Siete così sicuri sia qualcosa che dareste ad un bambino di 10 mesi?

Alla maestra del nido (ma anche al papà così strenuamente convinto) consiglio di leggere con attenzione questo documento dell’OMS:

Silver: water disinfection and toxicity

redatto nel 2014 (quindi due anni dopo il documento più recente che il papà mi aveva postato) e completo di un lungo paragrafo dedicato alla tossicità dell’argento. Da pagina 15 in poi trovate tabelle e spiegazioni di quale sia la tossicità dell’argento, a pagina 23 si parla della tossicità da assorbimento nei vari organi del corpo umano, e non solo, si parla anche molto chiaramente di argento dato sulla pelle, sulle ferite, sulle abrasioni. Il succo è uno solo, si può tranquillamente usare l’argento nella fase di depurazione dell’acqua, ma non andrebbe usato in altra maniera. Le reazioni (anche a distanza di anni) che può causare un suo uso prolungato sono tante, e alcune davvero gravi. Senza tradurvelo vi riporto uno dei paragrafi sulla possibile neurotossicità al cervello:

The possible impacts of Ag on neurodevelopment have been examined using PC12 cells. PC12 cells, which are derived from rat adrenal medulla, stop dividing and terminally differentiate when treated with nerve growth factor and they are used as a model for neuronal differentiation. Powers et al. (2010, 2011) have looked at the impact of AgNO3 and AgNP on these cells. A one hour exposure of undifferentiated PC12 cells to 10µM Ag+ was found to inhibit DNA synthesis and protein synthesis. Longer exposure resulted in oxidative stress and loss of viability. Ag+ directly inhibited mitotic activity.The same concentration of Ag+ was found to elicit even stronger effects with the onset of cell differentiation, with greater DNA synthesis inhibition and greater levels of oxidative stress. In addition selectively impaired neurite formation was seen and there was suppressed development of the acetylcholine phenotype in favour of the dopamine phenotype (Powers et al., 2010). This group
have also looked at the effects of AgNP (citrate- and PVP-coated) in PC12 cells. In undifferentiated cells citrate-coated AgNP (10nm) impaired DNA and protein synthesis, but did not result in significant oxidative stress or loss of cell viability. In differentiating cells, however, the citrate coated AgNP caused oxidative stress and impaired differentiation into the acetylcholine phenotype. In undifferentiated cells PVP-AgNP (10nm and 50nm) reduced DNA synthesis; with the 50nm particle size have a greater effect. All three AgNP significantly suppressed the acetylcholine phenotype, but the small PVP-AgNP enhanced differentiation into the dopamine phenotype (Powers et al., 2011). The authors suggest that their results point to the likelihood that Ag and AgNP are developmental neurotoxicants.

Mamme, papà non date ascolto alla rete, non date ascolto ai “genitori informati”, non usate l’argento colloidale sui vostri bimbi, non fatevi fregare da mode idiote portate avanti da produttori e venditori cialtroni che non hanno minimamente a cuore la vostra salute, ma solo e unicamente il proprio portafoglio!

Non credo serva aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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