Chi sceglie le fonti?

Kary Mullis e le sue fantasiose teorie sui tamponi

A ottobre la solita Radio Radio mandava in onda un video che arrivava dal passato. Il video lo si trova sia sulle pagine di Radio Radio che sul loro canale YouTube, me lo sono ritrovato davanti mentre analizzavo una notizia dal passato su un blog che si chiama CieliParalleli. Blog che nega che siamo mai andati sulla Luna, nega che Perseverance sia atterrato su Marte e nega ovviamente anche la pandemia in corso.

Mi ha incuriosito il video pubblicato pochi giorni fa, e sono andato a verificarlo per voi, sperando che possa essere di vostro interesse.

Il video pubblicato da Radio Radio in ottobre era stato titolato così:

QUELLO CHE NON DICONO SUI TAMPONI ► “SE SI VUOLE SI TROVA QUALSIASI VIRUS IN CHIUNQUE” – Kary Mullis

Radio Radio, oltre a pubblicare il video ne fornisce anche una precisa traduzione:

“Vorrei chiedere a Mullis come viene usata in modo improprio la tecnologia #PCR per stimare tutti questi presunti RNA virali liberi che potrebbero o meno essere presenti. – Non credo che si possa abusare della PCR. Dei suoi risultati, della sua interpretazione… se riescono a trovare questo virus su di te, e con la PCR se lo fai bene, puoi trovare quasi tutto in chiunque, questa cosa comincia a farti credere in una sorta di concetto buddista per cui tutto è contenuto in tutto il resto, ok? Voglio dire, se si può moltiplicare e amplificare una singola molecola fino a qualcosa che si può davvero misurare, cosa che la PCR può fare, allora ci sono solo pochissime molecole che tu non abbia, almeno in singola unità, nel tuo corpo, ok? E’ questo che può essere considerato come un uso improprio: sostenere che questo test è significativo. Il vero uso improprio è che non c’è bisogno di fare test per l’HIV, non c’è bisogno di fare test su altri 10.000 retrovirus che sono sconosciuti nello stesso oggetto di studio. Se una persona ha l’HIV, generalmente sarà positiva anche a tutto il resto che può essere testato, perché l’HIV è un virus abbastanza raro. In America ci sono solo 1 milione di persone che hanno l’HIV su 253 milioni. Quindi devi proprio girarci intorno: tua mamma deve averlo e te lo ha passato, o devi prestare proprio tanta attenzione alle persone che ce l’hanno e prestare attenzione solo a loro per avere buone possibilità di prenderlo. E’ difficile prenderlo, ma se ce l’hai ci sono altissime possibilità che tu abbia anche molti altri virus perché, è possibile per te prenderne altri. Penso che il problema sia testare questo e dire che ha un significato speciale, non tanto l’uso improprio della PCR. Non è una stima, è una cosa molto quantitativa. Ti dice qualcosa sulla natura e su ciò che c’è lì, ma ti permette di prendere una parte minuscola di qualsiasi cosa e farlo diventare misurabile e parlarne come se fosse una cosa importante, questo non è un uso improprio, ma è una interpretazione sbagliata. La sua misurazione non è per niente esatta; non è come quando si contano cose come le mele; una mela è una mela. Se prendi delle cose che somigliano a una mela e le metti insieme pensandole come una mela è la stessa cosa fanno con HIV. Questi test si basano tutti su cose che sono invisibili e i risultati sono inferenze, in un certo senso. LA PCR è separata da questo. La PCR è solo un processo che permette di fare un sacco di cose partendo da qualcosa. Non ti dice che sei malato, o che la cosa che ti è capitata ti può fare del male o qualcosa del genere”.

Mullis viene presentato come il vincitore del Nobel per la chimica nel 1993, ma su di lui Radio Radio non racconta null’altro. Questo è un peccato, perché Mullis dopo il suo Nobel ha avuto altre occasioni per cui è tutt’ora ricordato. Ad esempio nel 2007 il New York Times inserì Mullis nell’elenco degli scienziati brillanti in uno specifico settore (la chimica, nel suo caso) che dopo la vittoria del Nobel si sono prestati a teorie assurde e completamente illogiche. Mullis tra le prime cose che ammise sostenne di credere nell’astrologia.  Negava il cambiamento climatico e negli ultimi anni di vita è entrato a far parte dei circoli di Peter Duesberg, dove negano che l’HIV sia la causa dell’AIDS.

Il video di Radio Radio è stato ripreso da svariati canali negazionisti della Covid-19 in Italia, e anche all’estero ha circolato con lo stesso intento nel 2020. Precedentemente lo si trovava nei canali appunto di chi nega che l’AIDS sia causato dall’HIV.

Diffondere questo tipo di contenuti quando si ha tanto pubblico come Radio Radio è grave, sono una testata giornalistica a tutti gli effetti e hanno quindi una responsabilità nei confronti di chi li segue. Lo so, ogni volta che parlo di loro nei commenti arrivate a perculare chi crede a questo tipo d’informazione, ma è sciocco, è un canale video che oltre a cavalcare questo genere di disinformazione fa anche altro, e ha moltissimi follower. La perculata ha senso quando di fronte a noi abbiamo soggetti come Mr Nò. Il pubblico che segue un canale come Radio Radio non ha gli strumenti per capire cosa è complottismo e cosa invece è normale radio, anche perché tra gli ospiti delle varie trasmissioni quotidiane ci sono anche nomi noti, persone che magari non andrebbero ospiti da Mr Nò se avesse un canale, ma che vanno volentieri su Radio Radio. Da cantanti famosi a personaggi del mondo della politica e dell’informazione. Questo mischiare complottismo e giornalismo purtroppo manda in confusione tanti, che magari seguono l’emittente fidandosi, convinti che se dicessero sciocchezze sarebbe sanzionati se non addirittura chiusi.

Ingenuità di chi non ha mai approfondito come funzioni l’Ordine dei Giornalisti.

Tornando velocemente al nostro Kary Mullis, lui non ha mai realmente detto che il PCR (che non è propriamente il tampone, come alcuni incompetenti – nel senso letterale della parola – vogliono farvi credere) non possa rilevare virus contagiosi come SARS-COV-2, faceva infatti riferimento all’HIV, e il video sfruttato da Radio Radio e tutti gli altri presenta un discorso di Mullis fatto nel 1997. Perché è importante la data? Perché è abbastanza normale che Mullis dicesse all’epoca quelle cose. Il PCR è fatto per rilevare le sequenze genetiche dei virus, ma il genoma del virus HIV è stato sequenziato solo nel 2008; nel 1996 le conoscenze in merito erano così ridotte che quanto detto da Mullis non deve sorprenderci.

Ma giusto per inquadrare meglio Kary Mullis, nel 1998, nel suo libro “Dancing naked in the Mind Field” raccontò che nel 1985 aveva avuto un incontro con un procione extraterrestre mentre si trovava nella sua capanna nei boschi della California. Nel libro nega di esser stato sotto gli effetti di droghe, di cui però nella vita ha fatto ampio uso, al punto da affermare che l’LSD lo aveva aiutato a sviluppare la reazione a catena della polimerasi.

Su tutta questa storia si era già pronunciato anche David Puente, ad agosto 2020, partendo da segnalazioni differenti.

Lascio a voi ogni ulteriore considerazione.

maicolengel at butac punto it

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