Clickbait col morto (per finta) –

Ieri, navigando su uno dei link che mi avevate mandato nelle segnalazioni, mi sono apparse di fronte due pubblicità che mi hanno lasciato un filo sorpreso.

Nascoste tra altri link che rimandavano alla testata su cui mi trovavo, ecco apparire due notizie che fossero state vere avrebbero dovuto avere più risalto:

Addio a Paolo Bonolis – Il paese è sotto choc

Addio Massimo Giletti – Il paese è sotto choc

Si tratta di pubblicità fuffa, su un sito (testata registrata) che mi risulta avere circa 110 inserzioni per pagina:

Number of items blocked: 110

Un numero che onestamente mi lascia allibito. 110 inserzioni pubblicitarie significa che quelle che vediamo sono una minima parte, ce ne sono altre nascoste nel testo negli hyperlink, magari nelle parti in trasparenza della pagina stessa. Ma più che altro mi lascia allibito che dei fornitori di annunci pubblicitari (in questo caso dovrebbe essere eAdv) non facciano il minimo controllo sulla pubblicità che erogano sui siti a loro affiliati. Due annunci FALSI, per attirare gente su un sito a sua volta FALSO:

Paolo Bonolis a MedioBanca: “Come diventare ricchi velocemente in Italia? É (sic) la più grande opportunità che io abbia mai visto in vita mia.”

Della notizia lanciata nel box pubblicitario di prima non si trova traccia. Perché siamo di fornte alla solita truffa che ha cambiato ancora una volta nome. Un tempo era Bitcoin Code, poi Evolution, poi Billionaire, e ora siamo a Bitcoin Champion. Ma come dimostrano le varie pagine sfruttate per diffondere la truffa è chiaro che i soggetti (criminali che meritano la galera) dietro ai marchi sono sempre gli stessi.

Soggetti a cui siti come quello su cui ero stanno dando una grossissima mano. Se il vostro fornitore di pubblicità vi propone guadagni alti per pubblicità “senza filtri”, è perché il 90% di quella che vi fornirà sono specchietti per le allodole se non vere e proprie truffe. E voi accettando quei compensi e quella pubblicità a mio avviso diventate complici (sì, lo so che legalmente parlando non è così, ma io mi riferisco a un livello etico).

Sia chiaro, anche su BUTAC a volte appare pubblicità brutta, può capitare su ogni sito che ospita spazi pubblicitari, ma ogni volta che me ne accorgo (o che me lo segnalate) me ne lamento col mio fornitore di servizi per farla rimuovere. Cerco sempre di starci attento. Dare un assist a dei truffatori come i soggetti dietro le piattaforme che propongono trading online di bitcoin (e non fanno altro che cuccare i vostri soldini e poi saluti e baci) è qualcosa di eticamente scorretto, ancor di più se sei una testata giornalistica registrata.

Se non sei in grado di tirare avanti con la pubblicità normale o con le donazioni forse sarebbe il caso che chiudessi baracca e burattini e tornassi a fare quello che meglio ti viene, anche fosse spalare concime.

Non credo sia il caso di aggiungere altro.
maicolengel at butac punto it
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