Astronauti e spacewalk…

Nei giorni scorsi tramite un commento apparso qui sul blog sono finito sulla pagina di un complottista come non me ne capitava da un po’. Un giovane, che scrive in italiano corretto, che ha quella che sembra una vita normale. Ma che crede a terrapiattismo e altre amenità. Ammetto che la bacheca che mi sono ritrovato a leggere è piena di post interessanti. Ne ho salvati due o tre per trattarli prossimamente con voi.

Il primo riguarda la Stazione Spaziale Internazionale e gli astronauti che ci lavorano. La trattiamo perché ritengo sia una curiosità interessante per tutti voi che seguite BUTAC e che magari siete anche un po’ stufi dei tanti articoli che parlano sempre e solo delle solite cose.

Non vi riporto tutto il post che mi sono trovato di fronte, solo queste righe:

Mi chiedevo se i tecnici frecciarossa e Alitalia riescano ad intervenire ALL’ESTERNO mentre il Treno va a 400kmh e l’aereo a 8-900 kmh? 🙄🤔 No perché questi fenomeni anche se sembrano fermi, stanno facendo una passeggiata, staccano e attaccano moschettoni mentre schizzano a 28000kmh 

Il post è collegato a questo video, che di complottaro non ha nulla:

Si tratta di un’attività extra-veicolare fuori dalla Stazione Spaziale Internazionale da parte di un astronauta russo. A me questi video affascinano moltissimo.

Il dubbio su come un astronauta possa operare fuori dalla ISS è lecito, perché è vero che la Stazione Spaziale Internazionale viaggia a qualche migliaio di km all’ora. Ma la spiegazione se vogliamo è abbastanza semplice. Come spiega Clayton C.Anderson, che sulla ISS ci ha vissuto per 152 giorni:

It’s all relative. Relative motion that is!

Un gioco di parole per spiegare che si alla fine si tratta dell’ennesima conferma del principio di relatività.

Le leggi fisiche sono le stesse per tutti i sistemi di riferimento.

Bisogna tenere presente che nello spazio svariati fattori che abbiamo sulla Terra sono diversi, manca l’attrito dell’aria e la gravità è ridotta. Fattori che fanno sì che sulla Terra entrare o uscire da un treno in corsa a piena velocità non sia un’operazione per tutti…

Ma nello spazio senza l’attrito dell’aria, la gravità è molto ridotta e chi è sulla ISS sta viaggiando alla stessa velocità del “veicolo”. Pertanto, in rapporto alla Stazione stessa, l’astronauta che uscirà dal portellone per effettuare riparazioni o test all’esterno sarà praticamente immobile, viaggiando anche lui alla stessa velocità. L’assenza dell’attrito dell’aria e la ridotta gravità fanno sì che uscendo, ma tenendosi agganciato alla stazione, l’astronauta non percepisca in alcuna maniera la folle velocità a cui sta viaggiando.

Diverso sarebbe se lo stesso si lanciasse fuori dal portellone della Stazione, in quel caso pur viaggiando alla stessa velocità l’astronauta vedrebbe la stazione allontanarsi da lui in fretta (ma è possibile che nel giro di un’ora e mezza circa si rincontrino sulla stessa orbita).

Ma l’astronauta non si lancia da portellone, lo apre, si assicura con un cavo alla struttura e si muove sempre a contatto con la Stazione. Stazione e astronauta viaggiano alla stessa velocità, non c’è nessun attrito. È un’applicazione del principio d’inerzia.

Qui, sul sito della NASA, potete trovare altre curiosità sull’attività extra-veicolare all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale.

Per oggi è tutto, ma torneremo sulla bacheca di questo anonimo amico, c’è molto altro d’interessante.

maicolengel at butac punto it

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