Casellati, Boldrini e Accademia della Crusca

La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati qualche giorno fa se ne è uscita con una battutona, che ha fatto sorridere i tanti che si abbeverano alla fonte delle bufale.

Alla domanda di un giornalista che le chiedeva come volesse essere chiamata ha risposto:

Chiamatemi Presidente non Presidentessa.

Scoppia l’ilarità tra le file dei suoi supporter, ovviamente la battuta vorrebbe essere una presa in giro sull’ex presidente Laura Boldrini, ma la battuta del giornalista e della presidente del Senato denota purtroppo scarsa conoscenza dei fatti.

Laura Boldrini non ha mai chiesto di essere chiamata presidentessa, mai. Il giochino però piace al punto che testate come Libero Quotidiano ci hanno fatto articoli sopra.

La Casellati polverizza Laura Boldrini: “Presidentessa? Per favore…”

Articoli che sono stati smentiti dalla stessa Boldrini:

Non ho mai chiesto di essere chiamata “Presidenta” né “Presidentessa”, ma la Presidente, come peraltro stabilito dall’ Per il vostro giornale, invece, non riesco a trovare appellativi, nè al maschile nè al femminile.

I fatti danno ragione a Boldrini, non alla nuova presidente del Senato, e nemmeno ai giornalisti di Libero Quotidiano. Onestamente io di questa polemica non mi ero minimamente accorto, che sia per la bolla in cui evidentemente vivo? Nessuno me l’aveva segnalata quando è avvenuta. Poi oggi apro un profilo social che non uso spesso  e subito mi salta all’occhio questo scambio di battute tra amici (non di quelli virtuali, ma di quelli che conosco dal vivo e ho frequentato nella vita).

Non si tratta di profili di 20enni, ma di stimati over 40, laureati, con lavori importanti, gente che dovrebbe essere capace di verificare i fatti, gente che negli anni dovrebbe avere affinato lo spirito critico al punto di rendersi conto che i fatti non stanno come narrati. Ma non importa a nessuno dove stia la verità, che tu abbia 15 o 50 anni se puoi perculare infantilmente chi non ti sta simpatico lo fai. Vedete, a me importa poco quanto si perculi un avversario politico, ma sarebbe bello che avvenisse su basi reali. Laura Boldrini ti sta antipatica, bene, dillo, che bisogno c’è di sfruttare una bufala per prenderne le distanze?

E invece tra i detrattori di Laura Boldrini una grossa fetta è convinta che l’ex presidente della Camera abbia chiesto di essere chiamata presidentessa. Una di quelle bufale che ripetute più volte diventano realtà, specie nella testa di chi non è minimamente interessato ai fatti. Immerso nel suo bias cognitivo è ben contento di poter avere un motivo in più per attaccare chi gli sta antipatico. Tutto questo a mio avviso è specchio della situazione politica italiana, dove non si fa politica ma tifo da stadio.

Per chi volesse approfondire la questione, a suo tempo si era espressa in maniera molto articolata l’Accademia della Crusca.

Non credo sia necessario aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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