Bufale del passato e condivisori del presente

Ma perché ogni anno ricondividete questa robaccia?

Mi avete segnalato un video realizzato da un giovane che ha svariati canali di condivisione: YoutTube, Telegram, un blog, oltre ovviamente ai profili social più classici. Un giovane che “fa informazione”, o che perlomeno ha chiamato il suo blog Raffaele Palermo News.

Il video che mi avete segnalato è questo:

Ve ne riporto la parte importante, o meglio la parte che andrebbe trattata:

siamo davvero una situazione tragicomica e quello che sta succedendo in un asilo nel Nord sostanzialmente si sta abolendo a tutti gli effetti la festa del papà questo perché spiega non offendere ecco i genitori gay come viene riportato nell’articolo…

L’articolo a cui Raffaele fa riferimento è questo:

Vi ricorda qualcosa? Dovrebbe, perché quest’articolo è lo stesso da cinque anni: pubblicato da Il Giornale a marzo 2016 circola in svariate vesti da allora. Peccato che nel frattempo la notizia sia stata smentita più e più volte. Se si sceglie di aprire un canale Telegram e un blog dove si sostiene di fare informazione sarebbe il caso perlomeno verificare le notizie che si decide di condividere, o su cui ancor peggio fare un video. No? E invece Raffaele parla alle pance dei suoi follower (per fortuna pochi) senza aver fatto la benché minima verifica e senza spiegare che la notizia ha diversi anni, e che in ogni caso non è affatto come la raccontò Il Giornale cinque anni fa.

Vi riporto da un articolo de Il Fatto Quotidiano del 15 marzo 2016, subito dopo che Il Giornale aveva pubblicato il suo pezzo:

Il 24 novembre scorso siamo stati informati dai maestri che invece di passare ore a preparare i lavoretti di NatalePasquafesta della mamma e del papà i nostri figli avrebbero portato a casa dei doni più semplici e sarebbero stati coinvolti, invece, in un progetto sulle diverse etnie: nessuno ha mostrato malcontento, anche perché la festa non è stata affatto cancellata” spiega a ilfattoquotidiano.it Matteo, rappresentante dei genitori di una delle classi della scuola d’infanzia. Dove ora c’è tensione per quella che l’assessore all’Educazione del Comune di Milano, Francesco Cappelli, ha definito “montatura” e dove un gruppo di genitori chiede silenzio e rispetto: “Non vogliamo che si faccia una battaglia politica sulla pelle dei nostri figli”.

Spero che Roberto abbia letto, e che magari scelga di passare più tempo a verificare quanto pubblica sui suoi canali e meno a cercare notizie con cui indignare. A fargli compagnia ci sono comunque svariati altri soggetti che in questi giorni hanno ricondiviso il vecchio articolo de Il Giornale screenshottato. Come Adri56, che ai suoi 6mila follower su Twitter ha scritto:

 

E sono sicuro ce ne saranno altri ancora che l’hanno ritenuta meritevole di condivisione. Purtroppo viviamo in un mondo in cui i fatti non importano più a nessuno, basta che una notizia sia “credibile” perché frotte di soggetti ci si buttino sopra a pesce. È deprimente.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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