CHERMORENTE2

Questa notizia da alcuni giorni sta girando sul web americano, e ovviamente è stata ripresa dalla stampa italiana, perché si sa, fare gossip è nel DNA di tantissime redazioni. Per fortuna mi pare che ad oggi la vicenda sia uscita solo su tabloid di medio-basso livello e su blog dedicati al gossip di ogni genere. Ma non so perché ho il forte dubbio che dopo che la faccenda è stata ripresa da Novella2000 il passo sui quotidiani, che cercano sempre nuovi sistemi per raccogliere lettori, possa essere breve.

La cosa mi ha incuriosito, perché è vero che sono tantissime le testate che ne parlano.

Vediamo chi è stata la prima nel 2016*:

Dying Cher’s Deathbed Tell-All: The Men!

chernationalenquirer

Ma se la sono filati davvero in pochi. Passano tre mesi e il 2 giugno 2016 Radar Online titola così:

Dying Cher Carves Up Her $305 Million Fortune — Singer ‘Knows Her Time Is Limited’

Radar online basa tutto il suo articolo su due fatti: Cher avrebbe venduto la sua casa alle Hawaii e le è stato fatto un qualche tipo di lavaggio del cervello da membri del suo inner circle.

Secret Texts Claim ‘Brainwashed’ Cher Is In Grips Of Confidant Who Wants To ‘Destroy Her’

La fonte di tutte queste indiscrezioni? Sempre Radar Online. Strano non trovate? Sono sempre i primi che le passano, e gli altri le riprendono da loro, vorrà dire che sono una testata affidabile, che verifica quanto riporta. No?

Radar Online è una testata che nasce nel 2003, poi viene rilanciata nel 2005, poi ancora nel 2006. Nel 2008 viene chiusa, tutto lo staff licenziato e assunti nuovi soggetti, che arrivano dallo Star e dal National Enquirer, due tabloid stile Daily Mail, che pubblicano fuffa a tutto spiano, basta che la gente la legga.

Dal 2009, con questo staff la testata si focalizza sul gossip. Ci possiamo fidare?

If I could turn back time

Ma aspettate un secondo, questo è quanto vediamo nel 2016, e se cerchiamo più indietro?

cherdying2

Il primo risultato è di dicembre 2015, e guarda caso è un articolo che ci racconta che Cher NON sta morendo. L’opposto di quanto sostenevano i tanti articoli circolati su tabloid come RadarOnline nel corso del 2015.

E se andiamo ancora più indietro?

Stesso genere di notizie. La prima è del National Enquirer, il 9 dicembre 2014:

EXCLUSIVE! CHER IS DYING | National Enquirer

Ma la stessa storia la riportava il Daily Mail qualche giorno prima e ancora la stessa notizia la troviamo sempre sul mail a novembre 2014.

Ammetto che io all’inizio avevo subito bollato la cosa come gossip senza fonti.

L’avevo vista girare ai primi del mese senza minimamente pormi il dubbio di verificarla.

Ma poi:

cher-muore-googleitalia
La notizia è arrivata da noi, e le cose che si leggono fanno rabbrividire considerato che TUTTI prendono come fonte Radar Online. Nessuno si pone il problema di che testata sia, qualcuno ci ricama anche sopra.

Cher sta morendo e la causa è il virus Epstein-Barr

Che arriva probabilmente da qui:
strapulsecher

La notizia è vera, Cher è affetta dall’herpes virus umano 4, chiamato anche il virus Epstein-Barr. Quello che non ci viene detto è che (come riporta Wiki):

Più del 90% della popolazione umana è portatrice sana di EBV. L’infezione primaria è generalmente asintomatica nei bambini, patologica nel 50% dei casi negli adolescenti e negli adulti. Utilizzando la tecnica della PCR semiquantitativa è stato stimato che il numero dei linfociti B infettati dal virus è una cellula per milione nel sangue periferico e rimane costante per tutta la vita di un individuo sano.
EBV è anche associato a vari tumori. L’associazione del virus di Epstein-Barr con differenti tumori supera di gran lunga tutti gli altri virus umani. Nello stesso tempo però il virus non causa nessuna malattia nella maggioranza dei portatori. Questo apparente paradosso ci porta a concludere che tale pacifica coesistenza è dovuta all’interazione dell’immuno-sorveglianza dell’ospite con l’espressione delle proteine virali.
Recentemente è stata scoperta una forte associazione tra alcune varianti genomiche del virus di Epstein-Barr e la sclerosi multipla, rafforzando l’idea che il virus di Epstein-Barr contribuisca allo sviluppo della malattia.

Quindi a parte queste testate di dubbio gusto non ce ne sono di serie che parlino della malattia di Cher come qualcosa che la stia portando alla morte.

L’odio per Trump

Anche se una giretto sulla sua pagina Twitter lascia un filo sorpresi dal genere di post:

chertwitter

Per un momento ho creduto di trovarmi sulla pagina di un complottaro quindicenne, tutto caps lock, disegnini al posto di parole. Sia chiaro anche a me Trump non sta proprio simpaticissimo, anzi, nemmeno un po’ ad esser onesti. Ma gli attacchi che fa Cher contro di lui sembrano davvero quelli di un ragazzetto invasato.

chertwitter2

Il messaggio però non mi sembra quello di una folle, solo di una che odia davvero tanto il candidato Trump, e che per farlo sapere al mondo ha scelto il caps lock. Si sa che ad una certa età si è poco avvezzi alla comunicazione online, e Cher ha superato i settanta…

Ci sta un po’ di regressione infantile.

Io non posso dirvi altro, la notizia che state leggendo ha una sola fonte, Radar Online, che basa le sue supposizioni solo e unicamente sulla vendita di una villa in gennaio. Oltre a menzionare un supposto lavaggio del cervello a cui la cantante ed attrice sarebbe stata sottoposta.

In prima pagina oggi la stessa testata si domanda se Liam Neeson non stia male, ci mostra la scollatura di Khloe Kardashian e gli abusi alcolici di un attore di secondo piano. Non manca un po’ di facile sensazionalismo sulla strage di Orlando e null’altro.

Non è che RadarOnline supporta Trump e sta facendo contro-campagna per il suo candidato preferito?
Anche perché già nel 2012:
cher-trump

Se poi guardiamo come parlano di Hillary il dubbio è lecito.

Lo so, non è un debunking come siamo abituati, per certe notizie è davvero impossibile farlo, ma è importante conoscere i fatti, perché anche così si manipola l’informazione giornalistica. Ma tanto sono le stesse testate che pubblicano la fuffa di Agitalia e Aidaa senza fare mai alcuna verifica.

Continuiamo pure a tenere i fact checker lontani dalle redazioni, tanto non servono a nulla.

maicolengel at butac punto it

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Uno dei pezzi che da piccolo ascoltavo più spesso era questo, era evidentemente su qualche musicassetta fatta da mio padre, mi fa tornare bambino:

Anche se io comunque Cher, il giorno mai che ci dovrà lasciare, voglio ricordarmela così!
https://www.youtube.com/watch?v=AldUzWWq8iQ
Se potessi per davvero riportare le lancette indietro tornerei a quel 1989 anche domani.
Non perché si stava meglio, ma ero giovane e irresponsabile, si stava così bene…