Brogli elettorali? Ma mi faccia il piacere…

broglielettorali

Questa sbufalata qui sotto non è di BUTAC, ma ribloggo un pezzo che un nostro follower ha pubblicato sul suo blog e ha rigirato anche a noi perché fosse letta da altri! Quindi grazie a Luciano Damico per la debunkata sui brogli elettorali, siamo d’accordo che la cosa debba avere maggiore visibilità visto che in meno di 24 ore sono molte le pagine  che stanno gridando allo scandalo elettorale!

Questa è bellissima, gente…

Gira su Facebook un’immaginetta fatta in due secondi netti su Paint secondo la quale ci sarebbero stati dei brogli ai danni del Movimento 5 Stelle da parte del PD con la complicità di un’azienda americana di nome Scytl, “colpevole” di dover gestire il conteggio dei voti e, a detta dell’immaginetta di Paint, coinvolta in brogli elettorali negli USA.

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Sarà proprio così? Vediamo.
Scytl, a detta del suo sito web, è un’azienda spagnola con sede a Barcellona. Ha una sede negli Stati Uniti e una in Messico, vero, ma la sede centrale è a Barcellona. Vado su Wikipedia e rimango stupito: Barcellona è in Sicilia. Allora Scytl è PVRA RAZZA ITALIOTA!!!1!ONE! Quel “Pozzo di Gotto” non conta. Cazzate a parte, Scytl non è americana. Punto.
Il sito della compagnia contiene anche la lista dei clienti, tra cui figurano numerosi Stati degli USA, alcune istituzioni europee e l’Unione Europea stessa. Non vi è traccia della Repubblica Italiana, nemmeno a cercarla col lumino. Incuriosito, clicco sul link che porta alla pagina dell’EU e do una lettura ai servizi che Scytl le ha offerto.
Ora, non sarò tutta quest’arca di scienza, ma il mio lavoro so farlo abbastanza bene e questo presuppone il capire benino l’inglese. Sul sito di Scytl non vi è semplicemente traccia di niente di ricollegabile alle elezioni europee appena svoltesi.
Abbiamo, in ordine:

  • una piattaforma virtuale (parrebbe una specie di social network) per facilitare la collaborazione a distanza tra membri del parlamento;
  • un servizio per facilitare la comunicazione tra la società civile e i rappresentanti eletti. Lo Yahoo Answers dell’EU, in pratica;
  • un sistema per rendere più flessibile la presa di decisioni riguardanti l’educazione universitaria europea nel suo complesso;
  • un sistema elettronico di riconoscimento per i cittadini dell’Unione Europea che vivono al di fuori del proprio stato di origine (carta d’identità elettronica, anybody?);
  • un coso che non si capisce bene cos’è perché è scritto tipo supercazzola maperò se fai una ricerchina su Google di dieci secondi netti capisci a cosa serve e capisci anche che non c’entra un ca**o con le elezioni.

Riferimenti al conteggio dei voti, in Italia o nel resto d’Europa: zero.
 
Passiamo ora alla cosa più interessante: i famigerati “brogli negli Stati Uniti”. Per dirla in poche parole: non esiste nulla su Internet che parli di alcun broglio. Addirittura in un articolo si parla senza mezzi termini di complottismo riguardo al fatto che “gli stranieri prenderanno il sopravvento della politica americana”. Per ulteriori chiarimenti, vi rimando a questo articolo su Real Clear Politics.
 
In definitiva, caro boccalone, smettila di fidarti di immaginette trovate su Facebook.
Ma non preoccuparti. Ti voglio bene lo stesso. Minoreditré.