Il poliziotto che lancia una pietra

FOTOVERA-POLIZIOTTO

Ieri pomeriggio mi è stata segnalata questa sequenza di fotografie che vedete qui sotto, invece che analizzarla da solo mi sono sentito coi colleghi Vigilanti Digitali e abbiamo verificato i fatti insieme.
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Il testo che le accompagna è molto chiaro in merito:

FATE GIRARE! Napoli, corteo contro Renzi. ai poliziotti non bastavano il manganello, gli idranti, i lacrimogeni sparati ad altezza uomo. hanno raccolto sassi e li hanno tirati sui manifestanti. Non c’è niente da fare, in Italia non perdono mai il vizio. ora capite perché la polizia e il Governo Renzi non hanno voluto mettere i codici identificativi sulle divise, come nel resto d’Europa?
e poi i violenti e i delinquenti sarebbero i cittadini che protestano!

La foto è vera, l’abbiamo analizzata con attenzione e non è una foto manipolata, è stata scattata probabilmente con un tele a quanto mi spiega Sandro Martone di Bufale e Dintorni, ed è poi stata ripulita. Sembra che il primo a condividerla sia stato un utente Facebook, probabilmente autore dello scatto. Anche se dal suo profilo ha solo pochi like e condivisioni.

Ma nelle altre pagine che l’hanno ripresa le condivisioni iniziano a fioccare. Come le segnalazioni. Il fatto che il campo dell’inquadratura sia così ristretto non permette di vedere altri particolari, se non il jersey in plastica ribaltato e i due soggetti in primo piano, oltre al braccio e al pugno del poliziotto che si appresta a lanciare quella che sembra una pietra rettangolare.

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Quindi la foto è reale, ma dove e quando è stata scattata? Con David Puente ci siamo messi a girare le gallerie che mostrano i tafferugli a Napoli, tra il corteo di protesta contro il governo e i poliziotti.

Ce ne sono tante in rete, ma quella di Repubblica è stata quella risolutiva:

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Il punto e quello e guardando le altre foto della galleria si vede ancora il poliziotto con camicia chiara e casco che compare a fianco del lanciatore.

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Insieme ai soliti jersey ribaltati.

Insomma la foto non solo non è stata manipolata ma è direttamente collegabile ai fatti di Napoli. Tra corteo e poliziotti sembra esserci una distanza notevole, ma ciò non toglie che non è bello vedere un membro delle forze dell’ordine agire in questa maniera. Purtroppo ho visto da vicino svariate manifestazioni con conseguenti scontri e da entrambi i lati purtroppo ho sempre visto una rabbia piú simile a quella degli ultras allo stadio che a persone che manifestano per una causa e uomini dello stato che difendono l’ordine pubblico.

Vorrei che guardaste insieme a me anche il video di Repubblica:

La tensione era alta, si comincia con un trio che vuole passare dove i poliziotti gli dicono che non si può, uno dei poliziotti alza il manganello e colpisce uno dei tre manifestanti, interviene un funzionario non in uniforme che calma il poliziotto mentre il trio torna sui propri passi. In quel momento dalla parte dei manifestanti inizia un lancio di oggetti, la polizia è ancora lontana dall’essere pronta, si vede anche un lancio così contro la polizia:

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Polizia che alla fine è riuscita a disperdere la folla usando gli idranti. Si tratta di una manifestazione violenta, questo non giustifica il lancio di una pietra, la polizia deve attenersi agli ordini, e non credo sia stato dato anche quello della sassaiola. Purtroppo con un gesto del genere si vanifica l’operato degli altri, di quelli che gli ordini li rispettano, che si fanno sputare in faccia senza reagire, che vengono pagati una miseria, il tutto con in sottofondo il grido di ACAB. Non fatevi manipolare, gli errori li fanno tutti, anche i componenti delle forze dell’ordine, ma questo non deve portarci a generalizzare. Come sono convinto che tra i tanti ragazzi che erano dalla parte dei manifestanti la maggioranza non siano violenti e facinorosi lo stesso vale per i ragazzi in uniforme. Purtroppo parlare alla pancia degli italiani vale da entrambi i lati.

Butac in casi come questi vorrebbe poter non intervenire, ma il dubbio che si trattasse di una foto contraffatta è venuto a tanti. Purtroppo non lo era.

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maicolengel at butac.it