Il bimbo autistico a cui viene tolto il microfono

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I bimbi vanno sempre difesi, sono innocenti prima di tutto, le uniche colpe magari sono di avere genitori incapaci di educarli, ma a priori sono tutti innocenti fino ad una certa età. Però un conto è difendere i bimbi, un conto è fare sano sensazionalismo senza aiutare minimamente a fare passi avanti nel campo della corretta informazione.

È il caso del video che tante pagine stanno diffondendo da qualche giorno, dove si vede una maestra strappare via il microfono a un bimbo (che ci spiegano essere autistico nei commenti allo stesso) che sta per dire qualcosa al pubblico.

Il video che circola ha fatto indignare tantissime persone. Ma è solo lo spezzone di un video molto più lungo che è possibile vedere qui, sono quasi 13 minuti di bimbi che recitano per il saggio della scuola il racconto dei padri fondatori americani:

È vero, alla fine la maestra toglie il microfono al bimbo, ma in quei 12 minuti il bimbo compare altre volte.

Al minuto 6:03 già parla al microfono, gridando I’m gonna run, scappo (è vestito da tacchino, stanno parlando del giorno del Ringraziamento, non è il giorno migliore per un tacchino negli States), al minuto 7.17 il bimbo torna a parlare al microfono, thanksgiving thanksgiving, che da il LA al resto dei bimbi che gridano gioiosi Thanksgiving thanksgiving. Al minuto 8:13 sempre lui: Ouch ouch ouch, è nel coro, canta, magari non intonatissimo, ma canta con gli altri. Poi al minuto 12:33, dopo che due bimbi hanno salutato il pubblico, una maestra si alza e prende il microfono dall’asta proprio mentre il bimbo ci si avvicina, lo spettacolo è finito, senza rendersi del tutto conto che Caleb (questo il nome del bambino) è pronto a dire qualcosa, evidentemente non in copione.

Questo ultimo segmento è l’unico che sta girando viralmente.

Sia chiaro, non c’era nulla di male a lasciare parlare il bimbo, ma lo spettacolo ha chiaramente un copione, ogni bimbo ha delle battute da dire, il nostro tacchino ne ha avute tre, più della maggior parte degli altri bimbi. È stato persino migliore della maggior parte dei suoi compagni, che senso avrebbe per la maestra fare un gesto di stizza nei suoi confronti? Non ha senso, e lo stesso bimbo a parte un “No” non sembra lamentarsi più di tanto. Lui è un bimbo autistico, ma mi sembra molto più in gamba del suo sciocco padre, che sul mini episodio ha deciso di fare da accusatore, giudice e giuria, colpevolizzando la maestra di qualcosa che nell’ottica complessiva non vedo così drammatico, mentre la reazione in tutto il mondo nei confronti dell’insegnante è decisamente tragica, un linciaggio virtuale in piena regola.

Basta andare sulla pagina Facebook della scuola dove è avvenuto il fatto.

Siano aperte le danze

Il linciaggio è fatto in grande stile, è partita una petizione perché la maestra venga licenziata, e i commenti fanno rabbrividire. Manca solo quello che chiede la pubblica esecuzione in piazza.

Looks like her 15 minutes of fame is up. Ding, ding.

She needs to be fired. Completely unprofessional. She sure moves fast for being so fat. Put her on the unemployment line so maybe she can lose some weight.

Non sto a postarvi tutto, ma è davvero un ottimo modo per imparare nuovi termini offensivi in inglese. È però curioso notare come siano commenti per lo più di estranei ai fatti, di gente che ha visto solo un video breve, 12 secondi, gli ultimi del lungo video che vi ho postato poco sopra. Tutti hanno la bava alla bocca solo per quei brevi 12 secondi. Cosa ne penserebbero se si rendessero conto che Caleb è quello che ha avuto più tempo sul palco? Con più battute? Cosa direbbero se si rendessero conto che per la maestra quei 12 minuti sono un’agonia, che gestire genitori e bambini durante uno show con copione non è tra le attività più rilassanti?

Io vorrei che ci rifletteste sopra un momento. Che vi domandaste perché il sito dove avete trovato la versione breve del video ha scelto di non fare alcuna verifica, perché non vi è stato fin da subito mostrata la versione estesa, perché è così bello istigare al linciaggio mediatico di una persona basandosi su informazioni incomplete? Non vi è bastata la Cantone?

Volete linciare qualcuno? Bravi eh… Mi dispiace se ne sentite il bisogno, probabilmente non siete particolarmente soddisfatti della vostra vita.

Il buon David Puente ha appena pubblicato un pezzo sulla stessa storia, non l’ho ancora letto, ma so che sarà scritto ottimamente con tutte le ricerche che ho scelto di non fare ritenendole un lavoro in più, ma vi rimando al suo pezzo per ogni ulteriore approfondimento.

maicolengel at butac punto it

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