Bambini costretti al cambio di sesso

DISFORIA

L’abuso su minori è un crimine agghiacciante di fronte al quale non possiamo esimerci dall’offrire aiuto e comprensione alle vittime.

La sensibilità di fronte a tali argomenti è tale che siamo disposti a cedere la nostra razionalità in favore di una distorsione ingiustificata dalla realtà dei fatti.

Questo articolo non vuole essere in alcun modo schierato, si limiterà a riportare i fatti e a lasciare completa libertà di opinione.

Il 20 aprile 2016 la testata online LaNuovaBussolaQuotidiana(l’articolo è stato rimosso dal sito senza alcuna spiegazione, ma noi l’abbiamo ritrovato sulla cache di google, cialtroni che non siete altro), “un gruppo di giornalisti cattolici, accomunati dalla passione per la fede, che vogliono offrire una Bussola “per orientarsi tra le notizie del giorno”, tentando di offrire una prospettiva cattolica nel giudicare i fatti”, riprende le parole dell’American College of Pediatrician per definire abuso su minori la transizione sessuale in età infantile. Il risultato è un articolo – con molti rimandi ad altre pagine di informazione sulla cosiddetta teoria gender (di cui abbiamo parlato qui, qui, qui, qui e in innumerevoli altre occasioni) – nel quale si fondono alcuni dati reali con opinioni personali: sebbene sia vero che in Gran Bretagna le richieste di aiuto per bambini disforici siano aumentate, l’articolo della NBQ parla di minori costretti alla transizione.

Cattura

Ovviamente le perplessità mediche legate all’impiego di ormoni in età infantile sono molte e condivise: dal Sistema Sanitario Nazionale Britannico (NHS) in primis. Come riporta la loro pagina sullargomento, in caso di disforia di genere infantile l’aiuto è quasi esclusivamente psicologico e si parla di intervento farmacologico o dopo il raggiungimento della pubertà o, come riporta il Daily Mail, si decide di rallentare lo sviluppo sessuale per permettere all’adolescente di decidere in totale serenità. A disposizione dei lettori, anche le linee guida per l’approccio medico qui.

Quindi non si può sicuramente parlare di un abuso ai danni di minori quanto di una terapia atta a fronteggiare le difficoltà legate ad un disturbo da disforia di genere e ad aiutare il minore ad imboccare il percorso che più sente gli appartenga.

Se assecondare l’identità sessuale del proprio figlio è costringerlo a cambiare sesso, evidentemente possiamo parlare di abuso: ma non dimentichiamo che la transizione sessuale non avviene per agnizione o decisione arbitraria del genitore o del minore stesso. L’iter prevede un percorso psicologico in primis e farmacologico-chirurgico in secondo luogo.

Possiamo quindi essere certi che i genitori non potranno in alcun modo costringere o abusare della propria autorità su figli con disforia di genere; né potranno diagnosticare tale sindrome nella solitudine del proprio salotto vedendo la propria bambina giocare a Spiderman.

EDC

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