BONOFA e CLUB7

AGGIORNAMENTO DEL 31 MAGGIO 2016

Poco dopo aver aperto BUTAC mi fu segnalata BONOFA/CLUB7, e ci scrissi un piccolo articoletto. Non sapevo ancora come scrivere nella maniera corretta senza rischiare denunce. Avevo usato troppe volte termini diffamatori e difatti qualche settimana dopo la pubblicazione del mio iniziai a ricevere minacce legali.

Ero inesperto e mi feci spaventare dalle stesse, sentendomi costretto a eliminare l’articolo in questione, lasciando al suo posto le poche righe che trovate qui sotto:

Dopo aver ricevuto diffida da parte di un non ben precisato funzionario a nome di BONOFA AG, la redazione di BUTAC ha deciso di provvedere all’oscuramento dell’articolo “BONOFA e CLUB7”. L’articolo in questione verteva a indagare semplicemente su alcuni punti oscuri nella vicenda.

Come già accaduto in passato, la nostra azione è stata eseguita per mero titolo di cortesia. L’oscuramento dell’articolo non costituisce in alcun modo il riconoscimento di diritti in capo ai richiedenti. Ci scusiamo con i lettori per il disservizio generatosi.

La redazione non crede di dover aggiungere altro e rinnova il suo dispiacere, ma sapete com’è… Bufale un tanto al chilo non è altro che un blog a collaborazione volontaria, chi vi scrive lo fa a titolo gratuito. Difficilmente potremmo permetterci le spese legali!

Sono passati due anni e mezzo, abbiamo nel frattempo ricevuto altre minacce legali, siamo cresciuti, ci sentiamo più scaltri. Ma la cosa più interessante da notare è che in questi due anni qualcuno su questi soggetti ha indagato.

bonofa-arrested

E in un paese come la Germania, abbastanza civile evidentemente, sono stati emessi 126 mandati di perquisizione, e sono stati emessi mandati d’arresto per i tre che guidavano questa “geniale” operazione finanziaria.

Quindi a distanza di due anni e mezzo finalmente possiamo dire che avevamo ragione, Bonofa non era un sistema facile per guadagnare, almeno non per gli iscritti, era un classico MLM come ne vediamo tanti girare. Ritengo pertanto corretto riportarvi quanto era stato scritto a suo tempo, epurato magari dei termini più forti (che la diffamazione in Italia è cosa complessa da giudicare).


Il Multi Level Marketing o piramidale, o schema Ponzi, non smette mai far parlare di sé, chiude una compagnia ne aprono altre 10…e giusto ieri mi è stata fatta conoscere BONOFA la nuova frontiera del MLM!

Ovviamente come sempre in questi casi l’opera di epurazione sul web è sistematica, quindi prima di lanciarsi sul territorio italiano ed europeo hanno fatto si che una semplice ricerca su google porti a pochissime informazioni aggiuntive…

 Ma basta scavare un pochino e saltano fuori i primi clienti scontenti, le prime avvisaglie della sòla…
Un debunker libanese era stato ad una presentazione del MLM qualche tempo fa identificando la compagnia come tedesca (ma risulta in realtà avere sede in Lichtestein…almeno fossero stati in Germania uno potrebbe sperare nella giustizia tedesca…ma nulla)…le sue impressioni da me tradotte:
  • Questo è un altro schema piramidale che ricopia il funzionamento di GMI (GoldMineInternational) integrato con negozi online e giochi e app…GoldMine ha avuto successo nelle università pur essendo etichettato come TRUFFA da diversi stati.
  • Chi è dietro la piramide sa che si tratta di SCAM, ed è per questo che si preoccupano attentamente di eliminare le proprie impronte online. Sia su Google che su Bing hanno fatto pulizia, se digiti Bonofa (in Libano Bonopha) o Club7 (Cube7) insieme alle parole scam o review tutti i risultati che saltan fuori per primi sono scirtti e redatti da membri della piramide o direttamente dai creatori della truffa….nulla è lasciato al caso
  • Bonofa ha sede in europa, ma in tanti paesi il marketing piramidale è vietato, quindi cercano adepti un po’ ovunque sull’onda dei primi iscritti contano in poco tempo di far su molti soldi e chiudere baracca e burattini…
  • Come per altre truffe similari i tuoi soldi vengono convertiti in “punti” che una volta conclusa la cosa non hanno più alcun valore collegato a della vera valuta, quindi è velocissimo far svanire i tuoi punti o azzerarne il valore, visto che valgono e funzionano solo sul circuito BONOFA.
  • I punti si ricevono non solo in cambio di soldi, ma anche di atteggiamenti (quindi più tu scriverai bene di BONOFA o ne parlerai bene più comPoints riceverai…sistema come un altro per fregarti, chi non ha tempo di starci dietro vedrà il suo monte COMpoints rimanere sempre stabile mentre altri che hanno magari investito di meno ma non han nulla da fare spammeranno in giro ricevendo in cambio punti. La differenza è che tu ci hai messo soldi veri…
  • In teoria è come se fossi un socio di un azienda, in pratica però non hai nulla che attesti il tuo esserne socio.
Come tutti i MLM il sistema alla fine premia solo i fondatori e rarissimi tra i primi iscritti dopo di loro, tutti gli altri la pigliano nel cosiddetto deretano.
Insomma se proprio dovete i soldini che chiedono per l’iscrizione spendeteli in gratta e vinci, le possibilità di diventare ricchi sono quasi le stesse (praticamente inesistenti)!

A luglio erano in Libano, a ottobre 2013 in Turchia, ora sono in Italia, quanto prima che vengano arrestati?

Se avete amici che v’invitano a queste cose RIFIUTATE SEMPRE, o se scegliete di andarci fatelo CONSAPEVOLI che si tratta di una truffa uguale a se stessa che si ripete da svariate decina d’anni!La cosa buffa è che su siti in difesa dei consumatori americani nei commenti appaiono tantissimi clienti soddisfatti di BONOFA, ma appena qualche admin chiede loro di dimostrare i fatti svaniscono nel nulla…

Sarei curioso sapere cosa ne pensano i tanti che mi hanno scritto in maniera poco carina sulla questione, i tanti che difendevano la società BONOFA, incluso l’avvocato che mi diffidò dal tenere online l’articolo. Oggi che gli investigatori in Germania hanno dimostrato che era una truffa come si sente questa gente? In particolar modo, l’avvocato che si è prestato a diffide a destra e a manca non si sente un filino complice dei tantissimi che sono stati truffati in giro per il mondo? Sia chiaro, sempre per la legge sulla diffamazione eviterò di fare il suo nome, anche se ritengo sia carino riportarvi la posta certificata con cui mi intimava la rimozione dell’articolo:

Oggetto: affermazioni diffamatorie a danno della Bonova AG
Le scrivo in nome e per conto della Bonofa AG (la “Società”). Nel sito butac.it che si appoggia nella vostra piattaforma informatica, sono riportate affermazioni gravemente lesive della reputazione della Società.
Nessuno di noi intende limitare la liberà di critica, ma affermazioni false e gravemente denigratorie come quelle riportate nel sito non sono francamente accettabili.
Fatta tale premessa, le informazioni false e denigratorie contenute nel sito sopra indicato stanno indebitamente arrecando un enorme discredito commerciale alla Società e gravissimi danni all’attività di start up che quest’ultima sta compiendo in Italia.
Fatta tale premessa, Vi intimiamo di oscurare, con effetto immediato al ricevimento della presente, dal sito così come da qualunque pagina di social networks da Voi gestiti, le informazioni false e diffamatorie contenute nel sito sopra indicato e che riguardano la Società.
In difetto, saremo costretti, nostro malgrado, a rivolgerci in via d’urgenza all’Autorità Giudiziaria nonché agli ulteriori organi competenti, salvo poi procedere nei vostri confronti per i gravi danni di natura commerciale subiti e subendi dalla Società.
Roma, lì 6 marzo 2014
Cordiali saluti

All’avvocato ho scritto giusto oggi:

Gentile avvocato,

due anni fa lei mi inviò posta certificata diffidandomi da tenere sul mio sito informazioni sulla società BONOFA. M’intimava a rimuovere un articolo che secondo il mio legale riportava solo fatti, fatti che per i lettori potevano essere importanti. Importanti perché BONOFA era una truffa, ma lei li difendeva. Io comprendo bene che lei faceva il suo lavoro, ma sarei curioso di sapere come ci si sente oggi, che i vertici BONOFA sono stati arrestati in Germania e sono stati emessi 126 mandati di perquisizione in tutta il mondo.

In questi due anni tantissimi mi hanno chiesto informazioni su BONOFA, e ogni settimana tanti cercavano il mio articolo, rimosso dopo la sua diffida, ognuna di quelle persone se ci ha rimesso soldini l’ha fatto purtroppo anche per colpa dell’intimazione che mi era stata fatta dal suo studio.
Per ricordarle le sue parole:

Nessuno di noi intende limitare la liberà di critica, ma affermazioni false e gravemente denigratorie come quelle riportate nel sito non sono francamente accettabili.
Fatta tale premessa, le informazioni false e denigratorie contenute nel sito sopra indicato stanno indebitamente arrecando un enorme discredito commerciale alla Società e gravissimi danni all’attività di start up che quest’ultima sta compiendo in Italia.

Fatta tale premessa, Vi intimiamo di oscurare, con effetto immediato al ricevimento della presente, dal sito così come da qualunque pagina di social networks da Voi gestiti, le informazioni false e diffamatorie contenute nel sito sopra indicato e che riguardano la Società.

False e denigratorie? Enorme discredito?
Beh diciamo che la polizia tedesca non la pensava come voi, e per fortuna.
Lei è conscio di esser stato usato per difendere una truffa? Ha ancora i nomi di chi erano i responsabili italiani? Perché magari sarebbe carino segnalarli uno per uno alla polizia italiana.
In attesa di un suo commento sulla vicenda,
le porgo distinti saluti
Ma sarei curioso di sapere che fine hanno fatto i soldini di Christian Gangi, Marko, MaxMil e gli altri che a distanza di tempo hanno ben pensato di cancellare i loro commenti da qui sotto, tutta gente che difendeva a spada tratta BONOFA e CLUB7, tutta gente che era spinta da coloro che oggi sono arrestati a parlare bene dell’azienda, per raccogliere più in fretta possibile più proseliti e poter così metterla nel sedere a tutti.
Non posso dire che sono felice dell’arresto della cupola di Bonofa, anche perché so bene che i responsabili italiani sono ancora a piede libero e non c’è nessuno che li sta inseguendo, anzi, saranno già dietro a prepararne una nuova di truffe, e voi continuerete a cascarci. Tanto evidentemente il sistema legale è spinto più a difendere i truffatori dei truffati.
È da tempo che piccoli gruppetti di soggetti senz’etica e morale scrivono in toni diffamatori sul mio conto, una frase che usano spesso è questa:
Indagini in corso dalle procure di Bologna e Firenze stanno esaminado quando sia il danno economico che gli autori, uno identificato come Michelangelo Coltelli, hanno causato a diverse aziende – al solo scopo di fare soldi con la diffamazione.
Si è vero, ci sono aziende a cui ho causato danni, qualcuna forse mi ha anche denunciato per davvero (anche se ad oggi pur essendo facilmente identificabile non sono stato raggiunto fisicamente da alcuna denuncia), sono fiero d’aver scritto questi articoli, l’ho fatto sempre e soltanto per mettervi in guardia da truffatori e arrivisti che non hanno alcuna etica e che mettono in piedi società “straordinarie” per farvi prendere sòle immense.
Giusto la settimana scorsa sono stato alla postale a segnalare una di queste, sono italiani, legati anche a personaggi famosi, e con probabili legami con la criminalità organizzata. Non me la sento di scrivere di loro, quello che ho trovato nei due mesi d’indagine fatta mi ha spaventato, ma so che la truffa che è in atto proprio in questi giorni porterà nelle tasche di lor signori cifre che vanno dai 90 ai 180 milioni di euro, hanno già oltre 90mila proseliti che li difendono a spada tratta, il giochino delle scatole cinesi è già scattato, e continueranno ad uscirne puliti, perché in Italia evidentemente non c’è interesse a fare qualcosa contro questi soggetti, troppo potenti, troppo immanicati, forse troppo collusi.
Ma ricordatevelo sempre, se vi offrono affari incredibili, NON CASCATECI, proprio perché sono incredibili la truffa è dietro l’angolo!
maicolengel at butac.it
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