Biden, Fusaro e l’attacco alla Siria

Ci avete segnalato, su più siti, la notizia cavalcata da Diego Fusaro e da lui ripresa nel suo spazio sulla solita Radio Radio:

Biden mostra il suo vero volto: Siria invasa da elicotteri d’attacco e caccia USA nel suo primo giorno di mandato

Il turbofilosofo usa come fonti del suo articolo testate a noi già note, testate come l’Antidiplomatico o Il Sussidiario.

Le cose staranno come ci raccontano?

O forse c’è qualcosa in più da dire? Fusaro purtroppo non è noto per la sua capacità di discernere le fonti, pertanto ho ritenuto interessante andare a dare un’occhiata.

La prima cosa da mettere in evidenza è che, come abbiamo detto più volte, non bisogna mai fidarsi di voci che arrivano solo da una parte. In casi come i conflitti tra Israele e Palestina, Siria e Israele, conflitti dove sul territorio ci sono pochissimi osservatori internazionali mentre è pieno di agenzie di stampa controllate dalle diverse fazioni, risulta complesso capire dove stia la verità. Quindi fare quello che hanno fatto Antidiplomatico, Sussidiario e Fusaro non è fare informazione, ma abbracciare la narrazione di una delle parti, in questo specifico caso quella siriana. Fare informazione senza specificare questa premessa è grave, significa avere una fazione per cui si fa il tifo, rendendo inaffidabile qualsiasi cosa si dirà dopo.

La narrazione in questo caso vede in Biden il cattivo, che il primo giorno di mandato ha subito chiesto alle truppe americane di entrare in Siria, contrapposto (senza nemmeno bisogno di nominarlo) a Trump, l’antagonista buono che mai ha mosso l’esercito durante il suo mandato.

Sarà davvero così?

Come potete vedere nell’immagine qui linkata, il 17 dicembre 2020 alcuni carri armati con bandiera americana erano stati fotografati sulla strada della città siriana di al-Jawadiyah, accolti da bambini abbastanza tranquilli. Il 17 dicembre 2020 Trump era ancora presidente degli Stati Uniti, come mai Fusaro non ha dato la notizia anche allora? Cosa gli ha impedito di parlarne spiegando che erano carri armati inviati da Trump e non da Biden? Non lo so. Fatto sta che quelle immagini risultano su svariati siti con questa specifica descrizione:

DELIL SOULEIMAN / AFP Children gesture as US troops patrol in their military vehicles on the roads of the Syrian town of al-Jawadiyah and meet the inhabitants, in the northeastern Hasakeh province, near the border with Turkey, on December 17, 2020.

Basta andare sulla pagina Getty Images di Delil Souleiman per trovare altre foto di carri americani in Siria, foto che risalgono a gennaio 2020, ma anche a febbraio, marzo sempre con Trump presidente. E dopotutto sarebbe bastato leggere le cronache italiane sul conflitto siriano, infatti solo per fare un esempio su Repubblica, a settembre 2020, si leggeva:

Gli Stati Uniti hanno intensificato la presenza militare in Siria dopo che una serie di schermaglie con le forze russe ha aumentato le tensioni nella regione.

Chi c’era a presiedere gli Stati Uniti? Sempre lui, Donald Trump. Ma a Fusaro parlare male di Uncle Donald evidentemente dispiace, come dispiace alla redazione di Antidiplomatico. Quindi ben venga cavalcare l’agenzia di stampa Sana, agenzia che ricordiamo è quella statale siriana, il che significa che ogni cosa che riporta è stata approvata dal governo in carica. Non proprio la fonte migliore a cui abbeverarsi senza mettere in campo almeno un pochino di spirito critico, non trovate? Ma per alcuni le fonti (e i fatti) non contano, basta che dicano quello che vogliono sentirsi dire.

Io non so se sia vero che sono arrivati quaranta nuovi mezzi armati americani in Siria, lo dice un’agenzia governativa siriana che ha interesse che lo crediamo e che ci indigniamo con l’attuale amministrazione degli USA. Prendere per oro colato quanto riportano è sbagliato, semplicemente perché come vi ho mostrato di mezzi americani in Siria se ne sono mossi anche durante tutto il corso del 2020 sotto la presidenza di Donald Trump, quindi come minimo mancano dei pezzi.

Sostenere diversamente è da bugiardi.

Non credo di poter aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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