Bruschette all’aglio – Deliri di un giovane medico

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L’aglio (Allium sativum L.) è sempre al centro di accesi dibattiti. Lo mettiamo sulla bruschetta? Il popolo si divide e partono le diatribe.
Ma non è dell’aspetto sociale di questa pianta di cui voglio parlarvi. Vorrei soffermarmi sulle potenziali capacità curative dell’aglio. Per l’occasione parto da un articolo, una perla trovata su CaffeinaMagazine dall’invogliante e sgrammaticato titolo:

L’antibiotico naturale più miracoloso di sempre (che funziona davvero) si fa in casa. Ecco come

Non l’ho tagliato, il titolo è proprio così. Ma ancora meglio è il resto dell’articolo.

La terribile influenza che gira da un po’ ha colpito anche voi? Tirate un sospiro di sollievo, esiste un rimedio naturale per sconfiggerla. Si tratta di un vero e proprio antibiotico, si chiama Super Tonic ed è stato ideato dal dottor Schulze. Pare sia una bevanda miracolosa che, già 24 ore dopo l’assunzione, risolverebbe i problemi. Quando prenderla? Appena si avvertono i primi sintomi; se invece l’influenza ha già preso piede, se ne consiglia l’assunzione 2 volte al giorno, 2 cucchiaini la mattina e 2 la sera. Ecco come preparare questo antibiotico in casa. 

Bene, abbiamo trovato la cura all’influenza, i vaccini non serviranno più, siamo liberi! E invece no. In realtà siamo di fronte all’ennesimo esempio di cattiva informazione.

Procediamo con ordine: l’aglio al suo interno contiene un amminoacido non proteinogenico – non si trova nelle proteine – chiamato alliina. Questa molecola viene prodotta dalla pianta come sistema difensivo nei confronti dei parassiti ed è il motivo del suo caratteristico odore. Quando schiacciamo l’aglio, l’alliina viene rilasciata dai vacuoli ed entra in contatto con un enzima che si chiama allicinasi; l’enzima porta alla formazione di vari composti intermedi fino alla formazione dell’allicina.

Questa molecola viene studiata da molto tempo per alcuni presunti effetti antibiotici, antivirali e antifungini, oltre a una presunta capacità di ridurre i livelli di colesterolo circolante. La scienza medica si è molto appassionata a questa molecola portando avanti differenti studi per osservare la sua reale efficacia. Purtroppo si è scoperto che l’effetto contro il colesterolo non sussisteva, mentre ancora si procede ad indagare l’efficacia degli altri effetti sopra citati.

Le ultime ricerche hanno dato un buon riscontro nell’utilizzo dell’allicina come antibiotico. La speranza è di poter utilizzare la molecola contro lo stafilococco aureo meticillina-resistente, uno dei grandi crucci della medicina ospedaliera e segnale di un problema che sempre più grave, ovvero la resistenza agli antibiotici.
Dal punto di vista della capacità antivirale, invece, non ci si può ancora esprimere con certezza, come riportato da un pubblicazione del 2014 della Cochrane Library chiamato Garlic for the common coldIn questo caso, tutti gli studi analizzati non sono validi a causa di errori e mancanze nella strutturazione dei trial clinici, eccetto in un caso. Nel caso dello studio preso in considerazione, si è avuta una effettiva differenza tra il gruppo trattato con l’aglio e il gruppo trattato con placebo. Nel primo gruppo infatti si è osservata una diminuzione dell’incidenza dell’influenza, ma come mettono in evidenza gli autori dello studio, si tratta di un solo studio molto limitato e da esso non si possono ancora trarre conclusioni sull’argomento. Divertente come nel gruppo trattato con l’aglio si siano registrati come effetti collaterali problemi di cattivo odore del sudore.

Ho voluto usare l’esempio dell’aglio per far capire un problema ben più grande e complesso. Da un lato abbiamo alcune ipotesi, che vengono testate da molti anni per capire quali di esse siano realmente efficaci e possano essere utilizzate. Dall’altro, abbiamo sempre le stesse ipotesi che vengono innalzate a certezze e abusate per lo scopo del furbo di turno. In questo caso abbiamo un piccolo articolo insignificante come quello di CaffeinaMagazine, pubblicato apposta per attirare allocchi sulla pagina cavalcando la moda delle cure alternative. Come si può capire bene, si fa in fretta da qui ad arrivare a cose ben più gravi.

Si parte con una ricetta alternativa per curare l’otite, si scende sempre più nei meandri della medicina alternativa e alla fine i nostri figli si ammalano di morbillo. Si arriva al caso di una naturopata che consigliò di sostituire l’insulina con delle vitamine per la cura di una ragazza di 16 anni ammalata di Diabete Mellito di tipo 1. Dopo poco la ragazza è deceduta e il suo caso, come molti altri poteva essere evitato.

Ognuno però può fare qualcosa per evitare questo genere di cose. Basterebbe capire che i millantatori non devono essere alimentati. È sano e giusto informarsi sui corretti stili di vita, ma bisogna capire che non tutti i consigli vanno presi per buoni. L’unico reale strumento che si può avere per capire quali vadano seguiti è un cervello istruito e consapevole di quello con cui sta avendo a che fare.

Leggete, informatevi, spendete soldi e tempo per la vostra cultura, perché è un arma che può aiutare voi e le persone che vi sono vicine.

PA