Asteroidi, giornalismo e allarmismo

L’11 settembre 2019 il Messaggero ha pubblicato un articolo con questo titolo:

L’Agenzia Spaziale Europea: «Certi che ci sarà l’impatto di un asteroide con la Terra»

Le prime righe dell’articolo sono queste:

Che un asteroide colpisca la Terra è un’eventualità certamente remota, ma – stando alle ultime dichiarazioni dell’Esa – di certo non impossibile. La comunità scientifica internazionale, infatti, è «certa che ci sarà un impatto di un asteroide con la Terra» e «anche se non si può dire quando, domani o fra anni, si tratta di un evento certo. Prima o poi succederà di sicuro che un asteroide cadrà sulla Terra».

Quello che però ci viene spiegato solo a fine articolo è che:

«oggi la comunità scientifica e spaziale internazionale si focalizza su questi piccoli asteroidi. Sappiamo che è un evento che succederà, non si può dire quando, anche domani o fra 100 anni» ma «la buona notizia è che un impatto di un asteroide è un evento naturale che noi oggi non solo possiamo predire ma anche evitare» assicura Ian Carnelli.

Le dichiarazioni di Ian Carnelli sono tutte corrette, peccato il modo con cui il Messaggero ha scelto di passarle al pubblico. Nulla di quanto hanno riportato è classificabile come bufala, ma a mio avviso siamo di fronte a un classico caso di acchiappaclick fatto sul sensazionalismo. Il problema è che sono tanti i lettori che non approfondiscono e si fermano solo al titolo e alle prime righe dell’articolo, la parte che viene condivisa sui social e che resta più nella testa del lettore. Titolo e prime righe danno una visione distorta dei fatti, convincendo il lettore che ci siano motivi seri per preoccuparci.

Quando invece, come lo stesso esperto di ESA spiega, i rischi per noi terrestri sono reali ma rari e circoscritti. Quello però che m’interessava far notare a voi che ci leggete è che non c’è minimamente da sorprendersi alla notizia, è noto e risaputo che la terra viene ogni anno colpita da piccoli meteoriti.

C’è’ un’esauriente pagina sul sito della NASA che spiega in maniera semplice le cose, ve ne riporto solo alcune parti:

Ogni giorno, la Terra è bombardata da oltre 100 tonnellate di polvere e particelle granulose.

Circa una volta all’anno, un asteroide delle dimensioni di un’automobile colpisce l’atmosfera terrestre, crea una palla di fuoco impressionante e si brucia prima di raggiungere la superficie.

Ogni 2000 anni circa, un meteoroide delle dimensioni di un campo di calcio colpisce la Terra e provoca danni significativi all’area.

Solo una volta ogni pochi milioni di anni, arriva un oggetto abbastanza grande da minacciare la civiltà della Terra. I crateri da impatto sulla Terra, sulla luna e su altri corpi planetari sono la prova di questi eventi.

Le rocce spaziali più piccole di circa 25 metri (circa 82 piedi) bruceranno molto probabilmente quando entrano nell’atmosfera terrestre e causano danni piccoli o nulli.

Se un meteoroide roccioso più grande di 25 metri ma più piccolo di un chilometro (poco più di 1/2 miglio) dovesse colpire la Terra, probabilmente causerebbe un danno locale alla zona di impatto.

Spero di aver fatto sufficiente chiarezza. Per ulteriori approfondimenti vi consiglio il sito della NASA o della stessa Agenzia Spaziale Europea.

maicolengel at butac punto it
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