Beppe Grillo e l’amianto

AMIANTO-ACQUAPOTABILE

Ciaooo!
Ogni tanto il blog di Beppe Grillo ci regala delle perle di rara saggezza. Nonostante tutte le azioni siano state fatte “con l’intento di non creare il minimo allarmismo, ma di invitare tutti alla massima precauzione e attenzione”, il post in questione rimbalza come una palla da una bacheca all’altra. Scatenando allarmismi e non fornendo spiegazioni. È vero, riportano il link a un bellissimo studio, ma è in inglese ed è lungo quasi 100 pagine.
Qui trovate il post pubblicato sul blog di Beppe Grillo. Come sempre, dovreste sapere che tendo alla puntigliosità, perciò partirò dalle basi.

Cos’è l’amianto?

L’asbesto (o amianto) è un insieme di minerali appartenenti al gruppo degli inosilicati (serie degli anfiboli) e al gruppo dei fillosilicati (serie del serpentino). I minerali classificati dalla normativa italiana come “amianto” sono:

Nome

Nome comune Formula chimica
Crisotilo Amianto bianco Mg3Si2O5(OH)4
Amosite Amianto bruno (Mg,Fe)7Si8O22(OH)2
Crocidolite Amianto blu Na2Fe2+3Fe3+2Si8O22(OH)2
Tremolite Ca2Mg5Si8O22(OH)2
Antofillite (Mg,Fe)7Si8O22(OH)2
Actinolite

Ca2(Mg,Fe)5Si8O22(OH)2

 
In natura l’amianto è un materiale molto comune. Le sue polveri contenenti le cosiddette fibre d’amianto, se respirate, possono causare gravi patologie quali: asbestosi, tumori della pleura (ovvero il mesotelioma pleurico), carcinoma polmonare. La pericolosità delle fibre d’amianto sta nell’essere 1300 volte più sottile di un capello umano, perciò riesce a superare tutte le barriere che il nostro sistema respiratorio mette in atto per difenderci, come i peli nasali, le ciglia etc. Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell’aria non sia pericolosa; un’esposizione prolungata nel tempo o a elevate quantità aumenta le probabilità di contrarne le patologie associate.
L’amianto è stato utilizzato fino agli anni Ottanta per la coibentazione di edifici, tetti, navi, treni; come materiale da costruzione per l’edilizia sotto forma di composito fibro-cementizio (noto anche con il nome commerciale Eternit) utilizzato per fabbricare tegole, pavimenti, tubazioni, vernici, canne fumarie.  (fonte)
Come si può vedere facilmente dal sito di Assoamianto, gli utilizzi dell’amianto sono stati davvero tantissimi.
Di seguito vi riporto un estratto della Tabella: Principali tipi di materiali contenenti amianto e loro approssimativo potenziale di rilascio delle fibre, inclusa nel Decreto del Ministero della Sanità, 6 settembre 1994: “Normative e metodologie tecniche di applicazione dell’art. 6,comma 3, dell’art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell’impiego dell’amianto”.

Tipo di materiale Note Friabilità
Ricoprimenti a spruzzo e rivestimenti isolanti Fino all’85% circa di amianto. Elevata
Rivestimenti isolanti di tubazioni o caldaie Per rivestimenti di tubazioni tutti i tipi di amianto Elevato potenziale di rilascio di fibre se i rivestimenti non sono ricoperti con strato sigillante uniforme e intatto
Prodotti in amianto-cemento Attualmente il 10-15% di amianto Possono rilasciare fibre se abrasi, segati, perforati o spazzolati, oppure se deteriorati

 
Le tubature in amianto-cemento (Eternit) contengono “solo” il 10-15% di amianto e possono rilasciare fibre solo se danneggiate. Se utilizzato per rivestire tubi o caldaie, o impiegato come rivestimento isolante, non solo aumenta la percentuale di amianto contenuta nel materiale ma anche la friabilità, con la conseguente possibilità di rilascio delle fibre.

Cosa c’è di sbagliato nell’articolo?

Il problema che affrontano in questo articolo non dovrebbe riguardare solo le tubature dell’acquedotto, ma anche le cisterne in eternit poste sui tetti delle case come deposito di acqua potabile e le canne fumarie. Se da un lato è vero che l’Eternit è un ottimo isolante, dall’altro è poco resistente agli sbalzi termici. È il problema principale che si incontra con le canne fumarie.
Vi risparmio tutti i dettagli di come deve essere smaltito l’amianto, delle misure di sicurezza che gli operatori devono mettere in atto quando si accingono a recuperare l’amianto. Evito anche cosa voglia dire allestire un cantiere per lo smaltimento di amianto friabile (non di cemento amianto). Sappiate che per non mettere in pericolo la salute degli operatori e della popolazione, smaltire l’amianto nel modo corretto è una delle attività più “faticose” che si possa immaginare e richiede personale tecnico altamente specializzato e qualificato. Se anche avete solo il sospetto di essere in presenza di Eternit o ancora peggio di amianto friabile, rivolgetevi alle ASL, ai VV.FF o ditte specializzate nella bonifica dell’amianto.
Tornando a Beppe, il pezzo cita questo bellissimo e dettagliatissimo studio. Per la precisione, riprende due passaggi e le conclusioni:
L’ingestione di amianto è considerata “esposizione primaria” al pari dell’inalazione (capitolo 1.5, pagina 225)

1.5 human exposure
Inhalation and ingestion are the primary routes of exposure to asbestos. Dermal contact is not considered a primary source, although it may lead to secondary exposure to fibres, via ingestion or inhalation. The degree of penetration in the lungs is determined by the fibre diameter, with thin fibres having the greatest potential for deep lung deposition (NTP, 2005)

Qui sono riportati gli esiti drammatici di un test su topi che hanno ingerito amianto (capitolo 3.6, pagina 273). Su 75 cavie che hanno ingerito amianto, 18 si sono ammalati di tumori vari dopo pochi mesi.

3.6 Intragastric administration

White rats, 2–3 months old, were surgically applied, on the greater curvature of the stomach, a perforated capsule containing 0 (control) or 100 mg chrysotile asbestos in a filler (beef fat: natural wax, 1:1). Tumours observed in 18/75 asbestos-exposed rats, between 18–30 months after the beginning of the experiment, were the following: eight gastric adenomas, two gastric adenocarcinomas, one gastric carcinoma, one cancer of the forestomach, one small intestine adenocarcinoma, two peritoneal mesotheliomas, and three  abdominal lymphoreticular sarcomas. No tumours were observed in 75 control animals (Kogan et al.,1987). [The Working Group noted various unresolved questions regarding the design of this study in particular the very high dose of 100 mg.]

 E queste sono le conclusioni:

There is sufficient evidence in humans for the carcinogenicity of all forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite, and anthophyllite). Asbestos causes mesothelioma and cancer of the lung, larynx, and ovary. Also positive associations have been observed between exposure to all forms of asbestos and cancer of the pharynx, stomach, and colorectum. For cancer of the colorectum, the Working Group was evenly divided as to whether the evidence was strong enough to warrant classification as sufficient. There is sufficient evidence in experimental animals for the carcinogenicity of all forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite and anthophyllite). All forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite and anthophyllite) are carcinogenic to humans (Group 1)

Traduco giusto le parti più importanti:

Esistono prove sufficienti per la cancerogenicità di tutte le forme di amianto per l’uomo. Provoca il mesotelioma, il cancro del polmone, della laringe, e dell’ovaio. Inoltre sono state osservate associazioni positive tra l’esposizione a tutte le forme di amianto e cancro della faringe, stomaco, colon-retto Esistono prove sufficienti negli animali per la cancerogenicità di tutte le forme di amianto Tutte le forme di amianto sono cancerogeni per l’uomo.”

Su 92 pagine di studio, cita due miseri passaggi e le conclusioni senza approfondire nulla. Il secondo passaggio non tiene in considerazione che il gruppo di lavoro ha notato diverse “unresolved questions” soprattutto sulla dose molto alta di 100 mg.
Vorrei farvi notare che un ratto bianco adulto peserà al massimo mezzo chilo; i cuccioli sono svezzati attorno al mese di vita . Una settimana dopo lo svezzamento, possono dirsi del tutto indipendenti dalla madre: i maschi divengono sessualmente maturi attorno ai tre mesi di vita, mentre le femmine attorno ai quattro sebbene non abbiano ancora raggiunto le dimensioni dell’adulto. I maschi difficilmente si accoppiano subito perché sono surclassati, anche fisicamente, dagli esemplari più anziani. Stiamo inserendo, in un animale che peserà sì e no tre etti, una dose di amianto che arriva ad essere anche un terzo del suo peso corporeo
I ratti non stanno ingerendo amianto, ma l’amianto è stato inserito nel loro stomaco tutto insieme. Ci credo che il gruppo di lavoro ha sollevato delle perplessità su questa dose. In realtà la parte che dovrebbe interessare è questa:

3.5 Oral administration
[…] The most definitive animal studies of oral exposure to asbestos were a series of lifetime studies conducted by the National Toxicology Program (…), in which asbestos (…) was administered in the feed of rats and hamsters. Nonfibrous tremolite was also tested in rats according to the same protocol (…). Exposure of dams of the study animals(1% in the diet) was followed by exposure of the pups by gavage (0.47 mg/g water) while they were nursing, and then in the diet for the remainder of their lives: they were exposed to asbestos at the level of 1%, which was estimated by the investigators to be about 70000 times the greatest possible human exposure in drinking-water. Histopathological examination of the entire colorectum was performed. No increases in the incidence of gastrointestinal lesions (inflammatory, preneoplastic, or neoplastic) were found […].

Non quelle che riportano loro sull’inclusione intragastrica, ma sulla somministrazione orale. La somministrazione orale non ha evidenziato alcun aumento nelle lesioni gastrointestinali sia di tipo infiammatorio, sia di tipo preneoplastiche sia neoplastiche.
Infine le conclusioni. “Esistono prove inconfutabili che l’esposizione a tutte le forme di amianto causino il cancro”. Sono sicura che nessuno l’ha notato, vero? Forse è un dettaglio troppo tecnico e chi scrive questo pezzo sul blog di Grillo punta proprio a questo. Rileggiamo:

“Esistono prove sufficienti per la cancerogenicità di tutte le forme di amianto per l’uomo. Provoca il mesotelioma, il cancro del polmone, della laringe, e dell’ovaio. Inoltre sono state osservate associazioni positive tra l’esposizione a tutte le forme di amianto e cancro della faringe, stomaco, colon-retto. Esistono prove sufficienti negli animali per la cancerogenicità di tutte le forme di amianto. Tutte le forme di amianto sono cancerogeni per l’uomo.”

Visto dove sta l’inghippo? Non tutte le esposizioni (inalazione, contatto, ingestione) ma l’esposizione a tutte le forme di amianto (amianto friabile, cemento amianto, rivestimenti in amianto). Sono cose molto diverse: la somministrazione per via orale – esposizione per ingestione – non ha evidenziato alcun aumento nelle lesioni gastrointestinali sia di tipo infiammatorio, sia di tipo preneoplastiche sia neoplastiche.
Lascio a voi tirare le debite conclusioni.
So di avervi già tediato abbastanza e so che non dovrei esprimere pareri personali, ma permettetemi giusto un paio di considerazioni personali.
Le tubature della rete idrica di solito sono interrate. Sostituire chilometri e chilometri di tubature in Eternit significherebbe allestire cantieri di lavoro davvero impegnativi. Tagliare le tubature aumenterebbe il rischio di dispersione delle fibre nell’aria e mentre gli addetti ai lavori hanno le mascherine adatte, lo stesso non si può dire per la popolazione. Questo si tradurrebbe nella chiusura alla popolazione di interi quartieri, con costi e disagi per la popolazione. Se il lavoro fosse eseguito in una giornata ventosa, ci sarebbero poche garanzie. L’allestimento del cantiere dovrebbe prevedere il montaggio di camere stagne con filtri particolari proprio per evitare la dispersione delle fibre. E ancora: le tubature sono in parte “pubbliche”, quindi di responsabilità del gestore della rete idrica, in parte sono di responsabilità dell’intestatario del contatore (D.lgs. 31/2001 e s.m.i.) dall’allaccio del contatore al rubinetto. Dunque, i costi graverebbero anche sul cittadino comune.
Ripeto ancora una volta: se anche aveste il solo sospetto che un materiale possa contenere amianto, o se doveste venire a contatto – anche accidentalmente – con materiale che lo contiene, non toccatelo. Non rompetelo. Allontanatevi subito e chiamate i VV.FF. o la ASL di competenza.
Thunderstruck