Cibo e impatto ambientale

C’è un grafico che sta circolando sui social, un grafico che parla di cambiamenti climatici e cibo:



La fonte del grafico la potete trovare qui, dove potete anche sbizzarrirvi inserendo cibi che nell’immagine attuale non si vedono. Cibi che magari mangiate anche voi.



Il grafico s’intitola:

Greenhouse gas emissions per kilogram of food

Ed è sicuramente accurato, come provenienza dei dati riporta una fonte che è verificabile a sua volta, e che non c’è motivo di mettere in dubbio. C’è solo una cosa che viene poco spiegata da chi sta usando questo grafico per spingere regimi alimentari vegetariani. Un grafico come quello mostrato serve a capire un certo impatto che il cibo ha sull’ambiente. Ma a noi – che il cibo lo consumiamo come fonte di energia – serve sapere, ad esempio, quante mele devo mangiare per avere lo stesso apporto nutrizionale che ho con un chilo di pollo alla piastra.



Esistono siti fatti apposta per fare questo tipo di confronti, uno è My Food Data, che vi permette di fare tantissimi confronti tra cibi presenti nella tabella. Confronti che mostrano come a fronte di un basso impatto sulla produzione di CO2 purtroppo abbiamo anche un basso contenuto nutrizionale rispetto ai cibi che hanno un impatto ambientale maggiore. Quindi per avere simile apporto nutrizionale dovrò mangiare più prodotti a basso impatto ambientale. Se si vuole fare una classifica dei cibi più virtuosi in termini di impatto ambientale questa va fatta non a parità di peso del prodotto, ma per porzione di cibo e tipologia di nutrienti. Solo così ci si può rendere conto dell’impatto dei cibi.

Cerco di spiegare la cosa nella maniera più semplice possibile, con un esempio. Qui sotto vedete la  comparazione tra un chilo di mele e un chilo di petto di pollo arrostito:

Il pollo è superiore per: calorie, grassi, proteine, colesterolo, ferro, calcio e potassio. Le mele sono superiori come carboidrati, fibre e zucchero. Parliamo di differenze nette come potete vedere nella galleria qui sopra, differenze che ci portano a dire che mostrare il grafico d’inizio articolo può portare a fraintendimenti.

Sia chiaro, con questo non si vuole negare che un’alimentazione diversificata dove l’apporto di carne rossa sia più moderato non possa fare bene prima di tutto a noi, e magari anche al pianeta dove abitiamo, e senza nulla togliere all’intento di spingere l’essere umano a un cambiamento alimentare che possa giovare al nostro povero pianeta.

maicolengel at butac punto it

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