Arrestato il creatore del virus? No, state calmi

Su alcune pagine social internazionali nelle scorse ore è apparsa la notizia che gli Stati Uniti avevano arrestato Charles Lieber. Medico che in qualche maniera sarebbe coinvolto con la creazione del Sars-CoV-2 responsabile dell’attuale emergenza sanitaria mondiale.

La stessa notizia sta iniziando a circolare sulle pagine social italiane con post come questo:

Il post è in realtà tradotto dall’italiano ma originale della Repubblica Dominicana, la pagina che lo diffonde sono settimane che disinforma sul coronavirus, ha oltre un milione di follower, fossi in Facebook li bloccherei. Il loro post originale tradotto da Facebook in automatico recita:

Estados Unidos acaba de descubrir al hombre que fabricó y vendió el virus Corona a China. Dr. Charles Lieber, jefe del departamento de química y biología de la Universidad de Havard, EE. UU. Fue arrestado hoy según fuentes del departamento estadounidense.

Gli Stati Uniti hanno appena scoperto l’uomo che ha fabbricato e venduto il virus Corona alla Cina. Dott. Charles Lieber, capo del dipartimento di chimica e biologia dell’Università di Havard, USA USA È stato arrestato oggi secondo fonti del dipartimento americano.

Vediamo come stanno le cose

La notizia risale a fine gennaio 2020, come riportata dal New York Times. Charles Lieber è un nanoscienziato (di quelli veri eh, non laureato in farmacia), che è stato arrestato perché si ritiene abbia intascato denaro proveniente dalla Cina.

Il Dr. Lieber, leader nel campo dell’elettronica su nanoscala, non è stato accusato di condividere informazioni sensibili con funzionari cinesi, ma piuttosto di nascondere – da Harvard, dal National Institutes of Health e dal Dipartimento della Difesa – la quantità di denaro che I finanziatori cinesi lo stavano pagando.

Lieber non lavorava con virus o coronavirus, la notizia serve solo e unicamente a chi ha interesse a generare ulteriore confusione in un momento serio di emergenza mondiale.

Non è compito mio analizzare chi come e perché, non ne ho le risorse purtroppo, BUTAC è solo un piccolo blog. Ma capire da dove parte questa tonnellata di disinformazione, seguire i fili dell’avvelenamento del pozzo è indispensabile per potersi sedere al tavolo delle discussioni quando la tempesta si sarà calmata. Qui non ci si limita alla condivisione di notizie false, qui c’è un monitoraggio di tutto quanto possa essere usato in maniera distorta per riuscire a convincere i più suggestionabili e instillare il dubbio in tutti gli altri. Qui c’è all’opera una struttura organizzativa.

Ma poi sono io che divento complottaro e mi tocca aprire una raccolta fondi per comperarmi un microscopio elettronico o un drone per fare analisi in aria…

maicolengel at butac punto it
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