Beppe Grillo comunica la LISTA NERA!!!

lista nera

Clickbaiting, fuffa e pseudopolitica, tutti in un solo post.
La colpa però stavolta non è di Beppe Grillo, ma di siti che riprendono una vecchia notizia apparsa sul blog di Grillo e già trattata negli anni da tanti (inclusi noi su BUTAC) e la ripubblicano tale e quale a quando apparve la prima volta.
Vediamo di fare un po’ di chiarezza.
SoloItaliani, blog che come potete immaginare dal nome difende la nostra patria, pubblica quanto segue:

Due scienziati di Modena insieme a Beppe Grillo hanno condotto uno studio privato per analizzare i prodotti alimentari regolarmente venduti in Italia e nel mondo. In questo studio è emerso un fatto troppo importante per continuare ad essere ignorato che riguarda la protezione della nostra salute. Nei prodotti alimentari di marchi noti sono stati trovati particelle di metalli pesanti altamente cancerogene che provengono dal fumo di “termovalorizzatori”, che altro non sono che INCENERITORI DI RIFIUTI.
Beppe Grillo ha ribadito più volte nei suoi spettacoli ed anche sul web, i marchi che sono ASSOLUTAMENTE DA EVITARE per preservare la salute dell’uomo. Dai loro prodotti alimentari è risultato che queste microparticelle sono molto più pericolose delle macroparticelle dei gas di scarico delle auto perché entrano e si annidano nei nostri organi rimanendovi per sempre e provocando gravi forme di cancro.

I due scienziati di cui parlano sono Stefano Montanari e la moglie Dott.ssa Gatti, sono vecchie conoscenze qui su BUTAC e le loro “ricerche” hanno trovato ampio spazio sulle nostre pagine. Lo studio di cui ci viene raccontato esiste, ma già nel 2013 cercavo di fare un po’ di chiarezza:

…pochissime scarne informazioni, non si linka lo studio, non si specifica di quando, non si citano i nomi dei due scienziati… ma basta cercare e si trova tutto, anche la sbufalata già fatta dall’ottimo Paolo Attivissimo che si era preso la briga già nel 2007 di sentire dalla diretta voce di uno dei due interessati come fossero andate le cose!

Non sto a riportare tutta la cosa (vi linko la pagina di Attivissimo), ma il succo lo si trova in questa frase del Professor Montanari:
“non volevamo accusare il prodotto. Io qui mi ritrovo davanti una sfilza di prodotti messi all’indice… è un’idiozia. Noi abbiamo guardato semplicemente una confezione, e in quella confezione c’erano degli inquinanti. Ma può darsi benissimo che prendendo un’altra confezione dello stesso prodotto non ci sia niente, perché molto spesso questo inquinamento è assolutamente casuale… Dare un elenco di prodotti da mettere all’indice non ha nessun significato scientifico”

Dal blog di Grillo negli anni ogni informazione relativa a Montanari è svanita perché tra i due c’è stato dissapore. Ma entrambi hanno continuato per la loro strada, informando e disinformando.

Nel frattempo però non solo Attivissimo si preoccupava di sbufalare questo “studio”: Erika Bertossi su Bologna Today già nel 2013, poco dopo la nostra sbufalata, pubblicava un articolo intervista a una responsabile della Granarolo:

Quindi come commenta lo studio divulgato in rete?
Lo studio citato non è affatto recente, risale al 2005 ed è comparso nel sito di Beppe Grillo con il titolo  “Ferramenta ambulante”. Riguardava non i “metalli pesanti”, ma le “nanoparticelle di metalli”, ovvero particelle infinitesimali di metalli visibili solo con particolari microscopi. Quando lo studio fu pubblicato, Granarolo si attivò subito per compiere le doverose verifiche sui propri prodotti.  Come laboratorio individuammo quello del Dr. Montanari, lo stesso che aveva condotto lo studio.
I risultati?
I risultati di questi test, che peraltro abbiamo ripetuto più volte e su lotti casuali, hanno sempre confermato la totale assenza di particelle o nanoparticelle di metalli e la conformità dei nostri prodotti frutto dell’applicazione costante e sistematica delle procedure e delle analisi previste dal nostro sistema di autocontrollo.
Dunque…è tutta una “bufala”…
La segnalazione riportata dal blog di Grillo ci ha dato l’opportunità di approfondire questo tema, e  siamo lieti di non aver mai riscontrato alcuna irregolarità sui nostri prodotti anche perché, controllando tutta la filiera, monitoriamo anche la posizione delle stalle e le eventuali fonti di inquinamento dovute alla vicinanza a siti a rischio come i termovalorizzatori. La vostra ricerca ci ha dato la possibilità di fare chiarezza su un argomento che seppure superato, rimane pur sempre fonte di  interesse.

Anche AltroConsumo nel 2013 riportava un commento allo studio di Gatti e Montanari:

Biscotti, plum cake, hamburger e tortellini contaminati da particelle di metalli pesanti. L’allarme con le marche “assolutamente da evitare” è tornato a circolare sui social network a distanza di anni, nonostante fosse già stato ridimensionato. Si tratta di un’altra bufala che, ciclicamente, fa leva sulle paure dei consumatori.

Montanari è un farmacista che si diletta a trovare nanoparticelle ovunque, quando le trova lo fa sapere a tutti con comunicati stampa di vario genere, poco importa che queste nanoparticelle siano davvero pericolose o si tratti solo di un po’ di allarmismo alla carlona.

Io fossi nelle aziende citate da SoloItaliani provvederei a una denuncia (anche perché riportare i risultati di uno studio di 12 anni fa senza inquadrarlo per bene è davvero da truffatori), peccato che come sempre dietro SoloItaliani e le tante pagine che ne condividono la fuffa ci siano solo anonimi admin. Controinformare senza metterci la faccia è tipico dei paraculi.

Non credo serva aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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