Blondet, la proteina spike e le fonti…

...Bridle, Moloney e Hodkinson!!!

Ci avete segnalato un tweet che sta circolando tradotto in italiano anche grazie al blog del solito Maurizio Blondet. Il 30 maggio 2021 Blondet difatti ha pubblicato un articolo dal titolo:

Un grave errore sulla Spike

Articolo che comincia con queste parole:

“Un grosso errore… pensavamo che la proteina spike fosse un ottimo antigene bersaglio… non una proteina patogena… stiamo inavvertitamente inoculando alle persone una tossina, può causare danni cardiovascolari, infertilità”. Prof. Byram Bridle, Immunologia virale Uof Guelph

Che arrivano da questo tweet in inglese:

Il tweet è scritto da un account chiamato Dottor Peter Moloney Foundation (mai sentito prima) e riporterebbe una citazione di tal Prof. Byram Bridle, anche lui mai sentito prima. Chi sono questi due soggetti? Partiamo dall’autore della frase.

Byram Bridle, Viral Immunology Uof Guelph

Il dott. Bridle esiste, è un professore associato dell’Università di Guelph, scettico sui vaccini sin da giugno 2020, fervido sostenitore del fatto che siano stati messi in circolazione senza la dovuta sperimentazione. Alex Pierson che lo intervista è una radiocronista canadese, anche lei discretamente scettica, anche lei ha contribuito alla disinformazione sulla pandemia intervistando vari soggetti come lo stesso Bridle. Alcuni canadesi, quelli più razionali, hanno persino dedicato un intero sito alle affermazioni pseudoscientifiche del Prof. Bridle. Un sito che porta il suo nome, dove vengono smontate tutte le sue allarmistiche affermazioni, incluse quelle riprese da Blondet sul suo sito. Ovviamente, come tutte le fonti che vi riportiamo, anche questa è completa di bibliografia scientifica a supporto dei vari debunk che vengono fatti, inclusa l’affermazione ripresa da Blondet.

BRIDLE’S CLAIMS
“… we never knew the spike protein itself was a toxin and was a pathogenic protein. So by vaccinating people we are inadvertently inoculating them with a toxin …”

Che viene smontata così:

There is no spike protein in the mRNA vaccines:

  • absolutely nothing has changed with respect to our understanding of the incredible safety and efficacy of the COVID-19 vaccines – they are our best tools to fight the COVID-19 pandemic.
  • there are no peer-reviewed publications (or data, or pre-prints) which support Bridle’s claims.
  • all of the data Bridle claims to have “revealed” have been publically available for months.

Che tradotto:

Non ci sono proteine ​​spike nei vaccini mRNA :

    • non è cambiato assolutamente nulla rispetto alla nostra comprensione dell’incredibile sicurezza ed efficacia dei vaccini COVID-19: sono i nostri migliori strumenti per combattere la pandemia di COVID-19.
    • non ci sono pubblicazioni (o dati o pre-print) sottoposte a revisione paritaria che supportino le affermazioni di Bridle.
    • tutti i dati che Bridle afferma di aver “rivelato” sono stati pubblicamente disponibili da tempo.

L’altra cosa da raccontare è che al dr Bridle erano stati assegnati 230mila dollari canadesi a maggio 2020 come fondo iniziale per lo studio di un vaccino contro la COVID-19, soldi che dovevano servire a testare quattro possibili vaccini che erano già stati prodotti dal laboratorio della sua università. Fondi che ovviamente non vengono rifinanziati se gli altri vaccini in circolazione funzionano.

E con Bridle abbiamo finito.

Passiamo all’altra fonte scelta:

Dr. Peter Moloney Foundation

Il Dottor Moloney era un chimico canadese, nato nel 1891 e morto nel 1989. Secondo un autorevole sito canadese dedicato alla scienza è stato il primo a purificare l’insulina, non colui che l’ha scoperta, ma colui che ha mostrato come purificarla dall’acido benzoico. Come detto è morto nel 1989, il profilo Twitter che condivide roba a suo nome non è chiaro da chi sia gestito. Fanno riferimento a un sito web, DrPeterMoloney.com, aperto nel 2008, praticamente senza contenuti se non quattro articoli in croce dove si chiede maggior riconoscimento per il Dr Moloney e una raccolta fondi che ha raggranellato l’immane cifra di 20 dollari canadesi su un totale di 12mila, richiesti per la realizzazione di un documentario sulla vita dello scienziato. Il sito non totalizza sufficienti visite per avere statistiche su Alexa, oserei definirlo defunto da tempo, l’ultimo contenuto inserito risale a dicembre 2018. Ma il profilo Twitter lavora molto, pur avendo poco più di 5mila follower, è aperto da agosto 2013 e diffonde antivaccinismo, attacchi al governo canadese, attacchi all’OMS e varia disinformazione sulla pandemia.

Il sito oltretutto mischiava pericolosamente religione e scienza sin dalla home page.

Scienza, Fede, Compassione – scoprite il Dr Peter Moloney

Non trovo tracce che la “fondazione” esista per davvero, credo sia solo un nome altisonante scelto per il profilo Twitter per darsi un tono. Nel sito non c’è traccia dell’eventualità che esista una vera fondazione che cura la memoria dello scienziato, di cui oltretutto a parte la paginetta riportata su Science.Ca non è che si trovi granché in rete. Su Wiki solo la versione in lingua tedesca parla di lui, con quello che potrebbe sembrare quasi un copia e incolla dalla pagina canadese.

Dr. Roger Hodkinson

Sempre nel suo articolo Blondet fa riferimento a un altro scienziato, tal Roger Hodkinson, intervistato dalla giornalista indipendente canadese Taylor Hudak (anche lei come Alex Pierson smaccatamente antivaccinista, negazionista e oppositrice del governo canadese).  Il dottor Hodkinson è un medico canadese, da cui il suo stesso Ordine in qualche modo prende le distanze con una comunicazione fatta il 20 novembre 2020. Hodkinson a novembre 2020 sosteneva la teoria che la COVID-19 fosse una falsa pandemia, che la malattia fosse non più grave di una normale influenza. Solite cose che abbiamo sentito ripetere a pappagallo da altri, cose a cui evidentemente crede anche Blondet, altrimenti perché condividere il parere di un negazionista? Le parole di Hodkinson erano state demistificate dall’ottimo servizio di Associated Press a dicembre 2020.

Concludendo

Abbiamo un virologo con qualche conflitto d’interessi che da giugno 2020 attacca i vaccini prodotti da altri che non siano i canadesi, e lo fa usando fatti già demistificati da altri. Poi abbiamo un profilo Twitter gestito da anonimi che da anni hanno chiaramente mostrato il loro credere ad affermazioni pseudoscientifiche. E infine un anziano patologo che si è dimostrato inaffidabile, demistificato sia dal suo stesso Ordine di appartenenza che dai fact-checker di una delle più grosse agenzie di stampa mondiali. Io comprendo benissimo che si possano avere dubbi e scetticismo, e capisco che Blondet (pur rientrando in una fascia a rischio per l’età ormai avanzata) si preoccupi della propria salute e di quella di coloro che lo seguono. Ma se si riportano affermazioni di terzi andrebbe attentamente analizzato il loro profilo scientifico per capirne l’autorevolezza e affidabilità e al lettore finale sarebbe il caso dare tutte queste informazioni, starà poi a lui decidere se fidarsi dell’intervista radiofonica a un immunologo mai sentito nominare finora o dare ascolto al parere della massima autorità sanitaria (l’OMS) che raccoglie il consenso della comunità scientifica internazionale.

Non credo di poter aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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