Bufale in offerta 2X1

FUFFOMETER

Eh sì, anche noi abbiamo le offerte: 2 bufale in un solo articolo!

tickets

A volte mi chiedo se certe bufale, quelle proprio più in-credibili, cioè quelle che devi proprio essere un allocco per crederci, facciano davvero male alla società, oppure non servano magari per svegliare gli uTonti dai loro sogni virtuali sui social network.

La prima bufala era a questo link di Facebook ma non essendo più accessibile vogliamo credere che i controllori del sito abbiano provveduto a bloccarne le visualizzazioni. Tuttavia abbiamo la schermata con il testo ben leggibile che vi riportiamo qua a destra.

Va da sé che basta fare un controllino sul sito del famoso parco giochi in Florida per verificare che non esiste niente di tutto questo. Zero assoluto. Nessuno ne parla. Solo alcuni siti italiani che hanno ripreso la bufala. Insomma, questo potrebbe far pensare che l’origine della bufala provenga dal nostro paese, ma la foto delle scatole impilate proviene da questo blog americano che ovviamente nulla c’entra con il parco giochi.

Prima di cliccare stupidamente su annunci fuffa, ragionate se l’offerta può essere plausibile e nel caso abbiate dubbi, fate una piccola verifica in rete. Anche così si combatte il fenomeno delle bufale circolanti che voi, che avete cliccato il “mi piace”, contribuite ad alimentare.

Il nostro motto è sempre quello: siate utenti e non uTonti.

Fuff'o meter
Il nostro speciale Fuff-O-Meter è in zona Hyper

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insulto2014La seconda bufala del giorno è sulla falsariga della precedente: sfrutta l’ingenuità (o la stupidità?) dei fruitori di Facebook per divulgare l’ennesima sciocchezza: in pratica esisterebbe un presunto “virus” o simile, che pubblicherebbe sul tuo diario di Facebook frasi offensive e insulti vari senza farteli vedere, ovvero dette ingiurie sarebbero visibili solo ai tuoi amici e non a te. Della questione se n’è già occupato “bufale.net” e come si diceva prima, basta fare un piccolo controllino in rete per misurare il proprio grado di acutezza (o ottusità) cerebrale.

Anche oltreoceano ne parlano come di una bufala.

Si tratta di una vecchia catena di S.Antonio risalente almeno a due anni fa (almeno in Italia) e periodicamente rimessa in circolazione. Nessuno però si chiede perché in questi due anni questo virus non abbia contaminato nessuno.

A volte porsi una domanda ci fa arrivare a tante insperate risposte.

Un’altra domanda che l’utente accorto si potrebbe fare leggendo le sciocchezze di cui sopra è: “Cosa significa rubare sui gruppi“? La prova che troppe persone copiano e incollano (o condividono) senza ragionare. Un comportamento che, tra gli altri risultati, ha quello di farsi passare per fessi davanti agli amici meno tonti.

Cosa possiamo fare noi di Butac per contribuire ulteriormente a stimolare la riflessione, davanti a certe notizie, e a rendere l’utente più preparato per relazionarsi con la rete?

La nostra missione non finirà mai.

Lola Fox

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