Bertolaso e i fantomatici 2000 euro

Tanto per non farci mancare nulla...

Di questa storia hanno già parlato in tanti, ma sono quelli di FACTA per primi ad aver spiegato le cose, con un articolo che titola:

NESSUNA STIMA INDICA CHE LO STATO SPENDE 2.000 EURO PER OGNI PAZIENTE COVID-19

e il nostro collega David Puente su Open, ma evidentemente non tutti lo leggono e seguono visto che continuate a segnalarcela costantemente. Ammetto che io quando l’ho vista girare ho sempre risposto che si trattava di una sciocchezza senza bisogno di fare alcun fact-checking. I soldi non crescono sugli alberi e in Italia la sanità è gestita a livello regionale. Le Regioni non hanno denari da regalare (o meglio: quelle bene amministrate non hanno soldi da cacciare via, le altre li hanno, a scapito di altri servizi però).

Ma evidentemente questo non basta, ci vuole un articolo.

Le parole di Bertolaso verrebbero da un’intervista pubblicata il 20 ottobre su Libero, uso il condizionale perché sappiamo bene come sia facile travisare le parole di qualcuno o addirittura inventarsele del tutto. Ma il fatto che Bertolaso non abbia smentito pubblicamente mi fa pensare che quelle siano davvero le parole che ha usato. Nell’intervista si legge:

Gli ospedali italiani dovrebbero alleggerire prima possibile i loro reparti Covid e distribuire i malati per curarli meglio. Spesso ciò non avviene per ragioni economiche: il drg (Diagnosis related groups: il sistema di retribuzione degli ospedali per ogni attività di cura, ndr): riconosce 2.000 euro al giorno per ogni paziente di Covid-19. Un ospedale con 100 malati di Covid in reparto riceve dalla propria Regione, e quindi dallo Stato, 200.000 euro quotidiani. Come si può pensare che spontaneamente i vari ospedali si privino di malati di Covid per mandarli altrove?».

È vero che esiste il DGR, in italiano ROD, ovvero Raggruppamento Omogeneo di Diagnosi, ed è vero che sulla base dei certificati di dimissione dei pazienti gli ospedali inviano alla Regione un rapporto dettagliato che include sintomi e motivi del ricovero, e che la Regione invia il tutto al Ministero della Salute che sulla base di quei dati l’anno dopo emetterà fondi e rimborsi. Ma il “listino” italiano risale al 2012, non ha quindi alcuna voce “Covid-19” e i dati raccolti da FACTA riportano che un paziente costa agli ospedali tra i 700 e i 1400 euro al giorno, dipende se è in terapia intensiva o meno. I duemila euro di Bertolaso non trovano riscontro in nessun decreto o “listino prezzi”. Da dove Bertolaso abbia ricavato quel dato è un mistero, ma, come sempre, è chi fa l’affermazione a doverla dimostrare. Bertolaso non ha dimostrato alcunché e le indagini di due fact-checker hanno già portato ad altri numeri. In mancanza di ulteriori prove da parte dell’ex capo della Protezione Civile classifichiamo la sua affermazione come infondata, lasciando il beneficio del dubbio se sia stata fatta in buona fede o meno.

 

Non credo di dover aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it

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